martedì 5 gennaio 2021

Trump avverte: “è un reato penale” … e i media liberal danno fuori di matto


Sorcha Faal per What Does It Mean

Il rapporto del Consiglio di Sicurezza (SC, Russia) relativo al 61° giorno della “guerra elettorale” che sta infuriando in America sostiene che il Segretario di Stato Brad Raffensperger abbia consegnato al Liberal Washington Post la registrazione di una telefonata (Full Transcript) che si è tenuta tra lui e i suoi avvocati da una parte … il Presidente Donald Trump, il Capo del suo Staff e gli avvocati che si occupano dei voti rubati in Georgia dall’altra.

La registrazione ha mandato fuori di testa i media liberal che hanno pubblicato articoli come questo: E’ illegale. E’ un colpo di stato”.

Ha immediatamente fatto seguito un messaggio del Presidente del Senato della Georgia David Shafer: L’audio pubblicato da @TheWashingtonPost è stato rimaneggiato e omette di dire che tutte le discussioni avevano lo scopo di risolvere il contenzioso e comunque erano confidenziali, ai sensi della legge federale e statale”.

E così ha continuato: “Il Presidente @realDonaldTrum ha intentato due cause — federali e statali — contro @GaSecofState … La teleconferenza che @GaSecofState ha segretamente registrato, oltre che confidenziale, era solo una discussione volta a raggiungere un accordo per superare quel contenzioso, che è tutt’ora in corso”.

Quella telefonata, quindi, trattava questioni legali rimaste in sospeso e relative alle elezioni fraudolente in Georgia. Le parti stavano solo cercando di risolvere le loro divergenze prima di doverle contestare in Tribunale.

E’ stata una teleconferenza in cui il Presidente Trump era l’unico partecipante a non essere un avvocato, anche se questi hanno preso atto della sua comprensione delle questioni in gioco affermando: “La questione era spigolosa, soprattutto per un Presidente che i media continuano ad affermare che sia disinteressato ai dettagli”

Gli avvocati hanno ulteriormente osservato che: “Durante la teleconferenza il Presidente ha chiarito che i suoi appelli sono volti alla revisione completa e trasparente delle elezioni, per poi renderla accessibile al pubblico … In nessun punto ha implicato che i voti debbano essere inventati o confiscati, contrariamente a quello che i media dell’establishment stanno scrivendo … Si offre persino di ritirarsi dalla conversazione e finisce chiedendo ‘la verità … è tutto molto semplice”.

Il Presidente Trump l’ha usata come un avvertimento.

Ha chiarito di conoscere esattamente i crimini che sono stati commessi in Georgia, come anche di sapere tutto del “truffatore” Ruby Freeman (e dei 18.000 voti che ha nascosto perché non fossero conteggiati) e delle schede elettorali che si sono rivelate illegali.

Il Presidente Trump, in questo negoziato, ha offerto una via d’uscita ai funzionari e allo Stato della Georgia dicendo: “Non voglio scuotere il mondo intero, in Georgia abbiamo vinto alla grande … Guardate, alla fine del discorso ho vinto io, OK? … Vi state sbagliando di grosso”

Poi il Presidente Trump ha detto agli avvocati della Georgia: “Allora, cosa facciamo, gente? Mi servono solo 11.000 voti … Ragazzi, mi servono 11.000 voti … Datemi tregua … Sapete? Abbiamo il coltello dalla parte del manico … Oppure, se volete, possiamo continuare così, ma non sarà bello per gli elettori della Georgia, perché vedranno cos’è davvero successo”.

Questa teleconferenza era quindi solo una trattativa legale.

Il Presidente Trump stava cercando di utilizzarla per impedire che il popolo americano scoprisse l’orrore di quanto siano state corrotte le loro elezioni.

Ma, quando il segretario Raffensperger e i suoi avvocati hanno rifiutato ogni offerta di apertura e trasparenza, il Presidente Trump ha concluso: “Vi ho osservato … non v’importa di niente”.

Dopodiché ha lanciato un avvertimento: “E’ più illegale per voi che per loro perché sapete cos’hanno fatto e non lo state denunciando … E’ un reato penale”.

Per poi continuare: “Non glie la farò passare liscia alla Dominion perché abbiamo trovato troppe cose brutte”.

A quel punto il negoziato legale era ormai fallito.

Era stato preceduto da analoghe teleconferenze del Presidente con oltre 300 Deputati dell’Arizona, Wisconsin, Pennsylvania, Michigan e Georgia, in cui li esortava a decertificare i risultati elettorali dei loro Stati perché illegali, dicendo loro:

Le persone più importanti siete voi … siete più importanti dei Tribunali … siete più importanti di qualsiasi altra cosa perché i Tribunali continuano a far riferimento a voi, e siete voi che dovete prendere la decisione”.

Tutto questo mentre centinaia di migliaia di sostenitori stanno arrivando a Washington D.C., sollecitati dal Presidente ad essere presenti il 6 gennaio.

Da rilevare il silenzio di Joe Biden, che se ne sta in silenzio e non si difende persino dalle accuse più dure.

Il silenzio, tuttavia, non viene osservato da tutti.

Gli ex Segretari alla Difesa ancora in vita, per ragioni sconosciute, hanno improvvisamente pubblicato una lettera in cui avvertono il Presidente Trump e il suo Dipartimento della Difesa che le elezioni sono finite, che il tempo per mettere in discussione i risultati è passato e che è meglio non coinvolgere i militari nella competizione elettorale.

In questo modo hanno causato un’onda d’urto, così descritta dalla giornalista Liberal Susan Glasser, che ha postato questo messaggio: “La domanda più preoccupante è sul perché tutti e dieci gli ex Segretari della Difesa ancora in vita, compresi quelli di Trump (Esper e Mattis), abbiano scelto di parlare proprio adesso … Qual è lo scenario che li preoccupa?”

Una lettera scioccante perché parlano dell’intervento dell’esercito americano in queste elezioni … ma senza spiegare il perché.

Il giornalista anch’egli Liberal, Steve Clemons, ha postato questo messaggio: “Sveglia gente … Quando 10 ex SecDef, tra cui Esper e Mattis, si uniscono per avvertire dei pericoli di un intervento militare nelle elezioni, significa che sentono qualcosa, che sono preoccupati”.

https://www.mittdolcino.com/2021/01/05/trump-avverte-e-un-reato-penale-e-i-media-liberal-danno-fuori-di-matto/ 

 

1 commento :

  1. Sinceramente non mi sarei mai lontanamente aspettato che un sito dedicato ad Osho fosse sostenitore del pazzo col parrucchino arancio, ah ecco forse l' assonanza , il colore.

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