"Focalizzati sul fuoco che sorge dalla tua forma: dalla
punta dei piedi verso l'alto, finché il tuo corpo brucia e si riduce in cenere,
ma non tu."
Una tecnica molto facile, ma che richiede alcuni
prerequisiti. Se vuoi praticare questa tecnica, come prima cosa, per almeno tre
mesi, può essere utile andare in un luogo di cremazione. Vai e osserva i corpi
che vengono cremati. Non pensare: osserva semplicemente quel fenomeno, cosa
accade. In secondo luogo: se hai molta paura della morte, non potrai praticare
questa tecnica, perché la tua paura ti proteggerà. Ma ricorda: che tu ne abbia
paura o meno, la morte è la sola cosa certa. Nella vita, ad eccezione della
morte, nulla è certo, ma noi ne parliamo come di qualcosa di accidentale.
Eppure la morte è la sola cosa che non è accidentale: devi morire, è una
certezza! E non devi morire in futuro: sei morto il giorno in cui sei nato, con
la nascita la morte è diventata qualcosa di stabilito. Vita e morte sono parti
di un unico processo che accade ora: quando inspiri, inspiri vita; quando
espiri, esali morte. Temi la morte perché di fatto non hai mai vissuto: solo
chi non ha vissuto veramente teme la morte. Altrimenti la accogli con gioia. Se
vuoi sperimentare questa tecnica devi essere consapevole di questa paura
profonda e, come prima cosa, te ne devi liberare, esorcizzandola. Aiutati col
respiro: poni tutta l'attenzione sull'esalazione, e dimentica l'inspirazione.
Esala profondamente, e lascia che poi sia il corpo a inspirare; tu limitati a
espirare a fondo. Sentirai una profonda pace avvolgerti, e ti sentirai meno
egoista. Puoi approfondire questa sensazione facendo un altro esercizio: per
quindici minuti, esala profondamente, chiudendo gli occhi. Siediti su una sedia
o per terra, mentre fai questo esercizio. E mentre espiri, entra dentro di te.
Poi lascia che sia il corpo a inspirare e, mentre l'aria entra in te, apri gli
occhi ed esci all'esterno. Quando espiri, dentro di te si crea uno spazio,
perché il respiro è vita. Espirando profondamente, ti svuoti, la vita esce
all'esterno. In un certo senso sei morto, per un attimo: in quel silenzio di
morte, entra all'interno. Crea un ritmo e, nel giro di quindici minuti, ti
sentirai profondamente rilassato, pronto per praticare questa tecnica.
Sdraiati. Prima di tutto pensati come morto, il corpo è solo un cadavere; poi
porta la tua attenzione alla punta dei piedi. A occhi chiusi muoviti dentro di
te e porta l'attenzione ai piedi e senti che da lì sorge un fuoco che brucia
ogni cosa. Man mano che il fuoco si alza, il corpo scompare. Continua a vedere
che tutto si riduce in cenere... come ultima cosa, scompare la testa. La
polvere è tornata alla polvere! Rimarrai tu, come un osservatore sulla collina,
un testimone che non avrà ego alcuno. La tecnica richiede tre mesi, continua a
praticarla: non accadrà nulla in un giorno, ma se la pratichi per un'ora al
giorno, nel giro di tre mesi, all'improvviso, vedrai che la tua immaginazione
ti avrà aiutato a creare uno stacco, e vedrai veramente il tuo corpo andare in
cenere. Allora potrai osservare, come un testimone distaccato. In
quell'osservazione ti renderai conto di un fenomeno molto profondo: l'ego è una
falsa identità. Esisteva perché eri identificato col corpo, con i pensieri, con
la mente. Ma tu non sei né il corpo né la mente: sei diverso da tutto ciò che
ti circonda.
Osho: Il sentiero dell'essere
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