"Guarda con amore un oggetto qualsiasi. Non passare a
un altro oggetto. Qui, nel mezzo dell'oggetto, la beatitudine."
"Con amore" è la chiave. Hai mai osservato un
oggetto con amore? Puoi dire di sì solo perché non sai cosa significhi: puoi
aver guardato un oggetto con bramosia, questa è un'altra cosa, del tutto
diversa. Osservi un bel volto, un bel corpo: perché li stai guardando? Forse
vuoi ottenere qualcosa da loro? In questo caso non è amore, è bramosia. In
realtà stai pensando a come sfruttarli, come usarli, come possederli, come far
sì che questo corpo diventi uno strumento per la tua felicità. In realtà
bramosia significa `come ottenere qualcosa da un oggetto', amore significa
`come dare qualcosa'. Sono due cose diametralmente opposte. Se vedi un bel
volto, e senti amore, l'immediata sensazione nella tua coscienza sarà come fare
qualcosa per renderlo felice, come fare qualcosa per rendere felice quell'uomo
o quella donna. Non ci si occupa di se stessi: ci si occupa dell'altro. Osserva
dentro di te, e vedrai che non una sola volta nella tua vita hai guardato con
amore qualcuno o qualcosa. Questa tecnica non fa alcuna distinzione tra un oggetto
e una persona. Anche se guardi con amore qualcosa di materiale, di inanimato,
quell'oggetto diventerà una persona. Il tuo amore è la chiave per trasformare
qualunque cosa in una persona. Se guardi con amore un albero, questo diventa
una persona. Ed è vero il contrario: ogni volta che guardi una persona con
bramosia, quella persona diventa un oggetto, una cosa. E in quel caso la
persona viene uccisa. Lo sguardo stesso cambia, trasforma. Cosa si deve fare,
dunque? Per guardare con amore, come prima cosa dimenticati di te stesso
completamente. Guarda un fiore e lascia che sia presente. Tu diventa
completamente assente. Senti il fiore, e un amore profondo fluirà dalla tua
coscienza verso il fiore. E fai sì che la tua coscienza sia ricolma di un solo
pensiero: come aiutare questo fiore a fiorire di più, a diventare più bello,
più gioioso. Cosa posso fare? Non importa che tu possa fare qualcosa, oppure
no. Ciò che importa è la sensazione di cosa puoi fare: fai in modo che questo
pensiero riverberi in tutto il tuo essere e verrai trafitto da un'estasi: il
fiore diventerà una persona. "Non passare a un altro oggetto... ".
Non puoi passare a un altro oggetto: se sei in una relazione d'amore, non puoi
andartene. Se ami qualcuno, ti dimentichi dell'intera folla; affiora un unico
volto, non vedi nessun altro: gli altri visi sono presenti sullo sfondo, alla
periferia della tua coscienza. Resta dunque con un solo oggetto: la rosa, il
volto della persona amata. Rimani li, fluendo, con un unico cuore, con un unico
pensiero: "Cosa posso fare per rendere l'oggetto d'amore più felice, più
gioioso?". "Qui, nel mezzo di questo oggetto, la beatitudine."
In quel modo, tu sarai assente, non ti preoccuperai più per te stesso, non
sarai più egoista, non penserai più in termini di piacere personale, di
gratificazione. Ti sarai completamente dimenticato di te stesso, e penserai
solo all'altro. L'altro è diventato il centro del tuo amore. La tua coscienza
fluirà verso di lui. In questo stato, all'improvviso, come una necessaria
conseguenza, verrai raggiunto dalla beatitudine. All'improvviso sarai nel
centro del tuo essere. Accade, perché quando non ti preoccupi di te stesso
diventi vuoto e si crea uno spazio interiore: quando la tua mente è totalmente
focalizzata sull'altro, dentro di te diventi nonmente. Allora, all'interno non
ci saranno più pensieri e alla fine anche quel pensiero — "Come posso
rendere l'altro più felice?" — non potrà più rimanere perché, di fatto,
non c'è nulla che tu possa fare: cosa potresti fare? Se pensi di poter fare
qualcosa, stai pensando in termini di io! In realtà, con un oggetto d'amore si
diventa totalmente impotenti. Questa è l'agonia dell'amore: non si riesce a
sentire cosa si potrebbe fare. Si vorrebbe fare tutto, si vorrebbe dare
l'intero universo alla persona amata, ma cosa si può fare? Se pensi di poter
fare questo o quello, ancora non sei in una relazione amorosa. L'amore è del
tutto impotente, e questa impotenza è anche la bellezza dell'amore, poiché in
quella condizione di impotenza, ti abbandoni. La beatitudine accade perché non
esiste possesso. E, di fatto, la beatitudine non accade a causa dell'altro, ma
a causa tua. Accade perché sei totalmente assorbito nell'altro: può capitare
con una rosa, con una roccia, con un albero. Una volta che conoscerai il modo
in cui si verifica, può capitare ovunque. Se sai che tu non sei e, con amore
profondo, la tua coscienza si muove verso l'altro, ti lascia, si allontana da
te... in quell'assenza dell'io, la beatitudine.
Osho: Il sentiero del reale