giovedì 16 maggio 2019

Osho: 5. L'ATTENZIONE AL TERZO OCCHIO

Sesto ChakraIl suo nome sanscrito è AJNAAltri nomi: chakra della fronte, terzo occhio, chakra frontaleSimbolo: due petali di loto di colore indaco
"L'attenzione tra le sopracciglia, lascia che la mente preceda il pensiero. Lascia che la forma si riempia con l'essenza del respiro fino alla sommità della testa e lì piova come luce."
Questa tecnica fu data a Pitagora in Egitto, prima di essere ammesso in una scuola di misticismo, di fatto la tecnica è indiana. Pitagora la riportò in Grecia e così divenne il principio, lo strumento, che diede vita a tutto il misticismo occidentale. E una tecnica molto profonda. La fisiologia moderna afferma che, tra le due sopracciglia, si trova una ghiandola, e che questa è la parte più misteriosa di tutto il corpo: è detta ghiandola pineale, ed è il terzo occhio dei tibetani; l'occhio di Shiva, nel Tantra. Ma esso non funziona spontaneamente, per aprirlo si deve fare qualcosa. Non è cieco, è semplicemente chiuso. Questa tecnica serve ad aprirlo. Chiudi gli occhi, poi falli convergere proprio nel mezzo delle soprac­ciglia, come se guardassi esattamente nel mezzo, con entrambi. Questo è uno dei metodi più semplici per essere attenti, infatti questa ghiandola assorbe l'attenzione con estrema facilità. Se usi tutta la tua attenzione, gli occhi verranno ipnotizzati da questo terzo occhio. Si fissano, non si possono muovere. Questo terzo occhio è un magnete naturale, attira l'attenzione, la forza. Ecco perché in tutto il mondo questo è uno dei metodi più usati. È il più semplice per addestrare l'attenzione: non sei solo tu che cerchi di essere attento, la ghiandola stessa ti aiuta, la tua attenzione viene spinta con forza verso di essa, viene assorbita. In questo modo l'attenzione non è più una cosa difficile. Occorre solo conoscere il punto giusto. Per trovarlo, devi lasciare che gli occhi chiusi si muovano esattamente nel mezzo, tra le due sopracciglia, finché non percepisci quel punto magnetico: allora, immediatamente, gli occhi si fisseranno; quando sarà difficile muoverli, saprai di aver colto il punto giusto. L'attenzione che ne conseguirà ti farà sperimentare per la prima volta uno strano fenomeno: percepirai i pensieri scorrere di fronte a te, diventerai un testimone. Sarà come essere di fronte a uno schermo cinematografico: i pensieri scorrono, e tu sei un testimone. Quando la tua attenzione è focalizzata nel centro del terzo occhio, diventi subito il testimone dei tuoi pensieri. Generalmente non è così: ti identifichi sempre con i tuoi pensieri, ne assumi la forma. Quando c'è sesso, diventi sesso; quando c'è rabbia, diventi rabbia; quando c'è avidità, diventi avidità. Non mantieni mai alcuna distanza tra te e il pensiero. Questa tecnica serve a trovare il testimone. Ma accadrà anche un'altra cosa: ora potrai sentire la vibrazione sottile e delicata del respiro. Ora potrai percepire la forma del respiro, l'essenza stessa del respiro. Di cosa si tratta? Il Tantra afferma che l'aria è solo un veicolo, non la cosa reale; di fatto tu respiri `prana', vitalità. Se ti focalizzi nel terzo occhio, all'improvviso potrai vederlo, allora sarai vicino al punto da cui avviene il salto, la rottura. A quel punto, immagina semplicemente che la tua testa sia ricolma di quell'essenza. Non occorre nessuno sforzo... quando sei focalizzato nel terzo occhio, è sufficiente immaginare, e la cosa accade, proprio lì per lì! Accadrà che piova luce: quella pioggia di luce ti rinfrescherà, ti farà sentire completamente rinato, rinnovato.

Osho: Il sentiero del reale

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