23 NOVEMBRE 2011
Spesso, in meditazione profonda, ti capiterà all'improvviso
di sentire che la forza di gravità sia scomparsa e ora nulla ti frena più, da
questo momento puoi decidere se volare o no. Ora dipende solo da te, se lo vuoi
puoi volare alto nel cielo: tutto il cielo ti appartiene. Ma quando riapri gli
occhi, all'improvviso ricompare il corpo, la terra è li, la forza di gravità è
tornata. Mentre meditavi ad occhi chiusi ti sei scordato del corpo, sei passato
in una dimensione diversa: la dimensione della grazia.
Gioiscine, lasciale spazio, perché se inizi a pensare che è
follia, scomparirà e questa interruzione disturberà la tua meditazione.
Gioiscine come fosse un sogno in cui stai volando. Chiudi gli occhi. Mentre
mediti va' dove più ti piace, sali sempre più in alto verso il cielo, e presto
potrai provare molte altre cose. E non aver timore. È un'avventura
meravigliosa, più grande ancora dell'andare sulla luna: diventare un astronauta
dello spazio interiore è l'avventura più straordinaria che ci sia.
Bhagwan ha suggerito
questa bellissima meditazione a chi è turbato da sensazioni di instabilità
fisica o dall'impressione di volare.
Siedi sul letto e per cinque o dieci minuti visualizza a
occhi chiusi... senti come il tuo corpo diventa sempre più grande, e più grande
e più grande ancora. Rendilo il più grande possibile, finché arriva quasi a
toccare le pareti della stanza.
A un certo punto avrai l'impressione di non poter più
muovere le mani, ti è difficile... la testa tocca il soffitto. Per i primi due
o tre giorni limitati a questo; poi inizia ad espanderti fuori dalla stanza.
Riempi tutta la casa e sentirai che la stanza è dentro di te. Quindi espanditi
oltre la casa: riempi tutto il quartiere, percepiscilo dentro di te. Infine
riempi tutto il cielo, e percepisci il sole e la luna e le stelle che viaggiano
dentro di te.
Continua per dieci, dodici giorni. Col tempo, lentamente,
riempi tutto il cielo. Il giorno in cui avrai colmato tutto il cielo, inizia il
procedimento inverso.
Per altri due giorni diventa piccolo. Nel processo
inverso, siedi e immagina che stai diventando molto piccolo. Segui il percorso
opposto. Il tuo corpo non è grande come sembra, è alto non più di trenta
centimetri. Sei solo un giocattolino, ti sentirai cosi: se riesci a immaginarti
di grandezza smisurata, puoi immaginarti infinitamente piccolo. E puoi
diventare ancora più piccolo, cosi piccolo che potresti stare sul palmo della
mano. E poi ancora più piccolo... e più piccolo ancora. E nel giro di dodici giorni
arrivi al punto di essere invisibile: sei diventato un atomo cosi
infinitesimale che è impossibile scoprire dove sei.
Renditi grande quanto l'intero universo e quindi renditi
piccolo quanto un atomo invisibile: dodici giorni per la prima parte del viaggio
e dodici giorni per l'altra. E non ti puoi neppure immaginare quanto ti
sentirai bene, felice e centrato.
La meditazione ti può dare intuizioni straordinarie perché è
la cosa più inutile che esista al mondo. Semplicemente non fai nulla, semplicemente
entri nel silenzio. È molto meglio del sonno, perché nel sonno sei inconscio, e
qualsiasi cosa accada avviene inconsciamente. Ti puoi ritrovare in paradiso, ma
non ne sei cosciente. Nella meditazione procedi coscientemente, per cui
acquisti consapevolezza del sentiero: come spostarsi dal mondo esteriore delle
cose utili all'inutilità del mondo interiore. E quando conosci il sentiero,
puoi raggiungere il tuo mondo interiore in ogni momento.
Seduto su un autobus la tua presenza non è necessaria, sei
semplicemente seduto senza far niente; mentre viaggi in macchina o in treno o
su un aeroplano, non fai nulla, tutto viene fatto dagli altri; tu puoi chiudere
gli occhi e entrare dentro di te, nel regno dell'inutilità. E all'improvviso tutto
diventa silente, e all'improvviso tutto è calmo; e all'improvviso ti trovi alla
sorgente della vita. Ma sul mercato non ha alcun valore. Non puoi andare a
venderla, non puoi dire: Io posseggo tanta meditazione. Qualcuno la vuole
comprare? Nessuno sarà disposto a comprarla. Non è una merce. È una cosa del
tutto inutile.
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