- Aggiornamenti da brivido
- Pregiudizi sinistrorsi di una Italietta da quattro soldi
- Le contromosse di Trump e dei vertici militari
- La vera Casa Bianca si è spostata in Florida
IN QUESTO MOMENTO STORICO TRUMP SIMBOLEGGIA LA LOTTA AGLI INGANNI E ALLA CORRUZIONE
In seguito ai diversi articoli che sto scrivendo in questi giorni sulla delicata situazione politica americana e sulle grosse ripercussioni che essa ha su tutto il globo, c’è qualcuno tra i miei lettori che si sente un po’ deluso e un po’ tradito dalle mie posizioni definite pro-Trump e quindi vagamente destrorse. In genere trascuro di rispondere ai commenti individuali, non perché mi manchino gli argomenti ma semplicemente per banale mancanza di tempo. Siccome però non è la prima volta che tale osservazione mi viene mossa, rispondo qui in modo indiretto e trasversale, con la necessaria franchezza, senza voler offendere nessuno.
L’ITALIETTA È DIVENTATO UN PAESE PROVINCIALE, ARRETRATO E PERSINO DELINQUENZIALE
Per capire in modo approfondito le posizioni politiche di una persona occorre conoscerne e valutarne tutti gli aspetti senza chiusure mentali e senza pregiudizi. In queso caso poi non si tratta di questioni di poco conto, non si tratta delle comiche manfrine provinciali e oratoriali da staterello delle banane che si atteggia a grande paese senza esserlo affatto. Quanto accade oggi in America travalica ogni barriera ed ogni confine e mette in secondo piano le beghe e le piccolezze riguardanti i paesi satelliti che contano meno del due di bastoni a briscola. L’Italia di oggi rientra esattamente in tale categoria poiché è politicamente e culturalmente spianata, retrocessa, rasa al suolo non solo dagli eventi che la vedono abulica, manieristica, sottosviluppata, improduttiva e indebitata, ma dalla stessa propria presunzione di essere sempre ai primi posti quasi per diritto divino.
UN PAESE DALLA PESSIMA REPUTAZIONE NON PUÒ CHE ANDARE ALLA DERIVA
Come accendi il televisore per ascoltare le notizie sei costretto a spegnerlo subito. I media italiani non sono casualmente prevenuti, sgangherati, malmessi, manipolati, corrotti, uniformati, venduti, ma al contrario, sono lo specchio logico di quanto pensa la massa, di quanto la popolazione si aspetta da loro. L’Italia è un paese che ha perso via via peso, mordente, ispirazione a partire dal dopoguerra e in particolare negli ultimi 30 anni. Siamo diventati uno staterello insignificante e in caduta libera, nonostante l’immenso valore storico, artistico, culturale mal-custodito per eccesso di presunzione, per mancanza di umiltà, per la sciocca convinzione che tutto ci è dovuto per grazia divina e che non serve affatto soffrire e darsi da fare per conquistarcelo giorno per giorno.
ABBIAMO SULLA COSCIENZA ORRIBILI DELITTI
L’Italia ha una lunga storia. Nel dopoguerra è invalsa una massiccia infiltrazione della sinistra a livello sia politico che culturale, l’infiltrazione del sindacalismo e del social-comunismo, dell’operaismo e persino dell’estremismo armato stile Brigate Rosse, teoricamente a difesa della classe operaia. Siamo arrivati non solo agli orribili delitti di mafia, ma persino ad essere l’unico paese al mondo ad aver fatto fuori con cinica brutalità e premeditazione un eccellente capo dell’esecutivo come Aldo Moro. A spiegare tutto questo fenomeno non bastano chiaramente gli orrori del conflitto mondiale, della sconfitta, della occupazione, delle lotte intestine, tutti le divisioni interne, tutti i drammi della guerra civile.
NON SIAMO AFFATTO UN PAESE SERENO
Certe ferite stentano a rimarginarsi ma continuano invece a ripresentarsi in continuazione, apportando turbamenti che compromettono la reciproca comprensione e il rispetto del prossimo, delle sue idee, delle sue opinioni e modi di sentire e di interpretare i fatti presenti e la storia passata. Ed è così che si arriva al distacco e all’odio sociale inveterato, al considerare il prossimo come nemico e avversario. Ed è così che si disperdono strada facendo non soltanto la spiritualità e la solidarietà che ci dovrebbero sempre caratterizzare, ma persino la voglia di sorridere, di scherzare, di ridere di noi stessi e delle nostre incongruenze.
CI POTREBBE SALVARE SOLTANTO LO SPIRITO UMORISTICO
Se togliamo agli italiani il senso umoristico e la capacità di ridere delle loro stesse disgrazie e piccolezze gli togliamo tutto, li menomiamo e li azzeriamo. Essi rappresentano il prodotto logico e la continuazione di un percorso indicatogli bonariamente da grandi artisti-poeti-interpreti di fine intelligenza e comicità come il principe De Curtis detto Totò, come Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Lando Buzzanca, Massimo Troisi campione dell’assurdo e tanti altri ancora. Nel nostro paese ha prevalso negli anni una cultura malsana e squilibrata, spostata e collocata nominalmente a sinistra, senza esserlo nemmeno nella realtà. Sarà anche opportuno riflettere su cosa significhino poi le parole destra e sinistra. Io sono personalmente un grande ammiratore di Giorgio Gaber che ha affrontato questo tema sotto tutte le sfaccettature possibili e immaginabili.
UN CONTO È AMMIRARE GRAMSCI, UN ALTRO È FARSI SVIARE DA IDEOLOGIE FALLIMENTARI COME IL SOCIAL-COMUNISMO NELLE SUE VARIE VERSIONI
Non ho difficoltà ad esprimere la mia ammirazione per soggetti del calibro di Antonio Gramsci, Paolo Pasolini, gente che credeva profondamente nelle proprie idee e che ha pure pagato caro per esse. Come si può non affezionarsi a una persona che dal carcere si esprimeva in questi termini? “Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. Che occorre proporsi di fare solo ciò che si sa e si può fare e andare per la propria via. Non sono un santo, né martire né eroe. Credo di essere semplicemente un uomo medio, che ha le sue convinzioni profonde, e che non le baratta per niente al mondo.” Questo era Gramsci. Molto riduttivo e persino sviante chiamarlo comunista.
MUSSOLINI ERA FERVENTE SOCIALISTA, NON DIMENTICHIAMOLO
Impariamo una buona volta a ragionare con la nostra testa usando il buon senso senza pregiudizi e dogmi, senza i marchi e le bandiere di un determinato credo politico. L’Italia ha una lunga storia, carica di eventi, di sangue versato spesso a vuoto come succede del resto in quasi tutte le guerre, una storia di eroismi, di viltà, di ruzzoloni, di drammatici cambi di regime, di monumenti al Milite Ignoto, di Ossari tipo Redipuglia che gridano vendetta e niente hanno di sacro al di fuori del dramma di giovani vite spezzate dalla barbarie. Certe cose le abbiamo capite e metabolizzate man mano che passa il tempo, man mano che si chetano le acque. Benito Mussolini, non dimentichiamolo, era un fervente politicante di sinistra, un socialista che divenne ben presto nazional-socialista, anche perché il paese Italia, al pari poi della Germania, soffriva di soffocamento e di accerchiamento da parte di Francia e Inghilterra, e persino di Belgio, Olanda, Spagna e Portogallo, che avevano messo le mani sulle terre più ricche del pianeta, colonizzando Africa, Americhe, Medioriente e Asia, assoggettando le rotte marittime, le isole interessanti e i punti strategici del pianeta.
CONCORRENZA TRA I PAESI COLONIZZATORI
Potenze marittime europee in lotta concorrenziale per spartirsi il mondo. Era un problema di acquisizione risorse per il proprio incipiente e rapido sviluppo industriale, per la crescita del proprio paese. Pertanto una lotta a chi fa più razzie, a chi assoggetta e colonizza più terre e più abitanti. Quella era la situazione in cui versava l’Italia del Ventennio. Il Duce cercò di trovare sfogo in Libia, Eritrea, Somalia, Etiopia, Grecia, Rodi, Albania, persino in Russia, pestando i piedi agli inglesi e alle grandi potenze esterne, e cercando alleanze anche pericolose con la Germania che era pressoché nelle stesse condizioni.
ITALIA PAESE PATOLOGICAMENTE PENDENTE A SINISTRA
Occorre pertanto considerare attentamente l’intera situazione e non solo i punti critici di ciascun periodo storico. Negli ultimi suoi 150 di storia recente, l’Italia è caduta e si è rialzata più volte. È passata dagli eroismi e dagli entusiasmi iniziali di Cavour e Garibaldi e di Casa Savoia, alle grandezze vere o illusorie del Ventennio Coloniale, alle devastazioni materiali e morali del II conflitto mondiale. Alla fine ci siamo tutti sdraiati comodamente a godere del nostro nuovo status di paese pacifico, ricco, viziato, col posto sicuro statale o parastatale a vita, senza licenziamenti e con pensione garantita. Nessun bisogno di avventurismi e di cambi di marcia, né tantomeno di atti di coraggio e di sacrificio. Una massa di lavoratori inevitabilmente sfruttati nel sistema privato, e una caterva di stipendiati dello stato. Una vera pacchia. Che altro vuoi di più? Eravamo tutti fascisti o quasi, sia per scelta convinta che per necessità ai tempi del Credere-Obbedire-Combattere e siamo tutti pendenti a sinistra oggi, dove non mancano affatto le aberrazioni e le incoerenze, i miliardari con la Ferrari e la Porsche nel garage e la tessera del PCI nel proprio giubbotto. C’è dell’assurdo, dell’incredibile e del comico in tutto questo, non vi pare?
PER ME LA PRIMA COSA RIMANE LA LIBERTÀ SU TUTTI I FRONTI
Personalmente non mi sono mai sentito di destra o di centro o di sinistra, ma sempre e solo un difensore strenuo e determinato di tutte le forme di libertà individuale, libertà di pensiero, di opinione, di parola e di stampa. Fortemente contrario a ogni forma di sopruso e di sopraffazione e di autoritarismo.
IL SOCIAL-COMUNISMO NON HA NULLA DI BUONO DA INSEGNARE
È del resto ampiamente provato che l’idea social-comunista non funziona essendo contro natura, non apporta nulla di buono e di costruttivo, distrugge l’economia e distrugge la persona. L’idea non è amata nemmeno da coloro che in teoria dovrebbero trarre vantaggio da essa, dai più poveri, dai meno abbienti, in quanto sono loro i più desiderosi di sconfiggere la miseria e di raggiungere la ricchezza. Sono un difensore della dignità umana e del benessere fisico-mentale-spirituale per tutti, a disposizione di tutti. Non vado in Chiesa e non ho particolare simpatia per il Vaticano. Rispetto profondamente i diritti religiosi e politici del prossimo. Mi trovo molto bene coi principi del Buddhismo. Credo comunque in una forza divina non staccata ma interconnessa con noi umani che, quando e se accettiamo le nostre qualità e caratteristiche, siamo frammenti divini intoccabili da qualunque interferenza esterna.
VENIAMO DUNQUE ALL’AMERICA E A MIKE ADAMS
Seguo regolarmente Mike Adams perché è informato e addentrato con le cose che contano negli Stati Uniti e nel mondo. Lui ama definirsi Health Ranger, ovvero Guardiano della Salute. Non si può e non si deve stare neutrali e indifferenti di fronte alle aberrazioni e alle nefandezze che stanno avvenendo giornalmente sotto i nostri occhi. Difendere la salute significa difendere anche la libertà e la dignità umana. E a questo punto mi aggancio agli articoli che ho pubblicato nei giorni scorsi, in particolare all’ultimo articolo, al fine di procedere con gli aggiornamenti e gli sviluppi di queste ultime ore. Prendo pertanto spunto dall’ultimo suo video di ieri e ne estraggo una sintesi delle cose essenziali.
UNA CASA BIANCA IN FLORIDA PER IL PRESIDENTE VERO
La notizia del giorno è che Trump ha fatto due cose sensazionali a dimostrazione di quanto attento e attivo rimane. Prima cosa ha deciso di rinunciare del tutto alla fondazione del suo partito patriottico, ben conscio del fatto che ogni tipo di elezione in America deve fare i conti con brogli elettorali sistemici. Seconda cosa ha deciso di concentrarsi in un progetto di formidabile importanza a livello planetario. Non appena ha lasciato Washington-DC ed è salito sull’Air Force One diretto in Florida, Trump ha messo in atto un programma letteralmente sbalorditivo, tale da mozzare il fiato. Si tratta della fondazione di una Nuova Casa Bianca in Florida, chiamata THE OFFICE OF FORMER PRESIDENT OF USA. Ha cominciato in concreto ad assumere nuovi dipendenti e collaboratori di valore, oltre a quelli che già lo attorniano, favorito in questo da una notevole disponibilità di risorse finanziarie.
PRESIDENTE PARALLELO E UNIVERSALE
Esisteva già una specie di profezia che girava in America nel 2008, e che parlava della prospettiva futura di un doppio presidente. Quanto sta succedendo è una conferma di tutto questo. Si tratta della Inaugurazione di un PRESIDENTE PARALLELO E A LIVELLO UNIVERSALE O PLANETARIO. Senza tante chiacchiere, senza perdere tempo, senza concedere troppo spazio ai disastri di Biden, sia Trump che il suo team di alti gradi militari e di intimi collaboratori hanno deciso di tagliare corto. Del resto Biden è un fake president, un presidente illegittimo. La Florida sta così diventando la nuova capitale non solo dell’America ma del mondo intero. Non scordiamo che Trump si è guadagnato grande rispetto internazionale come presidente di pace e non di guerra, una vera rarità.
TRE CONTROMOSSE DI TRUMP E DEI VERTICI MILITARI
Mike Adams invita gli Americani ad avere pazienza con questo processo e di vivere rilassati, di non metterla ancora sul piano ansiogeno. Tutto quello che sta accadendo e non accadendo è gestito al momento dai gradi più alti delle forze armate di terra e di aria, e anche di una buona fetta dei marines. I media normali sono totalmente all’oscuro di queste cose. Primo, le contromosse strategiche che ha in serbo la presidenza parallela e i vertici militari al seguito non vengono chiaramente spifferate ai 4 venti. Secondo, non si tratta affatto di cose spostabili alle calende greche, per cui si parla di azioni dietro l’angolo. Terzo, si agirà in ogni caso su due direzioni simultanee che sono quella militare e anche quella legale.
LA CARISMATICA FIGURA DI LIN WOOD
Sul piano legale, importantissima la figura di Lin Wood. L’influente avvocato georgiano ha lasciato intendere di possedere una telefonata in cui il giudice capo della Corte Suprema John Roberts afferma: “Mi sono assicurato che quel figlio di puttana (#Trump) non sarà rieletto”. Se Lin Wood non è un pazzo drogato, e non lo è, qui c’è di mezzo l’esercito Usa. Allora Trump non è solo in questa battaglia contro le forze del male? Lo sapremo prestissimo.
PIÙ ONESTO E TRASPARENTE SEI E PIÙ VIENI ATTACCATO DAL SISTEMA
Lin Wood è un grande ritratto dell’America vera e sana, una persona eroica che ama la verità e la giustizia senza compromessi. Uno che nessuno ha il coraggio di censurare e fermare. Uno che ha fatto cose incredibili per il suo paese. Non si è mai arreso alla Dark Side, alla parte oscura del paese. Ha mantenuto le sue posizioni in linea con le esigenze etiche e col suo impegno con il divino. Ciononostante, o forse proprio per questo, è stato attaccato in modo vergognoso e ignobile da una società americana estremamente diabolica e corrotta. Essere nel mirino di tale gentaglia va considerato come un grande onore.
ENORMI SOTTOBANCHI VERSATI ALLA LEONARDO SPA
Cambiando argomento, Adams si riporta all’Italia e alle dimissioni del premier Conte, con diverse giustificazioni e scuse. Sotto sotto ci sono motivazioni legate ai servizi segreti e ai noti fatti della pesante interferenza italiana sulle elezioni americane. Le prove sul grave atto del governo italiano sono addirittura colossali come riportato ormai da diverse fonti in America e fuori. La Leonardo Spa è stata pagata centinaia di milioni di dollari per mettere in grado dei tecnici esterni di contraffare le elezioni in tempo reale manipolando i voti nei punti utili senza usare la rete internet convenzionale, che è monitorata da agenzie come la NSA (National Security Agency), ma utilizzando un satellite della Leonardo, bypassando così i controlli e permettendo la frode elettorale.
ITALIA E VATICANO PRESI CON LE MANI NEL SACCO
La domanda che è giusto porsi a questo punto è “Cosa sta succedendo a Roma tra i palazzi del governo italiano e quelli del Vaticano? Gente dimissionaria e cambiamenti di governo che lasciano perplessi, eventi in Vaticano che lasciano perplessi. Non sarà perché sono colpevoli di incredibili atti di interferenza, di corruzione e tradimento delle regole internazionali? L’alibi ufficiale dietro le defezioni governative è sempre il Covid. Troppo comodo scaricare su un virus già troppo eroso e logorato tutte le colpe possibili ed immaginabili. La verità è che il governo italiano l’ha fatta davvero grossa ed è stato trovato con le mani nel sacco, prendendo parte in prima persona a niente meno che a un alto tradimento del paese guida ed alleato. Non ci sono al momento parole né giustificazioni, ma queste vicende costano estremamente care e non vengono dimenticate o sottovalutate. Nessuno si illuda che i responsabili la passino liscia. Uno ad uno verranno pescati e sottoposti alle maglie della giustizia militare.
CINQUE GIORNI DA BRIVIDO A WASHINGTON-DC
Tornando a Biden, In una manciata di giorni al Capitol Hill ne ha già fatte più di Bertoldo. In soli 5 giorni ha provocato l’arrivo di grossi flussi emigratori verso il confine meridionale, ha predisposto l’invio di truppe americane in Medioriente, ha distrutto decine di migliaia di posti di lavoro, ha causato grossi aumenti nelle bollette energetiche. Questo in soli 5 giorni. Vengono i brividi solo a pensare cosa succederebbe se rimanesse in sella per 180 giorni. Biden ha annunciando anche forti intensificazioni di tamponi, mascherine, lockdown e vaccini.
IL LIVELLO DI GRADIMENTO VERSO BIDEN STA SOTTO IL 30%
Questa gente ha ben presente la propria posizione precaria, provvisoria ed abusiva. Sanno di aver manipolato e rubato le elezioni. Sanno che gli stessi vertici militari sono ormai a conoscenza dei fatti e posseggono pure tutte le prove. I Dem stanno pure cercando disperatamente di mantenere Biden su un livello di gradimento popolare non inferiore all’attuale 30%, anche perché i sondaggi a favore di Trump segnalano un gradimento in forte crescita e ben oltre il 50%. Basti guardare il rapporto di like/dislike dei video della Casa Bianca su YouTube.
NON SARÀ FACILE NÉ PACIFICO SALTARNE FUORI
Adams ammonisce il pubblico a imparare dalla storia antica e recente. Quando ci sono elezioni fasulle, presidenti fasulli, corruzione rampante, collasso economico, divisioni interne, non se ne viene fuori né facilmente né pacificamente. Lo abbiamo visto nelle varie rivoluzioni e nei cambi drammatici di regime, inclusa la disintegrazione dell’Unione Sovietica, e lo vedremo presto pure in Cina. L’America non fa purtroppo eccezione. Il rischio di guerra civile è molto alto purtroppo. C’è anche la concreta possibilità di secessione di molti stati, non uno ad uno ma per gruppi. Trump non lavora comunque a favore di tale disfacimento, dal momento che lui rimane il solo presidente realmente eletto e votato nell’intero paese.
SCENARI CAOTICI E DI SOFFERENZA
I processi di rinnovamento sociale e politico radicale, quando si sono accumulate per decenni grosse tossine, ingiustizie e contrasti insanabili ed irrisolti, comportano confusione, disorientamento, collasso finanziario, problemi monetari, svalutazioni, ristrutturazioni dei prezzi e dei valori, un caos massiccio. Scenari niente affatto privi di tensione e di sofferenza. Occorre pertanto essere preparati a tutto questo. Già nell’anno corrente potranno succedere scontri di non poco conto all’interno del paese. E anche i due anni successivi presentano forte criticità. Pensiamo soltanto alla caduta verticale del dollaro che molti stanno temendo e prospettando. Pensiamo anche alla caduta di Wall Street, che per ora si mantiene in piedi solo grazie ai miliardi di dollari che vengono stampati ogni giorno.
UN TRENO CHE STA ANDANDO VERSO IL PRECIPIZIO
I globalisti sono arroganti, hanno per ora messo le mani sui volani del paese, sono entrati nei meccanismi della FED-FederalReserve. Biden sta mantenendo e superando le sue promesse. Biden è uno che da 20 anni a questa parte predica la riduzione della popolazione mondiale, questo non va dimenticato. È un treno senza controllo e senza conducente che procede verso un ponte collassato. L’economia americana sta entrando in una spirale rovinosa con un debito pubblico ufficiale di 49 trilioni, che in realtà sta andando globalmente verso quadrillioni di dollari. La nuova amministrazione abusiva Biden sta stampando 1,9 trilioni di ulteriori dollari pensando che quello sia il rimedio, quando invece sta proprio lì, proprio in quel meccanismo perverso, il punto più insidioso e marcio del paese. La stampa di valanghe di dollari per finanziare progetti assurdi, per distribuire tale danaro alle grosse corporation amiche e compromesse con il sinistrismo americano significa mettere più carbone sul treno che sta andando verso il precipizio.
PROCEDONO I PIANI DEL GLOBAL FINANCIAL RESET
Questo è il Global Financial Reset, la grande ristrutturazione finanziaria a cui stanno puntando i democratici in combutta con il solito George Soros. Vogliono paesi fortemente indebitati e inflazionati. Vogliono che questo accada. Fa parte dei loro piani e delle loro intenzioni. Vogliono che la moneta perda ogni suo valore. Vogliono che la situazione esploda o meglio imploda al più presto possibile. Già il dollaro è privo di valore, ma questo non gli basta ancora.
GIOCHI SPORCHI IN BORSA
Gli aggiornamenti dell’ultima ora non sono affatto rassicuranti. Si parla di giochi sporchi alla borsa di New York, dove il gruppo Reddit WallStreetBets, composto un paio di milioni di piccoli investitori (e che ora sta raggiungendo i 7 milioni di iscritti), ha sfidato i grossi Hedge Fund manager che avevano scommesso sul fallimento di GameStop, una catena di rivendita video giochi, mettendoli effettivamente in grossa difficoltà e facendo schizzare il prezzo di una singola azione da meno di 20$ ad un picco di 483$ in pochi giorni. In pratica una sfida Davide-Golia, popolò-élite, con milioni di pesci piccoli che divorano dei grossi squali.
E fin qui tutto bene, se non fosse che molti broker, Robinhood in primis, hanno bloccato gli acquisti delle azioni GameStop (GME) o addirittura hanno chiuso autonomamente alcune posizioni per alleviare la pressione sui grossi speculatori, scatenando le proteste e aumentando la determinazione dei piccoli investitori ad affossarli. Ad oggi sembra che le perdite di questi gruppi ammontino a circa 20 miliardi di dollari. In pratica i piccoli investitori hanno cominciato a guadagnare mentre il casinò che è la borsa ha cominciato a perdere soldi, e questo evidentemente è contro le regole. Gli unici a poter manipolare il mercato sono solo quel gruppo di persone. Ma la battaglia non è assolutamente conclusa, e la prossima settimana ne vedremo delle belle.
STRATEGIE TATTICHE E INFORMATIVE PRESE DAL KGB
Si parla di un acuirsi delle tensioni interne e internazionali, con un crescente distacco tra governi e rispettivi popoli. Il gap si sta ovviamente allargando perché la gente, per quanto in modo non abbastanza coerente e determinato, ama dovunque essere libera in tutti i paesi e si dimostra sempre più indisposta a subire i diktat e le arroganze del sistema. Prosegue dunque la politica dei globalisti, mirata a distruggere le fonti di reddito, mirata a distruggere l’economia, mirata a distruggere il denaro contante e a imporre le nuove regole del Global Reset, mirate al chiodo fisso del ridurre la popolazione mondiale, facendo uso indiscriminato della falsa informazione e di tattiche perverse prese dalla scuola del KGB.
RESA DEI CONTI TRA LA PRESIDENTE TAIWANESE TSAI ING-WEN E XI JINPING
Pure la situazione sul piano strettamente militare è sempre più in ebollizione. La Cina non ha soltanto violato più volte lo spazio aereo di Taiwan, ma Pekino ha fatto la voce grossa minacciando che l’esercito cinese è pronto a “prendere tutte le misure necessarie per sconfiggere risolutamente ogni forma di cospirazione separatista di indipendenza di Taiwan e difenderà fermamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale cinese”. Tsai Ing-Wen, la coraggiosa presidente di Taiwan, ha ribadito che Taiwan è già da decenni un Paese Indipendente e Sovrano, oltre che Capitale vera e Capitale morale di tutta la Cina.
DUBBI ATROCI SU TUTTA LA NARRAZIONE
Quanto ho riportato in questo articolo non pretende di essere verità assoluta. Tuttavia è una narrazione possibile ed anche verificabile tra non molto. Una narrazione che va messa a confronto coi fatti concreti. Ascolto con attenzione anche i punti di vista iper-critici del Greg e di Morris San, i quali sparano a zero su Trump, accusato di essere sparito dalla scena anzitempo senza fare uso delle tante prove accumulate sulla frode elettorale, accusato di essere pure lui più o meno della stessa stirpe e altre cose del genere, accusato di illudere i patrioti americani e i suoi simpatizzati nel mondo.
LA VITTORIA FINALE STA NELLE MANI DEGLI UOMINI RISVEGLIATI DA UN TROPPO LUNGO LETARGO
Tutti d’accordo che il mondo è diventato una polveriera e una trappola per umani sottoposti a terribili prove di resistenza fisica e morale. Un mondo fatto di imbrogli a catena, di controlli ossessivi, di vaccini, di alberghi-prigione, di campi di concentramento FEMA diffusi dovunque, di impianti incenerimento salme, di bare per 4 o più corpi da interrare in fosse comuni e altre amenità di questo genere. Tutti d’accordo nel cercare qualche punto di fuga dal manicomio criminale impostato dai virologi, dai vari politicanti e massoni deviati del Bilderberg, e dalla triade di potere che regge e spadroneggia il mondo, vale a dire Washington-DC, la City of London e il Vaticano. I globalisti per ora stanno vincendo diverse battaglie, sono dei bari e dei falsari, stanno giocando le loro carte con diabolica abilità, ma non vinceranno la guerra. Subiranno in ogni caso, Trump o non Trump, una cocente disfatta epocale e definitiva. L’uomo vuole e pretende libertà, non distanziamenti e non mascherine, non tamponi e non vaccini, non controlli e non campi di concentramento.
Valdo Vaccaro
https://www.valdovaccaro.com/trump-presidente-parallelo-e-presidente-planetario/
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