Se tu accetti il nulla, allora non c’è paura della
morte, allora puoi completamente lasciar cadere te
stesso. E quando lasci cadere te stesso completamente: sorge la visione. A questo
punto sei in grado di conoscere. Con il tuo ego non puoi conoscere. Solo
nell’assenza dell’ego, in un profondo abisso,
dove non c’è l’ego, accade la percezione - allora diventi uno specchio.
Devi in qualche modo arrivare a una comprensione:
la comprensione del non - sé, di un fluire senza cambiamenti, nessuna sostanza in quanto tale, solo un fiume
che continua a scorrere. In questo caso tu sei uno specchio,
una chiarezza. Allora non c’è
nessuno che disturbi e nessuno che interpreti
e nessuno che distragga. Allora l’esistenza si rispecchia in te come è. Questo rispecchiarsi dell’esistenza
com’è, è la verità.
Se vuoi permanere per sempre non hai vissuto
il momento. Chi ha vissuto
la sua vita veramente, autenticamente, chi l’ha veramente goduta, è sempre
pronto ad andarsene. La paura
della morte non è la paura della morte, è una
paura di rimanere inappagato. Tu morirai, e niente di niente hai potuto sperimentare nella tua vita:
nessuna maturità, nessuna crescita, nessuna
fioritura. Sei arrivato a mani vuote, e te ne stai andando a mani vuote.
Osho: L'armonia nascosta
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