domenica 9 dicembre 2018

Bellezza interiore


Risultati immagini per Bellezza interiore
Muoviti verso l’essere, verso il centro, verso la vera essenza. Cerca sempre le radici! Non farti ingannare dalle foglie. Ma tu ti lasci ingannare dalle foglie. Se una donna è bella in superficie, te ne innamori; ti sei innamorato dell’apparenza. La donna può non essere bella all’interno; può darsi che sia assolutamente brutta, e tu sei preso in trappola.

La grazia interiore è una luce che si sprigiona all’interno e che manda il suo bagliore fino alla periferia; tu non riesci a vedere da dove proviene la luce. Vedi una bella donna la quale, tuttavia, è brutta. Può accadere anche l’opposto: una donna è brutta, e al tempo stesso è bella. Quando una donna brutta è bella, tu non riesci a scoprire dove sia la sorgente, poiché la superficie, la sua pelle, la sua forma fisiologica non sono affatto attraenti, e tuttavia qualcosa di interiore ti affascina. Quando accade che una donna sia bella sia in superficie che interiormente, si verifica un fenomeno molto misterioso, e cioè il cosiddetto carisma.

A volte ti capita di avvertire un certo carisma intorno a una persona. Carisma significa che esiste un’armonia nascosta tra la superficie e il centro, e in questo caso la persona è magnetica, ha in qualcosa di divino. Questo incontro della periferia con il centro è l’armonia nascosta. Perché? Perché solo continuando a nascondersi il gioco può andare avanti; altrimenti il gioco finirebbe.

Il gioco continua, è eterno.


Ricorda, inoltre che anche quando sarai giunto alla meta il gioco continuerà lo stesso, ma avrà una qualità diversa. Non credere mai che una volta giunto a scoprire l’essenza più intima il gioco avrà fine. No, il gioco andrà avanti. Ora, consapevolmente, ti allontanerai più e più volte dal centro nascosto. In piena consapevolezza, darai alla natura la possibilità di nascondersi ancora;  ma questo avverrà consapevolmente.

I Buddha continuano a giocare, ma il gioco cambia. Essi sanno, adesso non c’è più ansia. Non c’è più desiderio, non c’è nulla da realizzare.

Ora è semplicemente un gioco!


Non c’è uno scopo... continua semplicemente. Esistono quindi due possibilità. La prima è quella di giocare inconsapevolmente - cosa che stai facendo tu. E proprio perché sei inconsapevole prendi il gioco molto seriamente.

La serietà diventa una malattia, ti rende triste.



Vengono da me molte persone: se meditano senza giungere a nessun risultato, diventano molto serie e frustrate. Io dico loro:" Non sentitevi frustrate, perché è essenziale comprendere che si tratta solo di un gioco. Non c’è fretta di arrivare alla fine! Non è un affare". Lascialo andare avanti il più possibile. Perché tanta fretta? Perché essere tanto tesi? Non c’è fretta: hai a disposizione l’infinito, l’eternità. Tu esisterai sempre, il gioco andrà avanti in eterno: è sempre esistito ed esisterà sempre. Non prendertela! Non essere troppo serio.

Quello che cerchi si nasconde dietro l’angolo, in qualsiasi momento puoi giungere a scoprirlo. Perché tanta fretta? Rilassati! Se riesci a rilassarti, raggiungerai il centro. Se invece hai fretta, rimani in superficie; in una condizione mentale di tensione e di fretta è impossibile muoversi verso dimensioni più profonde dell’essere. Soltanto la pazienza ti aiuta a raggiungere l’essenza, la vera essenza.

La natura ama nascondersi.


È bello che la natura ami occultarsi. La natura non è esibizionista. In un fiore, Dio si nasconde in modo molto sottile. Se ti limiti a guardare il fiore, ti sfuggirà. Un poeta inglese, Tennyson, ha giustamente detto:

"Se riesco a comprendere un fiore nella sua totalità, posso comprendere Dio".


Ha ragione! Se sei in grado di comprendere un sassolino sulla spiaggia nella sua totalità, avrai compreso Dio. Ovunque tu sia, Dio è presente, in tutte le forme che ti circondano. Ogni singola forma può diventare una porta. Quando sei pronto a entrare, quando non hai aspettative, quando non desideri, quando non chiedi niente, non proietti niente, all’improvviso la porta si apre.

Il signore il cui oracolo è a Delfi non parla né occulta

ma dà presagi.


Eraclito si esprime come l’oracolo di Delfi. Egli dice che Dio,  la  Totalità, il Tutto, non parla mai in termini di o di no, si limita a fornire presagi. È poetico. Si esprime mediante simboli. Non cercare d’interpretarli. Se li interpreti, ti sfuggirà l’essenza. Limitati ad osservare! E lascia che il simbolo entri profondamente in te e s’imprima nel tuo cuore. Non cercare di trovarne subito il significato, perché chi lo troverà? Se lo troverai tu, sarà il tuo significato. Lascia che il segno, il simbolo, si imprima nel tuo cuore, e un giorno la vita ti svelerà il significato. Vivi insieme a lui e permettigli di essere.

La vita è sottile. I e i no non servono a niente. La vita è così sottile che la falsifichi,  sia che  tu dica sì oppure  no.  Il linguaggio è molto povero.    Conosce soltanto due cose: il sì e il no. E la vita è molto ricca: conosce prospettive infinite, infinite sfumature tra il e il no, infinite gradazioni. È uno spettro di milioni e milioni di colori. Il e il no sono estremamente poveri, non esprimono niente. Dire sì o no significa dividere la vita fra bianco e  nero, mentre la vita possiede milioni di colori, è un arcobaleno. E in effetti il bianco e il nero non sono colori. Esiste un’infinità di colori, ma il bianco e il nero non esistono.

Non interpretare. Lascia che tutto ciò penetri profondamente dentro di te. Un giorno, in uno stato molto meditativo, il significato sboccerà. Sto piantando dei semi dentro di te, non ti sto dando parole o teorie. Quando me ne sarò andato ricordami per favore come un poeta e non come un filosofo. La poesia deve essere compresa in un modo diverso: è necessario amarla, non interpretarla. È necessario ripercorrerla diverse volte perché si mescoli al tuo sangue; alle tue ossa, al tuo stesso organismo.

È necessario recitarla molte volte per poterne sentire tutte le gradazioni, le sfumature più sottili. Devi semplicemente restare fermo e lasciare che la poesia penetri dentro di te fino a diventare una forza vitale. Assorbila, e poi dimenticatene; scenderà sempre più in profondità e ti trasformerà.

Lascia che io sia ricordato come un poeta. Naturalmente non scrivo poesie fatte di parole. Scrivo poesia attraverso uno strumento più vivo, attraverso di te. Ed è questo ciò che l’intera esistenza sta facendo.

Il Signore il cui oracolo è a Delfi non parla né occulta

ma dà presagi.


Un segno non deve essere interpretato. Un segno deve essere vissuto. La tua mente sarà tentata di interpretarlo. Non lasciarti tentare dalla mente. Io non parlo alla tua mente, parlo a te in quanto essere, in quanto essere luminoso, in quanto divinità, possibilità, infinita potenzialità. Parlo al tuo futuro, non al tuo passato, Il tuo passato è spazzatura, gettalo via! Non portartelo dietro!

Parlo al tuo futuro, all’inaspettato, allo sconosciuto.


A poco a poco acquisterai la capacità di ascoltare questa musica, la musica dell’ignoto, la musica nella quale gli opposti svaniscono, nella quale nasce l’armonia nascosta. Sì, la natura ama celarsi, perché essa è un mistero. Non è un problema, non è un rompicapo da risolvere.

La vita è un mistero da vivere, da gioire, da celebrare.

 

Osho: L'armonia nascosta



Nessun commento :

Posta un commento