Una storia...
Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n 275
In un monastero Zen in Cina, un maestro
celebrava il giorno dell’illuminazione del suo maestro, che era morto.
In Cina, un discepolo celebra il giorno dell’illuminazione del suo
maestro solo se è un discepolo iniziato, altrimenti non può.
La gente dei villaggi vicini si riunì e gli chiese: “Perché festeggi?
Non abbiamo mai sentito che tu sia stato accettato dal maestro, o
iniziato. Piuttosto, al contrario, si dice che quando hai chiesto di
essere iniziato lui ti abbia rifiutato: sei stato buttato fuori. Dunque,
perché festeggi?”.
Il maestro rise e disse: “Perché mi ha rifiutato, ecco perché. Il suo
rifiuto è stata la mia iniziazione, ma in quel momento non riuscivo a
capirlo. Se mi avesse accettato, non mi sarei illuminato così presto. Mi
ha respinto per profonda compassione. E il suo rifiuto è stata la mia
iniziazione; rifiutandomi, mi ha accettato. Mi ha detto: ‘Non ne hai
bisogno. Vattene! Il più lontano possibile da me, altrimenti mi
trasformerai in una prigione’.
E quando mi ha rifiutato, mi sono sentito molto ferito. Ho portato la
ferita per anni. E la ferita era così dolorosa che non ci ho mai
riprovato con nessun altro maestro. Avevo troppa paura! Mi sono
semplicemente immerso nella foresta e ho iniziato a sedermi da solo,
perché se quest’uomo compassionevole mi aveva rifiutato, chi altri mi
avrebbe accettato? Quello era l’ultimo rifugio e le sue porte si erano
chiuse. Non c’era più nessun riparo per me.
Sentendomi indegno, ferito, umiliato, me ne sono andato. Non ci ho mai
riprovato, non ho mai più bussato alla porta di nessun altro maestro.
Ero troppo spaventato. Ma seduto in silenzio, senza fare nulla… Perché
non sapevo cosa fare: il maestro mi aveva rifiutato, non mi aveva dato
nessun metodo, nessuna tecnica, niente.
All’inizio mi sentivo solo, è stato triste; all’inizio ero negativo,
sentivo continuamente il rifiuto. Ma, a poco a poco, seduto in silenzio,
il rifiuto è scomparso, la tristezza è scomparsa, perché per quanto
tempo puoi essere triste? Va, viene. A poco a poco, il senso di rifiuto è
scomparso: sono diventato solo. E, a poco a poco, ho iniziato a sentire
che forse il maestro mi aveva rifiutato solo per gettarmi nella mia
solitudine, lì in quella foresta. Forse aveva detto che non era
necessario alcun metodo – stai semplicemente seduto in silenzio – e mi
aveva rifiutato, in modo che non iniziassi ad aggrapparmi a lui.
A poco a poco, la ferita non c’era più. È guarita. E ho iniziato a
provare un profondo amore per il maestro. E, a poco a poco, l’amore è
diventato fiducia. E un giorno, all’improvviso, ho compreso e ho riso
forte, una risata di pancia, perché questo maestro era qualcosa di
insolito: mi aveva iniziato attraverso il suo rifiuto! Ecco perché sto
celebrando il giorno della sua illuminazione. Sono suo discepolo: mi ha
iniziato attraverso il rifiuto, così sono stato iniziato. Sono suo
discepolo. Mi sono illuminato grazie a lui. E sarebbe stato crudele se
mi avesse accettato”.
Sottili sono i modi. E tu non puoi giudicare con i tuoi criteri rozzi. I tuoi criteri sono solo sulla superficie.
Tratto da: Osho, Until You Die #4
https://www.oshotimes.it/articolo/1269/un-discepolo-mai-iniziato.html
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