Donald Trump e Ron DeSantis

Monica Showalter per The American Thinker (sintesi)

Come dobbiamo prendere il nuovo sondaggio secondo cui il Governatore della Florida, Ron DeSantis, sopravanza Donald Trump come Candidato Repubblicano per le Elezioni Presidenziali del 2024?

Secondo Fox News:

“I risultati di uno straw poll tenuto questa settimana da elettori conservatori (circa 500 persone) hanno evidenziato il fascino esercitato dal Governatore Repubblicano della Florida, Ron DeSantis.

DeSantis ha superato di poco l’ex Presidente Donald Trump, secondo gli organizzatori della conferenza.

Lo straw poll, che è stato ospitato dal Centennial Institute della Colorado Christian University, ha chiesto alle persone presenti (anche on-line) di votare per tutti i potenziali candidati repubblicani alle presidenziali del 2024.

DeSantis, Governatore al primo mandato e stretto alleato di Trump, ha ottenuto il 74% di approvazione, seguito dall’ex Presidente al 71%.

Il Senatore Ted Cruz del Texas (ha ottenuto il 43%), l’ex Segretario di Stato Mike Pompeo (39%) e il Senatore Tim Scott del South Carolina (36%) hanno completato la top five dello straw poll”.

Vuol dire che gli elettori del GOP stanno cominciando ad allontanarsi da Trump?

Per coloro che hanno fatto un considerevole investimento mentale nel sostenere Trump — e che vorrebbero correggere un’elezione palesemente rubata — è un po’ una delusione.

Trump, dopo tutto, ha bisogno di giustizia. E anche noi.

Abbiamo votato per lui e vogliamo vederlo di nuovo al suo posto, alla Casa Bianca, perché l’economia possa decollare, i lavoratori tornare a prosperare e possa continuare il sogno di un Partito che fa presa sugli elettori neri e ispanici — e su tutti coloro che non hanno mai votato repubblicano.

È stato un Presidente come nessun altro.

Ma, in ogni caso, questa non è una cattiva notizia. DeSantis è amico di Trump e i due sono d’accordo praticamente su tutto.

I due si sono incontrati a Mar a Lago e sarei curioso di sapere che cosa si siano detti riguardo la Casa Bianca che, molto probabilmente, tornerà ad essere appannaggio di un candidato repubblicano.

Sarà Trump? Sarà DeSantis? Sappiamo che entrambi lo vogliono …

Se Trump scegliesse di non candidarsi, il dilemma sarebbe immediatamente risolto: DeSantis sarebbe una scelta formidabile.

Come Trump, DeSantis è un combattente. E, come Trump, conosce la natura del nemico.

Inoltre, ha un record immacolato come Governatore della Florida, il che è davvero un fatto eroico.

A differenza dei Governatori degli “stati blu” ha protetto dal Covid gli anziani del suo Stato, rifiutando di riempire le “case di riposo” con pazienti infetti e altamente contagiosi — che è il motivo per cui così tanti anziani degli “stati blu” sono morti.

Inoltre, DeSantis ha riaperto il suo Stato permettendo che tornasse a funzionare normalmente, quando il CDC e gli ormai screditati burocrati politicizzati, come il Dr. Fauci, sostenevano più ampie chiusure e blocchi economici in nome della “salute pubblica”.

Fanatici assolutisti, felici di bloccare l’economia degli Stati Uniti per lottare contro il rischio di una malattia a cui tutti sopravvivono, tranne le persone vulnerabili.

DeSantis ha sfidato la disonestà di quelle persone e ha deciso di riaprire la Florida (senza peraltro risultati negativi), facendo perno sulla “scienza reale” invece che sulla politica del “facciamo fuori Trump”.

Come risultato, il suo Stato è diventato una calamita per la popolazione degli “stati blu”, attratta anche dalle tasse basse, da una gestione statale non invadente, dalle scuole non corrotte dalla Critical Race Theory, dal suo ottimale clima economico, dai suoi leader impermeabili ai folli attivisti di sinistra e, infine, dalla felicità dei suoi cittadini.

Se è vero che Trump ha perso le elezioni anche per il disastro del Covid (ma sappiamo che c’è molto altro), DeSantis potrebbe essere l’emblema d’una via d’uscita dal Covid, la classica scelta Zeitgeist [lo spirito culturale che informa una determinata epoca, ndt].

Tuttavia, molti di noi amano Trump. Sappiamo con certezza che avrebbe combattuto per noi.

La sua stupefacente spettacolarità, la sua smisurata personalità e la sua attitudine al dramma erano un qualcosa di esaltante.

Amavamo il suo trollare contro i viziati e presuntuosi principini dei media,  i suoi tweet diretti ai Democratici, il suo buon senso e l’accurato giudizio sulla vera natura della sinistra.

Non ci ha mai tradito, non ha mai insultato la gente comune e raramente ci ha deluso.

Tuttavia, c’è ragione di pensare che lo straw poll sia stato accurato — e Fox News ha fatto notare la tendenza del GOP a muoversi verso DeSantis.

A livello personale, penso che potrebbe anche essere vero.

Lo scorso fine settimana ho partecipato a una grande festa di famiglia con parenti provenienti da tutto il “flyover country” [la parte del Paese compresa fra le due coste, ndt].

Mi hanno detto che il sentiment, dalle loro parti, è che gli Stati Uniti devono guardare in avanti.

Favoriscono DeSantis perché Trump è “troppo divisivo”.  In effetti, la risposta della sinistra all’ex Presidente si è espressa con metodi che vanno oltre la follia. 

Contrastare tutte quelle bugie ha richiesto un’enorme energia e, alla fine, il Presidente ha incontrato grandi difficoltà a contrastarle.

Trump ha subito molti torti, ma è anche vero che, seppur in parte, è stato anche lui a scatenare quella folle reazione.

Sarebbe quindi più facile far entrare alla Casa Bianca un Repubblicano che non abbia così tante cose su cui la sinistra possa esercitare il suo odio?

Inoltre, Trump ha incontrato enormi difficoltà a controllare la macchina dello stato.

Il Deep State e la “comunità dell’intelligence” hanno fatto di tutto per mettere Trump sotto accusa.

Che dire, poi, dell’infame “comunità sanitaria”, che ha fatto “stridere l’economia” collaborando con il Laboratorio di Wuhan e oscurato importanti informazioni sull’Ivermectina e sull’Idrossiclorochina, che avrebbero salvato migliaia di vite umane.

Quest’orribile confraternita ha demonizzato degli autentici scienziati (come ad esempio il dottor Scott Atlas) e anche i medici che sostenevano l’Idrossiclorochina, sulla base della loro esperienza.

Trump, in effetti, non ha mai controllato la Voice of America, che è rimasta sotto il potere dei tirapiedi collegati al Washington Post.

Forse è stato un po’ troppo per un solo uomo.

In ogni caso, quelle folli reazioni hanno finito con l’infastidire gli elettori, anche se Trump non aveva colpe.

DeSantis, più morbido e di basso profilo, capace di far navigare il suo Stato lontano dalle macchinazioni dei Democratici, sarebbe forse un bersaglio più difficile, oltre che un bell’ostacolo sulla loro strada.

Perché, in questo momento, i pazzi sono loro, non Trump … e gli elettori se ne stanno accorgendo.

Forse, un uomo sobrio come DeSantis potrebbe essere l’antidoto giusto.

Una buona analogia cui mi piace pensare è la prossima Recall Election in California, che presenta tre candidati del GOP: John Cox, Caitlyn Jenner e Kevin Faulconer.

Quale dei tre sceglierei? L’ex Sindaco di San Diego, Kevin Faulconer … a mani basse.

Cox è un buon repubblicano a cui piace parlare duro, ma è stato troppo morbido in alcuni momenti-chiave — ad esempio quando ha corso contro Newsom nel 2018.

Inoltre, si è candidato più volte ma non è mai riuscito a vincere. Decisamente, non può essere lui.

Anche la Jenner è un tipa formidabile — una repubblicana focosa, una transgender che sa dov’è che la linea dovrebbe essere tracciata sulla partecipazione transgender nella società.

Le sue esternazioni sono molto utili, perché chiede credibilmente al mondo LGBT di unirsi ai Repubblicani, fatto davvero gradito in uno stato come la California.

Tuttavia, è un po’ irregolare su altre questioni, di cui non sa molto.

La Jenner è un’outsider e questo è un problema perché, nell’ultima Recall Election, quando Arnold Schwarzenegger fu in grado di vincere, non ci volle molto prima che la macchina democratica di Sacramento lo neutralizzasse.

Questi outsider, con la loro inesperienza, sono una ricetta per il disastro. Potrebbe succedere la stessa cosa anche alla Jenner? Penso di sì.

Faulconer, però, è davvero impressionante. E’ un abile Repubblicano che ha saputo navigare nei boschi pieni di serpenti della politica democratica di San Diego senza perdere la sua integrità.

Non è stato un bulldozer, non ha fatto grandi dichiarazioni, ma ha saputo mantenere un’onesta contabilità, ha proposto soluzioni praticabili alla questione dei senzatetto e, infine, ha portato a termine il suo lavoro, risparmiando a San Diego gli orrori di Los Angeles e di San Francisco, guidate dai Democratici.

Lo prenderei come prima scelta, con la solida consapevolezza che si tratta di una persona seria e affidabile, che ha saputo ben amministrare.

Ebbene, dietro lo spostamento repubblicano verso DeSantis potrebbe esserci la stessa dinamica.

Se questo è ciò che serve per raddrizzare il torto e la frode elettorale del 2020, io sono a favore. Che vinca il miglior candidato.

Lo straw poll è arrivato troppo presto, naturalmente, e le cose possono cambiare facilmente. Ma, se non possiamo avere Trump, DeSantis potrebbe essere la risposta migliore

https://www.mittdolcino.com/2021/06/23/donald-trump-o-ron-desantis/