Ecco la nostra intervista a Gabriele Sannino, scrittore di grande
talento, nonché amico. Tra i suoi libri ricordiamo: Il lato Oscuro
dell’America, Lettera a un’anima appena sbocciata, Fuga dall’Euro.
Attraverso la sua competenza e la sua umanità, abbiamo percorso le stanze folli del mondo che ci circonda.
Stiamo attraversando un periodo che molti riterranno brutale,
malvagio, illogico. Forse tutto però torna. Il Great Reset, il Build
Back Better. Si tratta di un piano globale (almeno questo è l’intento),
presentato nel maggio del 2020 dal World Economic Forum al fine di
ricostruire l’economia in modo sensibile dopo la pandemia.
Il Great Reset è dunque una realtà. Su Wikipedia viene tirata in
ballo la teoria del complotto, furbescamente dicendo che il WEF non può
dare ordini agli Stati. Si vuole, quindi far credere, che il Great Reset
sia un progetto filantropo, promosso da cuori buoni e caritatevoli, che
non viene ascoltato dagli Stati. Forse non il WEF, ma l’OMS, se la
memoria non mi inganna, ha praticamente agito come se fosse un governo
ombra nei riguardi di una buona parte dei governi nazionali.
Il nostro punto non è fare le pulci a Wikipedia, che è solo uno
strumento usato da sagge mani per sviare le attenzioni dei distratti e
direzionarle su lidi più confacenti alla narrazione mainstream, quello
che vogliamo dire è che ci sono poteri molto forti, che agiscono per
conto degli Stati e all’interno degli Stati, che astutamente con i mezzi
a disposizione delle democrazie trasformano qualunque crimine in un
atto legale.
Molti commentatori sono pronti a ritenere plausibile un ritorno di
Trump sulla scena americana e di conseguenza globale. Joe Biden è un
pupazzo. Chi detiene il potere negli Stati Uniti? I militari?
Pepe Escobar ci ha chiaramente detto che una parte del Pentagono è in
aperta rivolta alla visione del mondo propugnata da Biden. Che i
Democratici sono isolati e non sanno più che pesci pigliare.
Siamo così sicuri che il Great Reset si svilupperà nei termini che i
globalisti vogliono. Tom Luongo, Alaistar Crooke, Alexander Mercouris,
Andrew Korybko (tutti analisti geopolitici di caratura internazionale
che parlano direttamente con noi) non ne sono poi così convinti.
Noi andiamo direttamente alla fonte. Colloquiamo con le eccellenze
internazionali, interroghiamo esperti competenti proprio per ascoltare
la loro voce e capire che cosa sta succedendo.
MittDolcino vuole diventare un’eccellenza del giornalismo, un polo
libero di comunicazione. Lavoriamo, senza sosta, per offrire il meglio
al nostro pubblico. Stiamo creando una rete internazionale di esperti
che analizzino il mondo, che lo commentino e perché no, che contrastino
le sue derive autocratiche, molto in voga in Occidente ultimamente.
Ringraziamo Gabriele Sannino per questa bella intervista.
E’ stata messa a punto una cura
definitiva contro il Covid 19, estremamente efficace e praticamente a
costo zero, anzi che può avere persino un piccolo ritorno economico.
Naturalmente essa sarà demonizzata da Big Pharma e Big Tech che come è
noto hanno in testa solo il vaccino, eppure in una decina di giorni sarà
in grado di fare davvero miracoli e di rimettere il covid al suo posto
ovvero tra i virus che provocano disturbi influenzali. Seguire la nuova
cura certo non è facilissimo, richiede forza di volontà, ma il risultato
è assicurato e una volta completato il ciclo vi sentirete in forma come
non siete mai stati. Ecco uno schema standard della cura che
naturalmente dovrà essere adattato alle abitudini di ognuno.
Giorno 1 Cessate la lettura dei giornali
nel caso siate ancora tra quelli che comprano quotidiani o settimanali
di informazione. Girate alla larga dalle edicole che sono uno dei luoghi
più infetti della terra, buttate via il cartaceo se per caso di arriva a
casa o buttate via il link se siete tra abbonati on line. Cassate dai
computer e/o dai telefonini l’insolente e tracotante arrivo delle news
di Google e di Microsoft o similari: vi sentirete immediatamente un po’
meglio.
Giorno 2 Evitate tutti i telegiornali e i
notiziari televisivi che vi martellano la testa. Lì per lì potreste
provare sintomi di astinenza ma già dopo o due o tre giorni vi
chiederete come avete fatto a dare credito alla gigantesca massa di
sciocchezze che vi vengono dette. E troverete insopportabile
l’impostazione di voce dei conduttori, anzi capirete che essa è molto
simile a quella dei venditori.
Giorno 3 Se è possibile tentare di
riaprire un libro decente, quindi presumibilmente scritto da almeno una
ventina d’anni. Capisco che possa essere scioccante ritrovare contatto
con un pensiero con non sia un origami di anglo cazzate, ma come ogni
medicina può rivelarsi amara all’inizio. L’ideale sarebbe leggere un
grande classico, ma a questo stadio sconsiglierei di affrontare la
lettura di saggi che si occupano di medicina, come La peste nella Storia o Nemesi medica potreste
avere una reazione avversa e farvi prendere dalla voglia di andare a
bastonare gli imbecilli e i corrotti che vi hanno ridotto in queste
condizioni.
Giorno
4 E’ bene cambiare immediatamente canale quando comincia la valanga di
spot: come è noto essa provoca un arresto delle facoltà mentali
lasciandovi come un grumo di voglie e di desideri che si agita sul
divano. Deprivati da questa incalzante visione potrete cominciare a
rendervi conto di come vi stiano prendendo per il culo presentandovi gli
stessi prodotti e servizi di prima, come ecologici, sostenibili,
rispettosi dell’ambiente. Questa è una spia importante, fino a che
sarete disposti a credere a enormi cazzate del genere vuol dire che
avete ancora il virus sottopelle e siete potenzialmente vittimi dei
persuasori virali.
Giorno 5 Le cose cominciamo a farsi dure,
ma dovete proseguire aggrappandovi tutte le forze rimaste. Eliminate
tutte le trasmissioni di intrattenimento che necessariamente fanno
riferimento alla terribile malattia , usate la televisione o il
cellulare come uno semplice strumento per rivedere vecchi film o vecchie
serie. In caso di febbre alta da astinenza si può ricorrere persino ai
filmini e alle foto delle vacanze. Vi scaricate un nuovo browser con un
motore di ricerca diverso da google e cominciate a vedere un altro
mondo. Potreste anche riprendere qualche vecchio libro di poesia, di
quelli che giacciono nelle polvere perché si sa che agli italiani piace
scrivere pessimi versi piuttosto che leggere quelli buoni. Si può
prendere come una metafora della vita contemporanea.
Giorno 6 Fin dal mattino è possibile che
avvertiate un cambiamento, che c’è qualcosa di diverso nella luce e
nell’aria. lo capite dal fastidio che cominciate a provare se per caso
venite a contatto con qualche frase o costrutto pseudo cognitivo del
mondo che frequentavate in precedenza: senza la pressione idraulica di
questa grande massa di merda persino l’urgenza della vaccinazione
comincerà a sembrarvi un assurdo. Man mano che passano le ore di questo
sesto giorno vi accorgete che cominciate a farvi delle domande sulla
narrazione che avete subito per un anno e mezzo e intravedete il non
senso di misure prese per porre fine al problema, ma che lo hanno di
volta in volta aggravato, di milioni di persone sane trattate come
malati e untori. E soprattutto cominciate a percepire il dramma di chi
non sa nulla e finge di sapere tutto. Una tipica figura che di solito va
sotto il nome di esperto che è come pongo per il potere.
Giorno
7 Il classico che avete preso tra le mani al terzo giorno vi comincia a
piacere, non è più una noia e in alcuni sorge persino la tentazione di
ascoltare anche buona musica non la solita robaccia scritta al computer
e quei testi vuoti come le zucche di Halloween dalle quali del resto
provengono. Ma in ogni caso avete la felice sensazione che si prova
quando finalmente si capisce qualcosa che prima sfuggiva completamente.
State bene, la vostra famiglia sta bene, i vostri amici stanno bene, i
colleghi di lavoro, casomai qualcuno ancora lavori, stanno bene, stanno
bene persino i corrieri che suonano il campanello con un vigore
sconosciuto, l’ecatombe che vi circondava fino a una settimana fa non
esiste più è come scomparsa come se non facesse parte del mondo reale.
Giorno 8 Vi svegliate dopo un sonno
ristoratore, ma siete come incazzati, la sensazione di aver capito
qualcosa che il giorno prima era rasserenante adesso vi agita: ecco cosa
avete compreso, com’è possibile costruire una pandemia con uno
strumento diagnostico come il test pcr che è privo di valore all’ 80 per
cento? Non vi sembra vero aver passato un anno e mezzo cementati
dentro questo assurdo equivoco. Vi sentire presi in giro come quando il
medico vi affibbia anti pressione anche se avete 110 n di massima o vi
prescrive le statine anche se avere un livello di colesterolo
considerato normale, anzi basso fino auna decina di anni fa. Vi sentite
come clienti di un prodotto che non ha niente a che vedere con la
salute. E cominciate a pensare che forse il vaccino è una soluzione per
budget aziendali, per i poteri grigi che sfruttano la situazione per
ridurre la libertà e i diritti di cittadinanza, ma non certo per qual
qualcosa chiamato Covid con tutte le sue varianti di comodo.
Giorno 9 Finalmente uscite dall’isolamento
e aspettate per cena i vecchi amici di sempre. Loro però non si sono
curati, hanno continuato a navigare nelle balle anche perché non temono
di perdere il lavoro e vogliono vaccinarsi per andare in vacanza.
Insomma sono la carne da cannone ideale per il potere. Voi tirate fuori
le vostre obiezioni e loro non rispondono affatto, non sono in grado di
farlo perché non possono ammettere di non aver capito. E allora si
inventano che è tutto vero e che è un bene se non si può tornare alla
vecchia normalità con le sue disuguaglianze e la sua noncuranza per
l’ambiente. Voi pensate ai milioni di disoccupati, alla quantità di
attività perse pronte ad essere ingoiate dai pescicani che stanno dietro
alla narrazione pandemica, alle masse dei nuovi poveri che lavorano per
salari da fame, ma anche al tonno pinne gialle che da un giorno
all’altro è diventato sostenibile, ai traghetti diventati ecologici come
per miracolo , all’inquinamento portato dal mare di disinfettanti in
uso, per evitare il covidm all’aumento del consumo di plastica e di
carbone, alle fesserie sul mercato della Co2, specie in aree dove la
produzione manifatturiera sta scomparendo. E capite di aver frequentato
per anni dei cretini nella forma peggiore, quella che si rivela come
capacità di autoinganno. Buonanotte e tante care cose.
Giorno
10 Vi sentite ottimamente, vi stirate nel letto, sapete di essere
completamente guariti da una terribile malattia che vi ha fatto vivere
da degenti per anni. Aprite le finestre e per prima cosa mormorate un
liberatorio affanculo contro la barbarie sanitaria.
Avevo capito che causa-Covid i teatri fossero chiusi. Ma
evidentemente sbagliavo. Quello del Recovery Fund è rimasto pienamente
operativo.
La messa in scena è iniziata l’anno scorso
quando il Ministero delle Finanze italiano ha deliberatamente “schivato”
diverse centinaia di miliardi di euro che poteva raccogliere alle aste
dei BTP a condizioni molto favorevoli (tassi bassi e scadenze lunghe,
come ad esempio il BTP a 50 anni al 2,16% di Aprile 2021), ed ha così
fatto sembrare che i denari provenienti dal Recovery Fund fossero
indispensabili.
Poi la regia ha messo in scena la nomina di Draghi quale
sommo garante e vera condizionalità all’impiego di questi fondi, che,
ricordiamolo, sono in parte una pura partita di giro di prelievo fiscale
italiano ed in parte nuovo indebitamento.
Infine l’ultimo atto, quello di ieri, con l’approvazione
istantanea del piano italiano da parte dell’Ue (Draghi deve aver detto
alla Von der Leyen che non serviva neanche simulare un contraddittorio,
tanto in Italia lo chiamano il “sommo sacerdote”).
Non solo l’inganno sull’origine dei fondi ma anche
sull’impiego degli stessi: mai alcuno spazio è stato offerto ad un
dibattito serio che potesse far emergere i limiti strutturali di questo
piano, come ad esempio l’assenza di investimenti pubblici in settori
strategici o l’ennesima rinuncia al rilancio di una vera banca
pubblica…Nulla di tutto ciò.
Una delle più grandi operazioni di raggiro dell’opinione
pubblica degli ultimi decenni, forse pari solo all’ingannevole processo
di privatizzazione degli anni ’90, sottaciuta grazie alla propaganda
provax ed alla complicità servile di una parte di quelle forze politiche
che una volta si dicevano anti-sistema.
Stiamo
assistendo con impazienza allo svolgersi dell’Audit di Maricopa, che
sta arrivando, quanto meno per il conteggio manuale, alle battute
finali.
Come già ampiamente detto, seguiranno altre fasi che
dovrebbero portare alla redazione del rapporto definitivo completo entro
agosto, parola di Ken Bennett, uno dei responsabili della revisione.
L’ostruzionismo
si fa sempre più importante. Da una parte il controllo delle macchine
elettroniche Dominion non è ancora entrato nelle fasi calde, perchè la
società e la Contea di Maricopa ancora si rimpallano la responsabilità
di non aver ancora consegnato le password di accesso ai revisori, come
il mandato di comparizione del Giudice che ha autorizzato l’audit impone
loro. Dall’altra i senatori dell’Arizona, non tutti ma presumibilmente
quelli che hanno maggior interesse che questa verifica forense veda la
sua conclusione il più tardi possibile, stanno lasciando intendere che i
risultati dovranno essere discussi e calendarizzati successivamente
alla sospensione estiva dei lavori del Senato. Questo sta causando non
poche reazioni da parte dei Cittadini dello Stato, che hanno de facto
voluto e finanziato di tasca propria l’audit e vogliono avere i
risultati il prima possibile, anche per evitare strascichi pensati in
previsione delle imminenti elezioni mid-terms.
In tutto questo, diversi Stati hanno inviato le loro delegazioni per
visionare l’audit di Maricopa, se ne contano oltre 20 ormai, tra i quali
i più importanti Stati cosiddetti swing che hanno determinato la
certificazione della vittoria di Biden. Presunta, aggiungerei a questo
punto: non ho mai creduto alla sua elezione, ora più che mai sono
convinta del furto. Quelle delle delegazioni non sono certo visite di
cortesia, ma sono finalizzate a raccolta firme, già partite in modo
ingente, e richiesta di una revisione uguale per i loro Stati. Con un
vantaggio in più: avendo l’esperienza precedente, tutto dovrebbe
svolgersi in modo più celere, quanto meno per l’aspetto giuridico e
logistico.
In sostanza, è sempre più chiara la volontà dei
Cittadini Americani non tanto di vedere confermata la vittoria di Trump,
quanto di non vedere calpestata la loro Costituzione, questo è il punto
focale di tutto quello che si è messo in moto. Se poi, all’esito di
tutto, ristabilità l’integrità delle elezioni, Trump tornerà al suo
posto, sarà una piacevole conseguenza, ma non è il motore che ha messo
in moto quello che stiamo vedendo accadere.
Ora, la domanda che
viene in mente almeno una volta al giorno a chi sta seguendo passo passo
gli accadimenti, in qualsiasi parte del mondo si trovi.
Cosa succede se si sviluppa la prova della frode elettorale per le presidenziali del 2020?
E’ doveroso premette che nessuno ha una risposta certa, nessuno, poichè nulla del genere è mai accaduto in tutta la storia degli Stati Uniti. Mai.
Possiamo
però spingerci ad ipotizzare alcune soluzioni, partendo dal presupposto
che difficilmente Americani che hanno voluto con tanta enfasi tali
procedimenti si tranquillizzeranno di fronte ad un risultato del genere.
Vorranno la soluzione, la pretenderanno ed è giusto che sia così. Se si
difende la Costituzione, lo si fa fino in fondo.
A mio parere ci
sono tante possibilità, ne ho parlato ampiamente sul mio canale:
dall’impeachment, a nuove elezioni, fino ad un quo warranto, persino ad
un colpo di stato del Pentagono e magari alle rivolte nelle strade.
Nessuna è una soluzione ideale.
L’impeachment,
ad esempio, non correggerebbe il problema, il colpo di stato militare,
tanto auspicato da alcuni osservatori, diciamo così, in realtà
trasformerebbe gli Stati Uniti in una repubblica delle banane del terzo
mondo. La rivolta nelle strade, beh, già si vedono le conseguenze dei
BLM, si avrebbe una vera e propria guerra civile che porterebbe a una
versione moderna del caos sanguinoso che ha caratterizzato la Francia
post-rivoluzione.
Ma nel mondo perfetto, la soluzione ideale
esiste, ed è quella che invertirebbe l’inaugurazione di Biden e
inaugurerebbe Donald Trump come presidente legittimo – e lo farebbe
mantenendo la Repubblica costituzionale.
C’è un’opzione, caldeggiata da Sidney Powell: “La frode vizia tutto”.
Nel 1878, in United States v. Throckmorton, la Corte Suprema affermò che “Non c’è dubbio sulla dottrina generale che la frode vizia i contratti più solenni, i documenti e persino le sentenze“.
In
altre parole, la frode invalida i contratti – e un’elezione non è altro
che un contratto. Tutti sanno che se si firma un contratto basato su
informazioni fraudolente, quel contratto non è valido. Questo porta al “void ab initio” che significa che la frode dall’inizio macchia tutto ciò che ne deriva.
Esiste un secondo aspetto giurisprudenziale americano, viene chiamato “Fruit of a poison tree.”
In
questo caso, si è visto spesso usare dagli avvocati nelle serie
televisive ma questo non ne sconfessa il fondamento giuridico, si
intende che le prove sono state ottenute illegalmente, il tutto riferito
alla certificazione dell’elezione.
La prova è inammissibile in quanto “frutto di un albero velenoso”.
La Corte Suprema, nel 1939, l’ha spiegato in Nardone contro gli Stati Uniti, che , se un albero è velenoso, lo è anche il suo frutto. (Andrea Widburg, Donna Palen, e Al Simon)
Questo significa che, se viene dimostrata la frode, l’elezione non è valida.
Biden non è presidente e ogni azione della sua amministrazione è nulla come se non fosse mai avvenuta.
Tutto
questo richiede che un tribunale – inevitabilmente la Corte Suprema –
decida che l’elezione è stata effettivamente fraudolenta.
Data la
generale (ma molto selettiva) riluttanza della Corte Suprema ad
addentrarsi in aree politiche e la dimostrata codardia di questa
particolare Corte, è improbabile che prenda in considerazione la
questione.
Il che, presumo, porta a questa conclusione: se la Costituzione non può rimediare agli atti che la violano, bisogna fare qualcosa di nuovo.
Come
fecero i Padri Fondatori nel 1776, potrebbe essere necessario
riscrivere il fondamento giuridico: il testo riscritto, pur non essendo
una nuova Dichiarazione d’Indipendenza, è un tentativo di Patto di
Secessione.
Una sorta di nuovo testo costituzionale ovvero patto
giuridico tra gli Stati i cui voti legittimi sarebbero dovuti andare a
Donald Trump.
Questi Stati dovrebbero chiarire che la frode ha
violato il diritto dei loro cittadini a un governo federale
costituzionale, che, per l’ordinamento costituzionale americano, è
sottostante alla sovranità statale.
Se il Congresso non pone rimedio alla situazione, all’unisono secederanno.
Questo patto non sarebbe letteralmente la secessione, ma l’annuncio di una proposta di azione che il Congresso potrebbe evitare correggendo i deficit costituzionali dimostrati nelle elezioni del 2020. Congresso che, sottolineo, con estrema probabilità tra qualche mese vedrà ribaltati gli equilibri a seguito delle mid-terms.
Se la nullità ab initio
fallisce, non c’è alcun progetto per correggere le elezioni del 2020
perché il Congresso, gli Stati e la Corte Suprema hanno permesso
un’inaugurazione incostituzionale.
Tuttavia, il furto della più
alta carica del Paese semplicemente non può stare in piedi, ed allo
stato attuale dubito fortemente che gli Americani accettino di vederlo
passare in cavallleria.
Come New York, la California e altri
Stati democratici stanno vedendo nelle loro strade oggi, se si permette
ai ladri di rubare o ai delinquenti di molestare e aggredire
impunemente, la rivolta è dietro l’angolo e le legislazioni statali sono
costrette ad intervenire per non vedere una guerra interna.
Lo
stesso vale per i brogli elettorali e la conseguente usurpazione
dell’apparato di governo e i poteri coercitivi che ne derivano.
Se
si permette a questo furto di rimanere in piedi, allora nessun
Americano può andare avanti con fiducia nelle elezioni della Nazione e
nel sistema basato su di esse.
La Costituzione non è altro che un pezzo di carta. È la fedeltà dei cittadini a quella Costituzione e al sistema costruito su di essa che la fa funzionare.
Dopo
tutto, la vecchia Unione Sovietica, Cuba, Cina e la maggior parte delle
altre dittature hanno regolarmente costituzioni che promettono libertà e
diritti ai loro cittadini che i governi ignorano. Le parole su un
foglio non significano nulla se il governo non è vincolato da esse e i
cittadini non hanno fiducia in esse. In Italia abbiamo una Costituzione
quasi perfetta, eppure quello che stiamo vivendo da anni, ed in
particolar modo nell’ultimo, è una sua continua vituperazione.
Non credo esistano altri termini per definire meglio la situazione, se non che è un gran casino.
L’ultima
volta che si è verificato un sentimento nazionale che sottintendeva la
secessione, è esattamente quello che si è verificato. Non senza perdite
di vite, non in modo pacifico.
Tuttavia, con la volontà del Congresso, a questo giro è possibile evitare la secessione.
Nonostante
i forti venti che si sono alzati a riguardo, infatti, laddove dovesse
davvero essere sottoscritto in qualche modo un Patto di Secessione tra
gli Stati che rivendicano un’elezione legittima, in risposta ad
eventuali rigetti degli organi giuridici preposti a tutelarla, il
Congresso avrà l’opportunità, di concerto con gli Stati stessi, di
affrontare i brogli dimostrati e garantire, in modo freddo, logico e
pacifico, che le elezioni del 2020 non si ripetano più.
Questo è
un modo pacifico di procedere, una correzione ed un miglioramento della
Costituzione nei punti di vuoto presenti che possono consentire di non
affrontare la situazione, ma il Congresso deve capire che, una volta che
gli Americani vedranno che c’era l’arrosto sotto il fumo del 4
novembre, non staranno seduti a guardare la loro Costituzione distrutta.
Troppi
hanno pagato un prezzo troppo alto perché gli Americani potessero
vivere sotto l’ombrello della libertà che essa fornisce, per permettere
che una tale trasgressione prevalga.
God bless you and the United States of America. Nella speranza che restino uniti.
Monica Showalter per The American Thinker(sintesi)
Come dobbiamo prendere il nuovo sondaggio secondo cui il Governatore della Florida, Ron DeSantis, sopravanza Donald Trump come Candidato Repubblicano per le Elezioni Presidenziali del 2024?
Secondo Fox News:
“I risultati di uno straw poll
tenuto questa settimana da elettori conservatori (circa 500 persone)
hanno evidenziato il fascino esercitato dal Governatore Repubblicano
della Florida, Ron DeSantis.
DeSantis ha superato di poco l’ex Presidente Donald Trump, secondo gli organizzatori della conferenza.
Lo straw poll, che è stato ospitato dal Centennial Institute
della Colorado Christian University, ha chiesto alle persone presenti
(anche on-line) di votare per tutti i potenziali candidati repubblicani
alle presidenziali del 2024.
DeSantis, Governatore al primo mandato e stretto alleato di
Trump, ha ottenuto il 74% di approvazione, seguito dall’ex Presidente al
71%.
Il Senatore Ted Cruz del Texas (ha ottenuto il 43%), l’ex
Segretario di Stato Mike Pompeo (39%) e il Senatore Tim Scott del South
Carolina (36%) hanno completato la top five dello straw poll”.
Vuol dire che gli elettori del GOP stanno cominciando ad allontanarsi da Trump?
Per coloro che hanno fatto un considerevole investimento mentale nel sostenere Trump — e che vorrebbero correggere un’elezione palesemente rubata — è un po’ una delusione.
Trump, dopo tutto, ha bisogno di giustizia. E anche noi.
Abbiamo votato per lui e vogliamo vederlo di nuovo al suo posto, alla Casa Bianca, perché l’economia possa decollare, i lavoratori tornare a prosperare e possa continuare il sogno di un Partito che fa presa sugli elettori neri e ispanici — e su tutti coloro che non hanno mai votato repubblicano.
È stato un Presidente come nessun altro.
Ma, in ogni caso, questa non è una cattiva notizia. DeSantis è amico di Trump e i due sono d’accordo praticamente su tutto.
I due si sono incontrati a Mar a Lago e sarei curioso di sapere che cosa si siano detti riguardo la Casa Bianca che, molto probabilmente, tornerà ad essere appannaggio di un candidato repubblicano.
Sarà Trump? Sarà DeSantis? Sappiamo che entrambi lo vogliono …
Se Trump scegliesse di non candidarsi, il dilemma sarebbe immediatamente risolto: DeSantis sarebbe una scelta formidabile.
Come Trump, DeSantis è un combattente. E, come Trump, conosce la natura del nemico.
Inoltre, ha un record immacolato come Governatore della Florida, il che è davvero un fatto eroico.
A differenza dei Governatori degli “stati blu” ha protetto dal Covid gli anziani del suo Stato, rifiutando di riempire le “case di riposo” con pazienti infetti e altamente contagiosi — che è il motivo per cui così tanti anziani degli “stati blu” sono morti.
Inoltre, DeSantis ha riaperto il suo Stato permettendo che
tornasse a funzionare normalmente, quando il CDC e gli ormai screditati
burocrati politicizzati, come il Dr. Fauci, sostenevano più ampie
chiusure e blocchi economici in nome della “salute pubblica”.
Fanatici assolutisti, felici di bloccare l’economia degli Stati Uniti per lottare contro il rischio di una malattia a cui tutti sopravvivono, tranne le persone vulnerabili.
DeSantis ha sfidato la disonestà di quelle persone e ha deciso di riaprire la Florida(senza peraltro risultati negativi), facendo perno sulla “scienza reale” invece che sulla politica del “facciamo fuori Trump”.
Come risultato, il suo Statoè diventato una calamita per la popolazione degli “stati blu”, attratta anche dalle tasse basse, da una gestione statale non invadente, dalle scuole non corrotte dalla Critical Race Theory,
dal suo ottimale clima economico, dai suoi leader impermeabili ai folli
attivisti di sinistra e, infine, dalla felicità dei suoi cittadini.
Se è vero che Trump ha perso le elezioni anche per il disastro del Covid (ma sappiamo che c’è molto altro), DeSantis potrebbe essere l’emblema d’una via d’uscita dal Covid, la classica scelta Zeitgeist[lo spirito culturale che informa una determinata epoca, ndt].
Tuttavia, molti di noi amano Trump. Sappiamo con certezza che avrebbe combattuto per noi.
La sua stupefacente spettacolarità, la sua smisurata personalità e la sua attitudine al dramma erano un qualcosa di esaltante.
Amavamo il suo trollare contro i viziati e presuntuosi principini dei media, i suoi tweet diretti ai Democratici, il suo buon senso e l’accurato giudizio sulla veranatura della sinistra.
Non ci ha mai tradito, non ha mai insultato la gente comune e raramente ci ha deluso.
Tuttavia, c’è ragione di pensare che lo straw poll sia stato accurato — e Fox News ha fatto notare la tendenza del GOP a muoversi verso DeSantis.
A livello personale, penso che potrebbe anche essere vero.
Lo scorso fine settimana ho partecipato a una grande festa di famiglia con parenti provenienti da tutto il “flyover country” [la parte del Paese compresa fra le due coste, ndt].
Mi hanno detto che il sentiment, dalle loro parti, è che gli Stati Uniti devono guardare in avanti.
Favoriscono DeSantis perché Trump è “troppo divisivo”. In effetti, la risposta della sinistra all’ex Presidente si è espressa con metodi che vanno oltre la follia.
Contrastare tutte quelle bugie ha richiesto un’enorme energia e, alla fine, il Presidente ha incontrato grandi difficoltà a contrastarle.
Trump ha subito molti torti, ma è anche vero che, seppur in parte, è stato anche lui a scatenare quella folle reazione.
Sarebbe quindi più facile far entrare alla Casa Bianca un Repubblicano che non abbia così tante cose su cui la sinistra possa esercitare il suo odio?
Inoltre, Trump ha incontrato enormi difficoltà a controllare la macchina dello stato.
Il Deep State e la “comunità dell’intelligence” hanno fatto di tutto per mettere Trump sotto accusa.
Che dire, poi, dell’infame “comunità sanitaria”, che ha fatto “stridere l’economia” collaborando con il Laboratorio di Wuhan e oscurato importanti informazioni sull’Ivermectina e sull’Idrossiclorochina, che avrebbero salvato migliaia di vite umane.
Quest’orribile confraternita ha demonizzato degli autentici scienziati (come ad esempio il dottor Scott Atlas) e anche i medici che sostenevano l’Idrossiclorochina, sulla base della loro esperienza.
Trump, in effetti, non ha mai controllato la Voice of America, che è rimasta sotto il potere dei tirapiedi collegati al Washington Post.
Forse è stato un po’ troppo per un solo uomo.
In ogni caso, quelle folli reazioni hanno finito con l’infastidire gli elettori, anche se Trump non aveva colpe.
DeSantis, più morbido e di basso profilo, capace di far navigare il suo Stato lontano dalle macchinazioni dei Democratici, sarebbe forse un bersaglio più difficile, oltre che un bell’ostacolo sulla loro strada.
Perché, in questo momento, i pazzi sono loro, non Trump … e gli elettori se ne stanno accorgendo.
Forse, un uomo sobrio come DeSantis potrebbe essere l’antidoto giusto.
Una buona analogia cui mi piace pensare è la prossima Recall Election in California, che presenta tre candidati del GOP: John Cox, Caitlyn Jenner e Kevin Faulconer.
Quale dei tre sceglierei? L’ex Sindaco di San Diego, Kevin Faulconer … a mani basse.
Cox è un buon repubblicano a cui piace parlare duro, ma è stato troppo morbido in alcuni momenti-chiave — ad esempio quando ha corso contro Newsom nel 2018.
Inoltre, si è candidato più volte ma non è mai riuscito a vincere. Decisamente, non può essere lui.
Anche la Jenner è un tipa formidabile — una repubblicana focosa,
una transgender che sa dov’è che la linea dovrebbe essere tracciata
sulla partecipazione transgender nella società.
Le sue esternazioni sono molto utili, perché chiede credibilmente al mondo LGBT di unirsi ai Repubblicani, fatto davvero gradito in uno stato come la California.
Tuttavia, è un po’ irregolare su altre questioni, di cui non sa molto.
La Jenner è un’outsider e questo è un problema perché, nell’ultima Recall Election, quando Arnold Schwarzenegger fu in grado di vincere, non ci volle molto prima che la macchina democratica di Sacramento lo neutralizzasse.
Questi outsider, con la loro inesperienza, sono una ricetta per il
disastro. Potrebbe succedere la stessa cosa anche alla Jenner? Penso di
sì.
Faulconer, però, è davvero impressionante. E’ un abile Repubblicano che ha saputo navigare nei boschi pieni di serpenti della politica democratica di San Diego senza perdere la sua integrità.
Non è stato un bulldozer, non ha fatto grandi dichiarazioni, ma ha
saputo mantenere un’onesta contabilità, ha proposto soluzioni
praticabili alla questione dei senzatetto e, infine, ha portato a
termine il suo lavoro, risparmiando a San Diego gli orrori di Los Angeles e di San Francisco, guidate dai Democratici.
Lo prenderei come prima scelta, con la solida consapevolezza che si
tratta di una persona seria e affidabile, che ha saputo ben
amministrare.
Ebbene, dietro lo spostamento repubblicano verso DeSantis potrebbe esserci la stessa dinamica.
Se questo è ciò che serve per raddrizzare il torto e la frode
elettorale del 2020, io sono a favore. Che vinca il miglior candidato.
Lo straw poll è arrivato troppo presto,
naturalmente, e le cose possono cambiare facilmente. Ma, se non possiamo
avere Trump, DeSantis potrebbe essere la risposta migliore
Forse è persino inutile dirlo
stando dentro un meccanismo completamente folle che vede solo vaccini e
confinamenti e che forse si sta rivelando un incubo persino a se stesso o
comunque ad aree complici che non si sono rese conto di quale delitto
si voleva compiere. Forse è inutile ma lo dico lo stesso: anche in
Argentina l’ivermectina ha mostrato la sua grande efficacia che è
proporzionale alla guerra senza quartiere che Big Pharma e i governi del
terrore le stanno facendo come dimostra il diagramma qui sotto:
Report this ad
:le
linee mostrano il numero dei morti di covid o di presunto Covid ogni
100 mila abitanti: sono circa 1,4 a Buenos Aires e la sua provincia (
linea rossa e blu) in aumento nonostante le vaccinazioni (o forse
proprio a causa di quelle), ma scendono allo 0,5 nelle province
(Corrientes, La Pampa, Misiones, Tucumán e Salta cui si riferisce la
linea nera) .che a gennaio hanno approvato l’uso dell’ ivermectina come
farmaco di intervento precoce o anche di emergenza aumentando le dosi.
La linea grigia indica il resto del Paese e che rappresenta
sostanzialmente una media.
Del resto anche in Argentina è stato condotto un studio . che mostra la relazione tra la concentrazione di ivermectina nel corpo e la diminuzione della carica di SARS-CoV-2: evidenziando l’effetto antivirale di questo farmaco ad alte dosi negli adulti con COVID-19 anche nelle sua fase avanzata. Il
lavoro pubblicato anche su Lancet mostra che l’uso di ivermectina in
dosi elevate si traduce in una significativa riduzione della carica
virale nelle secrezioni nasofaringee di individui malati. Questi
risultati sono stati confermati in altri studi condotti in tutto il
mondo che mostrano come questo farmaco contribuisca fortemente allo
sviluppo clinico favorevole del Covid-19 anche in pazienti con gravi
patologie concomitanti.
Nonostante che queste prove ormai siano
una montagna ci si ostina a non voler prendere in considerazione questo
farmaco come del resto qualsiasi altro (vedi idrossiclorochina) con il
pretesto di presunti effetti collaterali che guarda caso non esistevano
prima del Covid tanto che ne sono state somministrate miliardi di dosi
per molti anni senza nessun problema noto. E infatti i problemi sono
nati quando si è cominciato a temere che farmaci di cui sono già scaduti
i brevetti dunque di basso costo potessero mettere i bastoni fra le
ruote ai vaccini.
11.06.2021
- Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha annunciato
giovedì che convocherà una riunione d'emergenza dei suoi consulenti per
il 18 giugno per discutere i rapporti più alti del previsto di
infiammazione del cuore dopo le dosi di vaccini COVID di Pfizer e
Moderna, ha riferito CBS News.
Secondo il CDC, un totale di 475 casi di miocardite o pericardite sono stati registrati in pazienti 30 e più giovani. Il CDC ha identificato 226 rapporti che potrebbero soddisfare lil "working case definition" dell'agenzia di miocardite e pericardite in seguito alle iniezioni, l'agenzia ha rivelato giovedì durante un'audizione della FDA.
La
maggior parte delle persone colpite hanno recuperato, ma 41 hanno avuto
sintomi in corso, 15 sono ancora ricoverati e tre sono in terapia
intensiva.
Il dottor
Tom Shimabukuro, vice direttore dell'ufficio per la sicurezza delle
immunizzazioni del CDC, ha detto durante l'incontro di giovedì che c'è stato un numero superiore al previsto di casi di infiammazione del cuore tra i giovani recentemente vaccinati con le loro seconde dosi di vaccino mRNA. I dati del CDC hanno mostrato 196 rapporti di miocardite e pericardite tra i giovani dai 18 ai 24 anni fino al 31 maggio, rispetto a un tasso previsto tra gli otto e gli 83 casi.
Tra
i 16-17enni, 79 casi di miocardite e pericardite sono stati riportati
fino al 31 maggio. Il tasso previsto tra le persone in questo gruppo di
età è tra due e 19 casi, ha detto Shimabukuro durante la sua
presentazione.
Shimabukuro ha detto che i risultati del CDC erano
"per lo più coerenti" con i rapporti di rari casi di infiammazione del
cuore che erano stati studiati in Israele e riportati dal Dipartimento
della Difesa degli Stati Uniti all'inizio di quest'anno.
La miocardite è un'infiammazione del muscolo cardiaco che può portare ad aritmia cardiaca e morte. Secondo i ricercatori della National Organization for Rare Disorders, la miocardite può derivare da infezioni, ma "più comunemente la miocardite è il risultato della reazione immunitaria del corpo al danno cardiaco iniziale". La
pericardite è spesso usata in modo intercambiabile con la miocardite e
si riferisce all'infiammazione del pericardio, il sottile sacco che
circonda il cuore.
Una ricerca nel Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS) del CDC ha rivelato900 casi di pericardite e miocardite riportati negli Stati Uniti, tra tutti i gruppi di età, in seguito alla vaccinazione COVID, tra il 14 dicembre 2020 e il 4 giugno 2021.
Dei 900 casi riportati, 59 si sono verificati nel gruppo dai 12 ai 17 anni - tutti i casi tranne uno sono stati attribuiti a Pfizer. Il
10 maggio, la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha
ampliato l'EUA per il vaccino COVID di Pfizer per includere i bambini
dai 12 ai 15 anni. Il 10 giugno, Moderna ha chiesto alla FDA di
espandere l'uso di emergenza del suo vaccino COVID negli adolescenti dai
12 ai 17 anni.
Il CDC
aveva precedentemente detto che stava indagando sui rapporti che alcuni
adolescenti e giovani adulti vaccinati contro COVID possono aver avuto
problemi di cuore, secondo il gruppo consultivo dell'agenzia.
Il
comitato consultivo del CDC sulle pratiche di immunizzazione in una
dichiarazione ha detto che i rapporti di miocardite fino ad oggi
sembravano verificarsi prevalentemente in adolescenti e giovani adulti,
più spesso nei maschi che nelle femmine, più spesso dopo la seconda dose
e tipicamente entro quattro giorni dalla vaccinazione. La maggior parte
dei casi sembra essere "lieve" e il follow-up è in corso.
Il
gruppo di lavoro tecnico sulla sicurezza dei vaccini del CDC ha
originariamente detto che i suoi sistemi di monitoraggio non hanno
trovato più casi di miocardite di quanto ci si aspetterebbe nella
popolazione, ma i membri del comitato sulle vaccinazioni hanno detto che
gli operatori sanitari dovrebbero essere messi al corrente delle
segnalazioni del "potenziale evento avverso". Ma
come The Defender ha riferito il 10 giugno, il CDC ha successivamente
riconosciuto - nella guida aggiornata sul suo sito web 1 giugno - un numero superiore al previsto di casi di miocardite tra i giovani adolescenti dopo la seconda dose di un vaccino COVID mRNA.
Non è stato fino alla riunione della FDA di giovedì che l'agenzia ha
discusso pubblicamente il tasso più alto e ha seguito annunciando piani
per tenere una riunione di emergenza.
UE e Israele indagano sulle segnalazioni di infiammazioni cardiache Il
2 giugno, i funzionari sanitari israeliani hanno trovato un "probabile"
legame tra il vaccino COVID di Pfizer - su cui il paese si è basato
quasi esclusivamente nella sua campagna di vaccinazione - e decine di
casi di infiammazione del cuore in giovani uomini dopo la seconda dose.
In
una dichiarazione, Pfizer ha detto che non c'è ancora alcuna
indicazione che i casi siano dovuti al suo vaccino. La miocardite è
spesso causata da infezioni virali, e le infezioni COVID sono state
segnalate per causare la condizione, ha detto la casa farmaceutica.
Il
partner di Pfizer, BioNTech, ha detto che più di 300 milioni di dosi
del vaccino COVID sono state somministrate a livello globale e il
"profilo beneficio-rischio" del vaccino rimane positivo.
Il
7 maggio, i regolatori dell'UE hanno chiesto a Pfizer e Moderna di
fornire ulteriori dati relativi ai vaccini COVID delle aziende e un
potenziale legame con l'infiammazione del cuore, dopo che l'agenzia ha
completato una revisione della sicurezza di tutti e quattro i vaccini
COVID autorizzati per l'uso di emergenza nell'UE.
“per
aver condotto una campagna di disinformazione e aver deliberatamente
soppresso una grande quantità di dati sull’efficacia del farmaco
Ivermectina per la profilassi e il trattamento di COVID-19”
Il 25 maggio 2021 l’Indian Bar Association (IBA) ha notificato un avviso legale di 51 pagine alla dottoressa Soumya Swaminathan, Chief Scientist presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “per aver diffuso disinformazione e aver fuorviato il popolo indiano, al fine di implementare la propria agenda”.
L’IBA,
con sede a Mumbai, è un’associazione di avvocati che si sforza di
incrementare trasparenza e responsabilità nel sistema giudiziario
indiano. È attivamente coinvolto nella diffusione delle conoscenze
giuridiche e fornisce orientamento e supporto agli avvocati e alla gente
comune nella loro lotta per la giustizia.
L’avviso legale dice che la dottoressa Swaminathan “ha
condotto una campagna di disinformazione contro l’Ivermectina mediante
la soppressione deliberata di dati sull’efficacia del farmaco
Ivermectina per la profilassi e il trattamento di COVID-19, nonostante
l’esistenza di grandi quantità di dati clinici compilati e presentati da
medici e scienziati stimati, altamente qualificati ed esperti”. Inoltre: “ha
rilasciato dichiarazioni nei social media e nei media tradizionali,
influenzando così il pubblico contro l’uso di Ivermectina e attaccando
la credibilità di organismi/istituti acclamati come ICMR e AIIMS, Delhi,
che hanno incluso “Ivermectina” nelle “Linee guida nazionali per la
gestione di COVID-19”.
L’IBA afferma che è in corso
un’azione legale contro la dottoressa Swaminathan per impedirle di
causare ulteriori danni alla vita dei cittadini dell’India.
Dr Soumya Swaminathan, WHO Chief Scientist
L’avviso
si basa sulla ricerca e sugli studi clinici condotti dalla “Front Line
COVID-19 Critical Care Alliance” (FLCCC) e dal British Ivermectin
Recommendation Development Panel (BIRD). Queste organizzazioni hanno
presentato un’enorme quantità di dati che rafforzano le ragioni per
raccomandare Ivermectin per la prevenzione e il trattamento di COVID-19.
L’IBA
afferma che la dottoressa Swaminathan ha ignorato questi studi e
rapporti e ha deliberatamente soppresso i dati relativi all’efficacia
dell’ivermectina, con l’intento di dissuadere il popolo indiano
dall’utilizzarlo. Tuttavia, due importanti organismi medici,
l’Indian Council for Medical Research (ICMR) e l’All India Institute of
Medical Sciences (AIIMS) Delhi, hanno rifiutato di accettare la sua
posizione e hanno mantenuto la raccomandazione per Ivermectin, nella
categoria “Si può usare”, per i pazienti con sintomi lievi e quelli in
isolamento domiciliare, come indicato nelle “Linee guida nazionali per
la gestione del COVID-19”.
È interessante notare che il contenuto
di diversi collegamenti web ad articoli su notizie e rapporti, inclusi
nell’avviso notificato alla dottoressa Swaminathan, che era visibile
prima dell’emissione dell’avviso, è stato rimosso o cancellato.
Sembra che i produttori di vaccini e molti governi siano disperati per
proteggere la loro agenda pro-vaccino e tenteranno di censurare le
informazioni e le notizie sull’efficacia dell’Ivermectina.
NOTE DEL TRADUTTORE: 1) I prodotti OGM impropriamente detti “vaccini” hanno ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio provvisoria, sia da parte dei CDC che da parte di EMA, condizionata al fatto che non vi siano altri trattamenti alternativi approvati per Covid-19. 2) Nel 2016 la dottoressa si è aggiudicata il premio NIPER, ASTRAZENECA, fondo per la ricerca (anche il contenuto di questo link è stato rimosso). 3) Per la campagna mondiale di disinformazione sulla “variante indiana” di SARS-CoV-2 si veda qui.
I
bambini della scuola di Chennai, India, avevano onorato il compleanno
di Gates tenendo il suo ritratto durante una celebrazione. Questo era
nel 2015,ma ora lo stanno facendo scendere dal trono, e già da un po’ di
tempo. Le proteste vanno avanti da anni, e Gates è stato cacciato dal paese.
*************
In India la protesta corre sui social e non solo. Su Twitter si diffonde l’hashtag #ArrestBillGates,
con foto e video postati che riprendono iniziative di protesta
pubbliche, dove si scandiscono slogan contro il magnate e si dà fuoco
alle sue immagini. La ragione è un nuovo rapporto che riporta alla luce
una storia del 2009, quella di una Ong statunitense che svolse studi clinici nonautorizzati su un vaccino iniettato a bambini tra i più poveri e vulnerabili.Lo fece senzafornire
informazioni sui rischi connessi, senza il consenso informato dei
genitori e senza nemmeno dichiarare che stava conducendo una
sperimentazione clinica.Un quotidiano indipendente indianoè
tornato sulla questione a 12 anni di distanza dimostrando che la Ong in
questione agiva grazie ai lauti finanziamenti della dalla Bill and
Melinda Gates Foundation, facendo esplodere le proteste verso un
personaggio che, in India ancor più che altrove, non gode di buona
popolarità.
PATH (Program for Appropriate Technology in Health) è una Ong con sede a Seattle,fortemente finanziata dalla fondazione di Gates ma che riceveanche sovvenzioni significative dal governo degli Stati Uniti. Dal 1995 ad oggi, PATH ha ricevutopiù di $ 2,5 miliardi dalla Bill and Melinda Gates Foundation. Nel 2009, PATH ha realizzato un progetto per somministrare
il vaccino contro il Papillomavirus Umano (HPV). L’obiettivo del
progetto era, secondo le stesse parole di PATH, «generare e diffondere
prove per l’introduzione informata da parte del settore pubblico di
vaccini HPV». La sperimentazione è stata condotta in quattro paesi: India, Uganda, Perù e Vietnam.
Nel distretto di Khammam, nel 2009, circa 14.000 ragazze sono state trattate con iniezioni di Gardasil della casa farmaceutica Merck.
Le ragazze reclutate per il progetto della Ong PATH avevano tra i 10 e i
14 anni e provenivano tutte da ambienti a basso reddito e
prevalentemente appartenenti a comunità tribali. Molte delle ragazze non
risiedevano con le loro famiglie ma vivevano in ashram pathshalas (ostelli
gestiti dal governo), situati vicino alle scuole frequentate dai
bambini. Nel marzo del 2010, Sama, una Ong con sede a Delhi che si
occupa della salute delle donne, ha portato all’attenzione del pubblico
ciò che stava accadendo a Khammam. Molte ragazze ebbero gravi reazioni avverse e si registrarono anche dei decessi.
A questo punto, l’Indian Council of Medical Research (IMCR) sospese il
progetto PATH e la commissione permanente per la sanità del parlamento
indiano avviò un’indagine sulla vicenda.
Il Wall Street Journal ha riferito,
nell’agosto 2009, che la fondazione aveva venduto le sue azioni a Merck
tra il 31 marzo e il 30 giugno di quell’anno, il che vuol dire che ciò è
avvenuto nello stesso periodo in cui le prove sul campo del vaccino HPV
stavano iniziando in India. Quindi, la
Bill and Melinda Gates Foundation ha avuto un duplice ruolo: ente di
beneficenza con responsabilità di cura e imprenditore con responsabilità
di profitto.
Letto
su LIBERO PENSARE
https://liberopensare.com/in-india-dilagano-le-proteste-contro-bill-gates/?fbclid=IwAR1czz5RW-INTeb9PYKG6Ww24YsISU2paYjs5Gn4ViCl3OdRngVsy9_amDY
I VIRUS (pericolosi) non esistono. Sono stati inventati con la censura dei micobatteri.
Non sono mai stati isolati e purificati è non rispondono ai postulati di Koch.
Sono stati inventati con la censura del microscopio in campo oscuro e con l’invenzione del microscopio elettronico.
Li trovano in modo indiretto. Cercando anticorpi presenti in tutti o con
la PCR il cui inventore Mullis sconsigliava l’uso per la ricerca di
virus. Amplificando il DNA ne troverebbe anche in acqua distillata…
In origine la parola “virus” significava veleno e il termine “virulento”
voleva dire velenoso. Oggi intendiamo per virus una entità
submicroscopica e “virulento”, in generale, significa contagioso. La
medicina moderna utilizza il termine “virus” per indicare una
microscopica forma di vita capace di infettare le cellule e a cui viene
pertanto attribuita la responsabilità di molte delle nostre malattie.
Nell’immaginario popolare, il virus è una forma di vita in grado di
parassitare ogni altra forma di vita, inclusi gli animali, le piante e i
saprofiti (funghi e batteri).
Nella
descrizione delle infezioni virali, ai virus vengono attribuiti
comportamenti quali “iniettarsi”, “incubare”, “essere in latenza”,
“invadere”, avere uno “stadio attivo”, “impadronirsi”, “riattivarsi”,
“mascherarsi”, “infettare”, “assediare” ed essere “devastanti” e
“mortali”.
La teoria medica
convenzionale sostiene che i virus nascono da cellule morte che essi
stessi hanno infettato. Il virus “si inietta” nella cellula e le
“ordina” di riprodurlo, fino al momento in cui la cellula esplode per lo
sforzo. I virus sono a questo punto liberi di cercare altre cellule in
cui ripetere il processo, infettando così l’intero organismo.
Tuttavia i virologi ammettono che i virus, pur avendo natura
peculiarmente organica, non possiedono metabolismo, non possono essere
replicati in laboratorio, non possiedono alcuna caratteristica degli
esseri viventi e, in realtà, non sono mai stati osservati vivi!!
I “virus vivi” sono sempre morti
Il termine “virus vivo” indica semplicemente quei virus creati dalla
coltura di tessuti viventi in vitro(cioè in laboratorio), dai quali si
possono ottenere trilioni di virus. Ma proprio qui sta il punto: anche
se alcune colture da laboratorio vengono tenute vive, nel corso del
processo si verifica un massiccio ricambio cellulare ed è dalle cellule
morenti che vengono ottenuti i “virus”. Essi sono comunque morti o
inattivi, poiché non possiedono né metabolismo né vita e non sono altro
che molecole di DNA e proteine.
I
virus contengono acido nucleico e proteine, ma mancano di enzimi e non
possiedono una vita propria poiché mancano dei prerequisiti fondamentali
della vita, e cioè dei meccanismi di controllo metabolico (che perfino i
batteri “inferiori” possiedono). Il Guyton’s Medical Textbook riconosce
che i virus non hanno nessun sistema riproduttivo, nessuna capacità di
locomozione, nessun metabolismo e non possono essere riprodotti in vitro
come entità viventi.
Il legame con i mitocondri
Poiché i “virus” non sono vivi, essi non possono agire in nessuno dei
modi che vengono loro attribuiti dalle autorità mediche, tranne che come
unità funzionali del nostro normale materiale genetico all’interno del
nucleo cellulare o del nucleo mitocondriale interno alla cellula.
I
mitocondri sono organismi viventi, uno dei molti diversi organelli
(piccoli organi) presenti all’interno delle cellule del nostro corpo. I
mitocondri hanno grosso modo la dimensione dei batteri e sia gli uni che
gli altri possiedono un proprio DNA e un proprio metabolismo.
I mitocondri metabolizzano glucosio ricavandone molecole di ATP, che
sono energia pronta per l’uso a cui il corpo può attingere quando ce n’è
bisogno. Cosa ha a che fare questo con i “virus” in quanto tali? Tutto,
come capirete fra un momento.
Chiunque abbia studiato citologia (struttura delle cellule) sa bene che
la stragrande maggioranza delle forme di vita presenti all’interno della
cellula è rappresentata dai mitocondri, i creatori della nostra
energia.
I semplici protozoi monocellulari possiedono al proprio interno fino a
mezzo milione di mitocondri. Le cellule umane ne hanno meno: dalle poche
centinaia presenti nelle cellule sanguigne ai 30.000 e più delle
cellule dei tessuti muscolari maggiori. Poiché l’intero corpo umano
possiede dai 75 ai 100 trilioni di cellule, ciascuna delle quali
contiene, mediamente, migliaia di mitocondri, devono esserci quadrilioni
o quintilioni di mitocondri all’interno del nostro sistema.
Quando
una cellula muore, essa viene rimpiazzata da una cellula figlia nata
dal processo della mitosi, mentre la cellula esausta viene disintegrata
dai lisosomi, i potenti enzimi intracellulari autodistruggenti e
autodigerenti, che frammentano i componenti cellulari in particelle
ultra-minute affinché il corpo possa prontamente riciclarle o espellerle
come scarti.
Ogni giorno, da 300
milioni fino a oltre mezzo trilione di cellule del nostro corpo muoiono
(a seconda del nostro livello di tossicità) e ognuna di esse contiene in
media dai 5.000 ai 20.000 mitocondri. Quando le cellule muoiono esse
vengono autodistrutte dai loro stessi lisosomi, ma i nuclei e i genomi
dei mitocondri sono protetti assai meglio rispetto ad altri organelli e
protoplasmi cellulari e spesso non si decompongono completamente.
Genomi
e nuclei sono microscopici contenitori di informazioni genetiche,
consistenti in DNA o RNA che agisce come centro di controllo e
immagazzinamento del “progetto” stesso della cellula. In quanto tali
essi sono per i mitocondri e le cellule ciò che il cervello è per il
nostro corpo. Ogni cellula e ogni mitocondrio contengono questo
materiale genetico che è la zona più protetta della cellula (grazie alla
sua guaina proteica a doppi lipidi), proprio come il nostro sistema
nervoso è la parte più vitale e protetta della nostra fisiologia (grazie
alla colonna vertebrale e al cranio). Alla morte della cellula i
mitocondri vengono frammentati dai lisosomi, ma non sempre in modo
completo, a causa della loro doppia membrana protettiva. Ed è qui che la
spiegazione diventa interessante.
Secondo
il Guyton’s Textbook of Medical Physiology un virus può definirsi come
una parte minuta di materiale genetico (detto genoma) le cui dimensioni
equivalgono a circa un miliardesimo di quelle della cellula. Il genoma è
circondato da una protettura detta capside che è di solito una guaina
proteica a doppi lipidi ed è composta di due membrane (quasi identiche
alla membrana cellulare) che, per inciso, rappresentano l’ossatura
stessa del nucleo mitocondriale.
Le
foto dei “virus” scattate col microscopio elettronico mostrano che le
loro membrane sono irregolari e frastagliate, a volte semplici porzioni
di uno strato, a volte di uno strato e di parte del secondo, il che
concorda con l’azione autodigerente dei lisosomi, nel momento in cui il
loro lavoro di frammentazione delle scorie cellulari è ancora parziale e
incompleto. Pertanto, questa descrizione di un “virus” è virtualmente
identica a quella di ciò che resta dei genomi dei mitocondri cellulari.
In
breve, i virus sono resti di materiale vivente e alcuni testi di
fisiologia ipotizzano che essi siano il residuo di cellule esauste. I
lisosomi che disintegrano la cellula morta a volte non riescono a
frammentare questi “virus”, circondati dalla membrana protettiva a doppi
lipidi.
E’ sorprendente che i ricercatori non riescano a riconoscere questi
corpi per ciò che sono in realtà: generico materiale mitocondriale
esausto, soprattutto frammenti di DNA e RNA.
I “virus” non sono microrganismi
Anche se le autorità mediche attribuiscono erroneamente a questi inerti
residui cellulari il carattere della vita e della malignità, i
microbiologi riconoscono che i virus sono in realtà frammenti morti di
DNA rivestiti di una membrana lipido-proteica, pur non riuscendo a
comprendere la loro origine.
In
realtà i genomi sono meccanismi di controllo, ma non microrganismi come
l’establishment medico vorrebbe farci credere, e questi cosiddetti
“virus” non sono altro che frammenti senza vita di generico materiale
mitocondriale. Per questo motivo i virus non possono provocare malattie,
a meno che non si accumulino come impurità che inquinino le cellule, i
tessuti e la circolazione nel corso del ricambio cellulare.
I
virus sono quindi genomi morti, provenienti da cellule disintegrate, la
cui membrana cellulare non è stata completamente frammentata dai
lisosomi. I genomi non presentano alcuna caratteristica di vita e sono
semplici particelle di materiale acido nucleico, di norma riciclati
attraverso la fagocitosi o espulsi come scorie.
Le
fotografie dei presunti virus che “si iniettano” all’interno della
cellula mostrano in realtà la cellula che letteralmente inghiotte il
virus o scoria proteinacea. Si forma allora un’incavatura, detta
invaginario, e il materiale organico viene circondato dalla sostanza
cellulare che poi si richiude, formando uno “stomaco” improvvisato, in
cui il virus scompare. Lo “stomaco” si riempie allora di potenti enzimi
lisosomici che digeriscono il materiale organico, frammentandolo in
amminoacidi o acidi grassi per il riciclaggio o l’eliminazione.
Questo
processo è una caratteristica della fisiologia cellulare nota come
fagocitosi (letteralmente “divorazione di cellule”); è un normale
processo di ingestione cellulare e digestione enzimatica di batteri,
scorie di tessuti e altre cellule erratiche.
I
virus non sono altro che materiale organico inerte, completamente privo
di qualsiasi caratteristica di vita e che nessuno ha mai visto in
azione. Le fotografie che asseriscono di mostrare i virus in azione sono
vere e proprie frodi: ciò che mostrano in realtà è un ordinario
processo fisiologico di fagocitosi che avviene innumerevoli volte ogni
giorno all’interno del corpo.
E’ da ricordare che secondo i testi di virologia e microbiologia i virus
presentano le seguenti caratteristiche, che sono incompatibili con la
vita:
1) I virus non possiedono metabolismo. Non possono elaborare il cibo o
il nutrimento e dunque non possiedono strumenti per formare energia.
Sono solo un contenitore, o schema di informazioni, come lo sono i
genomi.
2) I virus non possiedono alcun tipo di capacità di movimento. Non hanno
un sistema nervoso, né un apparato sensorio, né un’intelligenza che
possa in qualche modo coordinare movimenti o “invasioni del corpo” di
qualsiasi natura.
3) I virus non possono replicarsi: essi dipenderebbero interamente dalla
“riproduzione obbligata”, vale a dire la riproduzione attraverso un
organismo ospite, cosa assolutamente inaudita in ogni altro campo della
biologia.
Riproduzione Obbligata
Nelle spiegazioni che i medici forniscono sulle cause delle infezioni
virali, ci viene chiesto di credere alla riproduzione obbligata, in cui
un organismo (la cellula) viene costretto a riprodurre un organismo
alieno (il “virus”). Tuttavia non esiste in natura nessun esempio di
esseri viventi che riproducano qualcosa di non appartenente alla propria
specie.
Non dimentichiamo che il
rapporto tra le dimensioni del virus e quelle della cellula è di circa
un miliardesimo. La spiegazione offerta dalla teoria virale delle
malattie ci domanda di credere che il virus si inietti all’interno della
cellula e le ordini di riprodurre il virus centinaia di migliaia di
volte, finché la cellula esplode. Ma anche nel momento in cui il virus
“si riproduce” la sua massa complessiva rimane comunque meno di 1/100
dell’uno per cento della massa della cellula. E’ come dire che se voi vi
iniettaste mezzo grammo di una sostanza, essa potrebbe provocare una
tale pressione interna da farvi esplodere!
Solo
i microrganismi viventi sono in grado di agire e di riprodursi, e ciò
avviene sotto il diretto controllo del nucleo, genoma o “cervello”.
I
cosiddetti “virus” non sono che residui di entità un tempo
organicamente funzionanti, la cui struttura genetica ha con esse la
stessa relazione che una testa ha col corpo; attribuire ai virus una
qualsiasi attività è più o meno come attribuire delle azioni alla testa
decapitata di un cadavere !
By Arthur M. Baker – Estratto da Exposing the Myth of the Germ Theory