martedì 29 settembre 2020

NELLE MASCHERINE PASSA DI TUTTO FUORCHÉ L’ARIA


IL POPOLO ITALIANO RIMANE TRA I MIGLIORI NONOSTANTE TUTTO

In Italia stiamo continuando a subire la barzelletta per bambini scemi, il mantra spaventa-popoli, la filastrocca dei deficienti, la tortura mediatica quotidiana su colpiti e contagiati, sui sottoposti a tampone, sui pazienti in terapia intensiva e sui morti da Coronavirus. Non dico questo con toni e intenti offensivi. Il popolo italiano rimane tra i migliori al mondo nonostante tutto, anche se molte tribù africane inclusi Zulu, Watussi e Boscimani gli stanno dando ultimamente delle autentiche lezioni di sensatezza e di saggezza, oltre che di spirito umoristico. Vedasi il mio articolo “I pirla della pseudo-scienza virale derisi dal presidente tanzaniano” del 14/5/20.

PASSERELLE VANITOSE DEI VINCITORI

Ma proprio per questa sua reputazione ironica, umoristica e sfottente è giusto pretendere dagli italiani molto di più e molto di meglio di quanto stanno attualmente evidenziando. In questi giorni di fine settembre poi, oltre che al martellamento Covid c’è pure il martellamento elettorale e post-elettorale. Dalle solite emanazioni di dati e di percentuali insignificanti di aumenti e diminuzioni, di consensi e dissensi, dove tutti manco a dirlo dichiarano di aver vinto, siamo passati alle passerelle televisive dei capi-popolo.

VOTI PLEBISCITARI PER ZAIA E DE LUCA

Caporioni con in testa Luca Zaia governatore del Veneto, e Vincenzo De Luca governatore della Campania, quello di “O i contagi calano o chiudiamo tutto”, quello di “Mando i carabinieri col lanciafiamme”, quello di “Chi non porta la mascherina è un imbecille”, quello che sta minacciando l’introduzione di una sanzione da 1000 euro per chi non indossa la mascherina fuori e dentro per 24 ore al giorno. Zaia e De Luca, due autentici trionfatori e mattatori della tornata elettorale con una votazione plebiscitaria intorno al 75%, mai vista prima in questo paese. Come dire che la loro durezza nell’applicare il lockdown e le demenziali regole Covid ha ampiamente ripagato i suoi più brillanti protagonisti.

UNO SPETTACOLO DAVVERO POCO EDIFICANTE

Oggi fanno i galletti e, tutti impettiti e galvanizzati, ricevono l’ennesimo tributo delle grancasse televisive. Uno spettacolo a dir poco indegno. C’è ben poco di che essere tronfi. La loro è una vittoria di Pirro contro avversari inesistenti e con una infima percentuale di votanti. Stanno sfruttando gli ultimi residui della follia popolare che ha ottenebrato la mente della massa. Prima la hanno cucinata a dovere, impaurendola, tenendola agli arresti domiciliari, e privandola di ogni libertà di pensiero e di movimento, e poi la hanno convinta a dar loro il voto. Un doppio imbroglio dove i più scaltri appaiono in pubblico in tutta la loro arroganza a dire “Vedete quanto bravi siamo? Vedete quanta ragione avevamo nel costringervi serrati in casa per mesi?”

LA RESA DEI CONTI È DIETRO L’ANGOLO

Per ora si alzano i calici e si brinda alla vittoria ma, passata la sbornia, i problemi concreti verranno fuori, la resa dei conti si farà nonostante le lungaggini e la macchinosità della giustizia italiana. E si scopriranno via via tutti gli altarini e gli scheletri nell’armadio, dove i più attivi e i più solerti saranno quelli a dover pagare di più. Conte per primo, Speranza per secondo, i vari governatori per terzi, con la priorità assoluta riservata al presidente della repubblica.

VERRÀ PURE IL MOMENTO DI RAGIONARE

La gente comincerà a scontrarsi nuovamente con le assurdità e le insostenibilità delle imposizioni. Comincerà pure ad ascoltare le voci stroncate e le ragioni di chi è stato escluso finora dalla aberrante orgia costruita intorno al Coronavirus. Passati i fumi dell’alcol, le alterazioni mentali e le ubriacature di rito, verrà il momento delle verifiche e del ragionamento a freddo. Verrà il momento della riflessione sul perché e sul percome di tutte le cose avvenute nel corso di questo disastroso e bizzarro 2020.

DECRETI AMMINISTRATIVI FATTI PASSARE CON L’INGANNO PER LEGGI

E si vorrà finalmente capire con chiarezza che i DPCM-DecretiPresidenteConsiglioMinistri, usati ampiamente dal governo centrale e dai vari governatori periferici, non sono affatto leggi e non hanno forza di legge, ma si tratta solo di provvedimenti amministrativi imposti in modo abusivo alla popolazione tramite minacce di sanzioni monetarie e penali. Il lockdown, il confinamento a casa e tutte le forme di restrizione come mascherine-distanziamenti-tamponi-TSO ecc. sono tutti atti di sopraffazione e di terrore, oltre che crimini contro l’umanità per i quali i governanti responsabili dovranno sottostare a giudizio da parte di un Tribunale del Popolo non dissimile dal Tribunale di Norimberga.

UNA MIRIADE DI ABUSI AL VAGLIO DELLA MAGISTRATURA

Non dimentichiamoci che ci sono state migliaia di decessi senza ultimi saluti dei familiari, senza autopsie di verifica, morti inceneriti e sepolti come cani in fretta e furia. Non dimentichiamo che ci sono state e ci sono tuttora attività economiche rovinate, migliaia di aziende chiuse, oltre 60.000 cause in piedi nel campo del lavoro, danni incalcolabili alla salute, al turismo, allo sport, alla educazione. Il prossimo 17 novembre il premier Conte e i suoi colleghi dovrà rispondere alla Corte Costituzionale per tutti gli abusi commessi mediante i suoi DPCM.

VIOLATA E RIDICOLIZZATA LA COSTITUZIONE

In Italia ci sono 170.000 leggi, senza contare leggine, norme e regolamenti secondari. Un vero ginepraio. Norme di rango superiore e inferiore. La Costituzione è all’apice di tutte le leggi. La Costituzione Italiana è rigida e precisa. Non prevede tra l’altro leggi di emergenza e nemmeno eccezioni ai suoi articoli, salvo che in stato di guerra dichiarata dal capo dello stato. Per ora prevalgono i paradossi e gli abusi di potere. Un paese dove non esiste la certezza del diritto e della pena non può chiamarsi paese civile. In effetti, quanto è successo e quanto continua tutti i giorni a succedere a ritmo incalzante e peggiorativo dimostra che ogni forma di regolamentazione è saltata, per cui viviamo nel Far West. L’assurdo è che gli abusi vengono compiuti dalle stesse Forze dell’Ordine, convinte e portate a pensare di essere nel giusto.

PARADOSSALE APPOGGIO POPOLARE AI DIKTAT GOVERNATIVI

L’uso obbligato della mascherina è diventato il simbolo del caos e della follia collettiva che si è instaurata in questo paese. Del pacchetto dittatoriale Covid non esiste niente di logico, niente di sicuro, niente di scientifico, niente di trasparente, niente di sensato, niente di vero, niente di sano, niente di giustificabile e niente di legale. Eppure il popolo italiano ha accettato tutto questo con una maggioranza schiacciante valutata intorno al 97%, quando già mi sarei preoccupato davanti a una quota del 20%. Questo è l’aspetto più sconcertante e deludente del problema, per una nazione che mi illudevo non potesse cadere in modo così univoco e massiccio nei trabocchetti e nelle trappole del sistema. Per questo ho parlato di Nazione di Pecore nei giorni scorsi.

NELLE EMERGENZE PERDIAMO OGNI DIGNITÀ

Oggi, specie dopo l’allucinante viaggio in treno Udine-Imola e ritorno, sono costretto pure a parlare di Nazione di Delatori, Nazione di Ignoranti delle proprie Leggi e dei propri Diritti Fondamentali, Nazione disposta a subire ogni sorta di diktat e di sopruso senza fiatare, Nazione di gente pronta a rivalersi sul prossimo esercitando pressioni e interferenze affinché pure esso patisca le medesime angherie. La gente, presa come massa, è fondamentalmente cretina e priva di pensiero critico. Tutto fa fuorché ragionare. Ama allinearsi con le regole, anche quelle più astruse. Troppa fatica e troppi rischi a mettersi di traverso. Spesso si usa dire che la tendenza al pensiero unico e obbediente dei tedeschi li ha portati ad accettare ed appoggiare la dittatura di Adolf Hitler, cosa che non sarebbe mai potuta succedere in Italia. Ma la presente storia del Covid dimostra l’esatto contrario. Siamo manovrabili e vulnerabili ai diktat tanto quanto i popoli germanici. Ci comportiamo da Don Abbondio e pretendiamo che anche gli altri facciano altrettanto.

“QUESTA È LA LEGGE” È SOLTANTO UNA FRASE FALSA E LIBERTICIDA, CARI BIGLIETTAI E CARI POLIZIOTTI COLLUSI

Vorrei qui rivolgermi alla bigliettaia promossa a capotreno piuttosto rozzo e maleducato nel tratto Venezia-Udine-Trieste di lunedì 21 settembre in arrivo a Udine alle 12. Anziché fare il suo dovere di controllare il biglietto si è permessa di trattarmi come un delinquente impartendo ordini e ultimatum tipo “Indossi la mascherina oppure chiamo la polizia”. “Non ho mai messo una maschera sul viso se non da piccolo a Carnevale e non sarai tu a farmela indossare”. Detto fatto. Prende il telefonino e la sento parlare con la polizia di Conegliano. “Ho un passeggero trasgressivo che non indossa la mascherina ! Pregovi intervenire !”. Il treno si ferma a Conegliano e un poliziotto in maschera arriva prontamente e mi ammonisce di estrarre la mascherina che tengo in tasca e di indossarla subito altrimenti è costretto a farmi scendere dal treno con la forza. “Questa è la legge e lei la deve rispettare come tutti gli altri, senza obiezioni, senza se e senza ma”. Non c’era il tempo materiale per replicare o per dire che quella non è legge ma odioso abuso anti-costituzionale.

CASTRONERIE IN SERIE E IL DIRITTO SOTTO I TACCHI

Il treno riparte e riprendono intanto gli annunci martellanti ogni 3 o 4 minuti in italiano e inglese “In forza del DPCM del 7 Settembre emanato dal governo, è obbligatorio l’uso della mascherina sia all’interno delle stazioni che nelle carrozze. I trasgressori saranno sanzionati e sottoposti a interruzione del servizio da parte delle Forze dell’Ordine. I gentili passeggeri sappiano che questo treno è sanificato e che è a disposizione una lozione sterilizzante accanto alle porte di ingresso di ogni vettura. Lavarsi le mani con frequenza ed è vietato toccarsi il viso con le mani”. Se tutto questo non è allucinante oltre che illegale mi si spieghi cos’altro può essere. Qualcuno dovrà pur pagare per queste castronerie contro il popolo.

POCHI AL MONDO S’INTENDONO DI MASCHERINE COME STEFANO MONTANARI

A proposito di mascherine, illuminante come al solito l’opinione di Stefano Montanari. Ha ricordato al suo intervistatore che lui non è uno scienziato teorico, ma è uno che se ne intende davvero. Gli ricorda di aver lavorato per un anno e mezzo su incarico del Ministero della Difesa. Occorreva determinare il grado di protezione che le mascherine avevano sui militari italiani impegnati nelle missioni esterne, impedendo la penetrazione di nano-particelle derivanti da proiettili speciali e da polveri piriche deflagranti, ma il discorso si estendeva pure alle particelle virali.

PRODURRE MASCHERINE, PRODURRE VACCINI E PRODURRE AMUCHINE FA GUADAGNARE ENORMI FORTUNE

Montanari mette subito in chiaro che quella che stiamo vivendo è una vera e propria caccia alle streghe e che questa sceneggiata mondiale Covid è una fonte di immensi guadagni per determinate industrie, nonché una fonte di potere e di autorità e di vantaggi per i politici che appoggiano tale campagna. C’è insomma tutto l’interesse di far credere che questo Coronavirus sia un grande e mortale nemico dell’umanità, pronto a devastare e a uccidere ognuno di noi. Si vuole pertanto creare con meticoloso e fanatico parossismo, una invalicabile barriera protettiva. In realtà ci troviamo di fronte a una particella virale innocua che non fa male a nessuno. Parliamo di Rna, cioè di una catena organica di acido ribonucleico che fa da messaggero trasmettitore di informazioni da una cellula all’altra.

UNA MAREA DI IMBECILLI PORTA CON SUSSIEGO LA MASCHERINA VIOLANDO PERSINO IL CODICE PENALE CHE LA VIETA PER SICUREZZA

Qui si sono inventati la comodissima favola che il Covid è di una cattiveria letale. Una marea di imbecilli patentati porta la mascherina anche a letto, anche da soli nel bosco e da soli in auto, non si sa bene a protezione di che cosa. Forse del cruscotto, o della leva del cambio. Siamo alla follia. La mascherina è grottescamente ridicola e mortificante. Non serve a nulla ed anzi terribilmente dannosa in quanto limita il vitale atto della libera respirazione. Ma ha peraltro una importantissima qualità, ed è quella di far guadagnare enormi somme a chi le fabbrica. Costo di produzione zero e prezzi di vendita gonfiati. Mercato sicuro. Non servono nemmeno spese di pubblicità. I gonzi non mancano e gli spaventati non mancano. Soldi facili e soldi a palate. Non è casuale che la Fiat di Elkan sia diventata una delle principali fabbriche europee di mascherine. Rende più fare mascherine che produrre automobili.

AUTO-INTOSSICAZIONE GARANTITA

Portare la mascherina è garanzia di gravi danni alla salute, soprattutto per chi soffre di problemi respiratori e polmonari, soprattutto per i bambini, soprattutto per gli atleti che reclamano tanta aria. Il limite massimo di tolleranza alla anidride carbonica è di 1500 ppm (parti per milione), un limite da non superarsi mai. Ebbene, chi indossa la mascherina arriva ad accumulare 10-20.000 ppm, provocando ipossia, auto-intossicazione, acidosi, mal di testa, vulnerabilità a tutte le malattie incluso il cancro. Sia all’aperto che al chiuso la mascherina fa soltanto male.

SONO UNA PERSONA TRASPARENTE E NON POTREI VIVERE NELLA MENZOGNA

Io, conclude Montanari, non ci guadagno di certo a farvi queste rivelazioni. Anzi mi continuano a massacrare e a perseguitare. Ma se non vi dicessi la verità poi non dormirei la notte, e per me il buon sonno è sacro al pari dell’autostima. Mi guardo allo specchio e devo confessare che mi piaccio e mi riconosco per la trasparenza e l’onestà intellettuale. Non sopporterei di guardarmi allo specchio e di vedervi riflessa una faccia da bronzo.

ENTRA DI TUTTO ED ESCE DI TUTTO FUORCHÉ L’ARIA

Le mascherine di carta, o di stoffa, o di qualsiasi altro materiale non servono assolutamente a nulla e non proteggono da niente. Permettono infatti dei passaggi enormi a zanzare, moscerini e formiche. Pensare di bloccare i virus in entrata o in uscita è fuorviante e ridicolo. È come voler bloccare moscerini, zanzare, formiche con un cancello a inferriata metallica. Nelle mascherine insomma passa di tutto, fuorché l’aria.

Valdo Vaccaro

https://www.valdovaccaro.com/nelle-mascherine-passa-di-tutto-fuorche-laria/

 

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