Ho problemi a portare avanti una relazione e nel contempo
meditare e andare più in profondità nel mondo interiore.
Quando stai facendo un pellegrinaggio interiore, la stessa
energia che si rivolgeva all’esterno si volge verso l’interno, e di colpo ti
ritrovi da solo, diventi un’isola. La difficoltà nasce dal fatto che ora sei
veramente interessato a essere te stesso, e tutte le relazioni appaiono come
legami, dipendenze. Ma questa è una fase transitoria; non farne un
atteggiamento permanente. Prima o poi, quando avrai trovato un nuovo equilibrio
interiore, la tua energia traboccherà e desidererai nuovamente entrare in relazione.
Quando la mente diventa meditativa per la prima volta,
l’amore appare come un vincolo. E in un certo senso è vero, perché una mente
che non è meditativa non può amare veramente.
Il suo amore può solo essere falso, illusorio; è più
un’infatuazione che amore. Tuttavia non hai nulla con cui fare confronti a meno
che non accada l’amore vero; quando inizi a meditare, l’amore illusorio pian
piano scompare, si disperde. Per prima cosa, non scoraggiarti. E come seconda
cosa, non farne un atteggiamento permanente. Queste sono le due possibilità.
Se ti scoraggi perché la tua vita amorosa sta scomparendo, e
cerchi di rimanere attaccato, ciò diventerà una barriera nel tuo viaggio
interiore. Accetta questo fatto: ora l’energia sta seguendo un nuovo cammino e
per alcuni giorni non sarà a tua disposizione per muoverti verso l’esterno, per
essere attivo.
Se qualcuno è un creatore e si mette a meditare, per un
certo periodo tutta la creatività scomparirà.
Se sei un pittore, di colpo vedrai che non puoi più dipingere.
Puoi continuare a farlo, ma avrai poca energia e poco entusiasmo. Se sei un
poeta, la poesia non arriverà più. Se sei una persona innamorata, l’energia
scomparirà. Se cerchi di forzarti a entrare in relazione, a essere quello che
eri prima, sarà molto pericoloso per te. Stai facendo una cosa contraddittoria:
da una parte cerchi di andare dentro e dall’altra cerchi di andare fuori. È
come se, guidando la macchina, schiacciassi contemporaneamente il pedale del
freno e quello dell’acceleratore. Potrebbe finire in un disastro, perché stai
facendo due cose opposte allo stesso tempo.
La meditazione è solo opposta all’amore falso.
Il falso scomparirà, e questa è la condizione fondamentale
perché emerga il vero. Il falso deve andarsene, deve lasciarti completamente;
solo allora sarai pronto per il reale. Per qualche giorno almeno dimenticati di
tutte le relazioni.
La seconda cosa, anch’essa molto pericolosa, è che puoi
farne uno stile di vita. È accaduto a molte persone. Vivono nei monasteri –
vecchi monaci, persone religiose in modo ortodosso che hanno fatto del non
essere mai in una relazione d’amore uno stile di vita. Pensano che l’amore sia
opposto alla meditazione, e la meditazione opposta all’amore. Non è così. La
meditazione è contro l’amore falso, ma è assolutamente compatibile con l’amore
vero.
ARRIVARE A CASA
Quando hai una posizione stabile, quando non puoi andare più
lontano dentro di te, quando hai raggiunto il nucleo del tuo essere, le sue
fondamenta, allora sei centrato. Improvvisamente hai energia a disposizione, ma
non c’è nessun posto dove andare. Il viaggio esteriore si è fermato quando hai
iniziato a meditare, e ora anche il viaggio interiore è completo. Sei
sistemato, sei arrivato a casa.
L’energia inizierà a traboccare. Ma sarà un movimento di
tipo completamente diverso, di una qualità molto differente: non avrà alcuna
motivazione. Prima ti avvicinavi a qualcuno con una motivazione, adesso non ce
ne sarà alcuna. Ti muovi semplicemente perché hai troppo da condividere.
Prima ti muovevi come un mendicante, ora sei un imperatore.
Non è che cerchi la felicità presso qualcuno – la possiedi già. Ora la tua
gioia è troppa; la nuvola è così colma di pioggia che vorrebbe iniziare a
donarla. Il fiore è così colmo che vorrebbe che la sua fragranza cavalcasse i
venti e arrivasse fino alla fine del mondo. È una condivisione.
È nato un nuovo tipo di relazione. Chiamarlo relazione non è
esatto perché non è più una relazione, ma uno stato dell’essere. Non ami, sei
amore.
Non scoraggiarti e non farne uno stile di vita; è solo una
fase passeggera. La rinuncia è una fase passeggera – il fine della vita è la
celebrazione, la rinuncia è solo un mezzo. Ci sono momenti in cui devi
rinunciare, proprio come quando sei malato e il dottore ti consiglia di
digiunare. Il digiuno non deve diventare uno stile di vita. Rinuncia al cibo,
ma quando stai di nuovo bene goditelo di nuovo – e troverai in esso molta più
gioia di prima. Non fare del digiuno tutta la tua vita. Era una fase
transitoria, ma necessaria, va bene?
Resta per un po’ a digiuno di relazioni e d’amore, e vedrai
che presto sarai capace di muoverti di nuovo, di traboccare, e di farlo senza
motivazioni. Allora l’amore è bellissimo.
Osho, Above All,
Don’t Wobble, #15
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