Io ti do un messaggio del tutto nuovo: non si tratta di
trascendere – non devi andare al di là –, devi entrare dentro di te. Il
trascendente è all’interno del proprio essere, e la dimensione interiore è il
trascendente; e tutto è quieora! Proprio in questo istante, l’intera esistenza
è presente in tutte le sue potenzialità; si tratta solo di operare un cambio di
consapevolezza, non di salire una scala. Si tratta di un cambio di gestalt, non
di una scala: nulla cambia, tutto resta ciò che è; semplicemente, in te accade
un salto di qualità. All’improvviso inizi a vedere cose che non percepivi, ma
che erano già presenti; sono sempre state presenti.
Hai mai guardato in qualche testo di psicologia della
gestalt? Ci sono delle immagini. Una delle più famose raffigura una vecchia, ma
nell’immagine, nascosta negli stessi tratti, c’è anche una donna giovane. Puoi
vedere la vecchia; e se continui a guardarla, all’improvviso arriva un momento
in cui la consapevolezza cambia gestalt, ed ecco che vedi la donna giovane. E
se continui a guardare la giovane abbastanza a lungo, ecco che all’improvviso
qualcosa cambia e torni a vedere la vecchia.
Neppure quando le hai viste entrambe – e sai benissimo che
ci sono tutt’e due – riuscirai a vederle insieme. Infatti, la donna vecchia è
formata dagli stessi tratti che compongono la giovane: ne puoi vedere solo una
per volta.
Se vedi il mondo, non puoi vedere il divino, questo è vero –
ma l’essenza divina non è opposta al mondo, è soltanto un’altra gestalt. Se
vedi il divino, il mondo scompare; questo non vuol dire che tu abbia trasceso
il mondo: è lo stesso mondo, semplicemente la tua visione ha attivato una nuova
gestalt. E il vero uomo di comprensione dirà che il divino può essere visto
come il mondo, il mondo può essere visto come divino.
Si dice che William James abbia affermato: “La mente è un
modo in cui il mondo è assemblato e le cose riunite; la materia è un altro
modo”, sono soltanto modi diversi di assemblare e riunire le cose. Né la
materia esiste contro la mente, né la mente esiste contro la materia. Tu sei
corpo: questa è una gestalt; tu sei anima: quella è un’altra gestalt. Tra le
due cose non esiste alcuna scala, in quanto si tratta di due gestalt differenti.
Ricorda quell’immagine: esiste forse una scala tra la donna
vecchia e la giovane? Non c’è alcuna scala perché entrambe sono formate dagli
stessi tratti: non cambia nulla, l’immagine resta la stessa e tu non vai da
nessuna parte... ma ecco il salto, il cambiamento, un guizzo nella
consapevolezza.
Prova a pensare a due persone che discutono, una dice: “In
quest’immagine si vede una donna giovane”, mentre l’altra dice: “C’è una
vecchia”. Potrebbero discutere in eterno, perché in parte hanno ragione entrambe
e nulla sarà mai determinante. Non riusciranno mai a comunicare tra di loro,
non riusciranno mai a comprendere ciò che l’altro sta dicendo; infatti, chi
vede la giovane come potrà credere che in quella stessa immagine sia presente
la vecchia? E viceversa... il materialista e lo spiritualista non smetteranno
mai di discutere.
Io non sono nessuno dei due: mi limito a dirti ciò che è.
Esistono entrambe, ma non sono separate. Le definiamo due entità separate
perché le possiamo vedere in due modi.
Io non sto affatto
proponendo un processo graduale e lento; è così che hai vissuto per intere
incarnazioni: pensando di poterti realizzare per gradi, molto lentamente. Se
comprendi ciò che dico, ti realizzerai in questo preciso istante! Purtroppo tu
stai cercando una scala...
Io non voglio che tu divenga illuminato, io dichiaro che tu
sei illuminato! Ma tu non sei abbastanza coraggioso, sostieni: “Come posso
essere illuminato? Devo aspettare. Un giorno lo diventerò”. Sei un vero
codardo, ecco perché hai bisogno di tempo perfino per riconoscere la tua
essenza divina. Hai condannato te stesso a tal punto da non riuscire neppure a
concepire di poter essere divino; e poiché non riesci a concepirlo, non puoi
concepire come possano essere divini il Buddha e Cristo.
In Cristo non c’è nulla di speciale; l’unica cosa che lo
rende speciale è il suo coraggio, altrimenti è proprio come te. Io sono
esattamente come te; l’unica differenza è che io rispetto me stesso e tu non ti
rispetti; io amo me stesso, tu non ti ami.
No, io non ti fornisco alcuna scala. Lo vorrei tantissimo,
ma in quel caso potresti rimandare. Io mi limito a dirti: “Salta... e sii! Fa’
un balzo quantico”.
Non esistono stazioni
intermedie tra te e il divino. Nel momento in cui sei focalizzato nel tuo
coraggio, all’improvviso la gestalt cambia, e il divino si manifesta in milioni
di forme. E nel momento in cui diventi divino, l’intera esistenza diventa
divina.
OSHO: IN AMORE VINCE CHI AMA
Nessun commento :
Posta un commento