Prima di entrare nell'amore, sedete insieme in silenzio per
quindici minuti; tenetevi per mano, incrociandole. Sedete al buio o con una
luce molto soffusa e avvertite la presenza dell'altro. Entrate in sintonia e,
per farlo, respirate insieme. Quando tu esali, esala anche il tuo partner;
quando tu inspiri, inspira anche lui. In due o tre minuti riuscirete a entrare
in sintonia. Respirate come se foste un unico organismo: non due, ma un solo
corpo. E guardatevi negli occhi, senza aggressività, con uno sguardo molto
dolce.
Concedetevi il tempo di divertirvi: giocate con il corpo dell'altro.
Non iniziate a fare all'amore finché il momento non viene da
solo. Non sarà un fare all'amore, ma all'improvviso vi ritroverete ad amarvi.
Aspettate che accada. Se non accade, non occorre forzarlo.
Va benissimo
ugualmente. Addormentatevi, non occorre fare all'amore per forza. Aspettate
uno, due, tre giorni finché quel momento non si presenterà. Prima o poi verrà.
E quando viene, l'amore scenderà in profondità e non creerà più la follia che
crea in questo momento. Sarà una sensazione oceanica, di profondo silenzio. Ma
aspettate quel momento non forzatelo.
L'amore dovrebbe diventare meditazione. È una cosa che si
deve trattare con gran cura, si deve assaporare lentamente, cosi si diffonderà
in tutto il tuo essere e diventerà un'esperienza tanto travolgente da annullare
la tua presenza. Non è che fai all'amore: tu sei amore. L'amore diventa
un'energia immensa che vi avvolge. Trascende entrambi, entrambi vi ci perdete.
Ma perché accada, dovete aspettare.
Aspettate il momento e presto ne afferrerete il segreto.
Lasciate che l'energia si accumuli finché accade da solo, spontaneamente. Pian
piano diverrete consapevoli del suo insorgere. Ne riconoscerete i sintomi, i
prodromi e tutto sarà più facile.
L'amore è simile a Dio: non lo si può strumentalizzare.
Accade quando accade. Se non accade, non vi dovete preoccupare.
OSHO IL LIBRO ARANCIONE
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