Questo è il vero interrogativo da porsi: “Come mai non siamo
esseri che amano?”.
Non si tratta di amare questa persona o quell’altra, non è
questione di amare l’amico o il nemico. La domanda è: “Sei in amore, oppure
no?”. Ami il tuo corpo? Ti sei mai preoccupato di toccare il tuo corpo con una
carezza amorevole? Ami te stesso? No, tutte le religioni ti insegnano a
odiarti: tu sei una persona sbagliata e devi essere riaggiustata; sei un
peccatore e devi diventare un santo. Come puoi amare te stesso?
Non sei neppure
in grado di accettarti. E queste sono le radici della tua realtà!
Io ti insegnerò ad amare te stesso. E se potrai amarti, se
potrai gioire nell’essere te stesso, naturalmente il tuo amore continuerà a
diffondersi; diventerà un’aura che ti avvolgerà, allora amerai i tuoi amici, e
in un certo senso amerai anche i tuoi nemici... poiché, così come i tuoi amici
ti definiscono, allo stesso modo anche i tuoi nemici ti definiscono.
Questa è una grande intuizione: allo stesso modo in cui i
tuoi amici ti determinano, anche i tuoi nemici lo fanno... un’inimicizia lunga
una vita è una relazione, è una relazione profonda. Pertanto, un uomo di
comprensione amerà anche i suoi nemici; non per ragioni spirituali, ma per il
semplice motivo che anche loro lo determinano, sono parte della sua esistenza.
Senza di loro, esisterebbe un vuoto che nessun altro potrebbe colmare.
La questione non va posta nel modo in cui la pose Gesù. In
quel caso si tratta di semplice egoismo: ama i tuoi nemici perché tu sei un
essere spirituale superiore, mentre loro sono solo semplici esseri umani;
pertanto, amali, dimostra loro il vero sentiero spirituale. Così non fai altro
che appagare il tuo ego.
Anch’io ti dirò: “Ama il tuo nemico”, ma non per lo stesso
motivo. Ti dirò: “Amalo, perché ti determina, è parte di te, così come tu sei
parte di lui; non solo l’amico, anche il nemico è un’estensione del tuo
essere”. Questo non ti rende “il più santo”, si tratta di una semplice
comprensione di come opera la psicologia.
Ama te stesso! Ma puoi amarti solo se lasci cadere l’idea di
essere un peccatore. E puoi lasciar cadere quell’idea solo se lasci andare
l’idea che esista un dio.
Se esiste un dio, tu sei un peccatore, non puoi essere
null’altro. Se esiste un dio, tu sei inevitabilmente un peccatore. Tu sei stato
espulso dal regno di Dio, e verrai riammesso solo se diventi ubbidiente, così
ubbidiente da perdere la tua individualità in nome di un dio ipotetico che non
hai mai visto e che non vedrai mai.
Le tue religioni non ti permettono di amare te stesso, poi
però parlano di tutte quelle stronzate sull’amare i propri nemici e sull’amare
i propri vicini. Ma osserva questa evidenza: se non riesci ad amare te stesso,
non potrai mai amare nessun altro nel mondo intero. Quell’energia d’amore deve
sorgere dal tuo cuore, e laggiù è seduto un peccatore, condannato in modo
assoluto, in attesa di essere gettato nelle fiamme dell’inferno.
OSHO: IN AMORE VINCE CHI AMA
Nessun commento :
Posta un commento