La Nataraj è un modo
nuovo, insolito ma molto
efficace e di grande attualità di avvicinarsi alla
meditazione,
ed è forse il modo più semplice per tentare
un primo esperimento e un primo approccio con
qualcosa che già si conosce e che possiede una marcia
in più, di suo, purtroppo raramente utilizzata.
Nataraj è danza
intesa come meditazione globale:
lasciandosi andare al fluire del corpo, ballando con
totalità, ci si immerge infatti nel fluire dell'esistenza;
a quel punto è possibile sintonizzarsi con qualcosa
di cosmico, al di là dei confini conosciuti della propria
personalità: si tocca la propria essenza con una
naturalezza che ha dello stupefacente.
La tecnica si compone
di tre stadi; ed esiste una
musica che li scandisce in modo armonico.
PRIMO STADIO (40 MINUTI)
A occhi chiusi, danza
come se fossi posseduto.
Lasciati guidare completamente dall'inconscio. Non
controllare i movimenti e non cercare di restare un
testimone di ciò che accade: lasciati dominare dalla
danza.
"Dimentica colui
che danza, il centro dell'io; diventa
la danza. Questa è meditazione. Danza così
intensamente da dimenticare che sei tu a danzare,
inizierai a sentire che tu sei la danza. Ogni divisione
deve scomparire, in questo modo danzare diventa
meditazione. Se esiste divisione, sarà una semplice
ginnastica: ottima, salutare, ma non si può dire che
sia spirituale. La danza in sé è ottima: entro i suoi limiti
è ottima. Dopo aver danzato ti sentirai fresco e
più giovane; ma non è ancora meditazione. Colui
che danza deve scomparire, finché resta solo la danza:
in questo caso è meditazione."
SECONDO STADIO (20 MINUTI)
al termine della musica. Resta immobile, in
assoluto silenzio. Le vibrazioni della danza e della
musica continueranno dentro di te. Lascia che pene
trino negli strati più sottili del tuo essere.
TERZO STADIO (5 MINUTI)
Danza e divertiti, in totale celebrazione.
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