- L’intera pandemia Covid rimane una pagliacciata da teatro delle beffe
- Parassitismo economico e allineamento ideologico dei dipendenti pubblici alle ambedue e contraffatte narrazioni governative
ITALIANI ALLINEATI E SPIANATI DI FRONTE AI PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI
Il contenuto del video che vado a trascrivere e riassumere oggi (inserito in fondo), pur con un linguaggio colorito e piccante, è carico di argomenti seri, come quello del parassitismo lavorativo di una larga fetta degli italiani, un parassitismo che li porta ad essere tendenzialmente amici del Covid, delle mascherine e di tutto il resto, li porta ad essere solidali coi diktat governativi e a disertare le manifestazioni contro i lockdown, differenziandosi sensibilmente rispetto agli altri popoli europei che stanno reagendo sempre più compatti e battaglieri contro i provvedimenti liberticidi in corso. In Italia ci sono 3.2 milioni di dipendenti della Pubblica Amministrazione che rappresentano almeno in parte la causa di questo atteggiamento di accettazione passiva e di frequente collusione col sistema.
COL COVID C’È GENTE CHE PERDE E GENTE CHE GUADAGNA
Chiaro che chi produce mascherine, tamponi, siringhe, distanziatori e vaccini sta facendo affari d’oro. Ma anche coloro che hanno i piedi e il culo al caldo non se la passano affatto male. Fanno lo smartworking da casa, lo stipendio arriva regolarmente incluse tredicesime e quattordicesime, incluse le ferie pagate, nessuno li può licenziare, vanno a fare la spesa in tempo di lavoro perché nessuno li controlla, si aiutano l’un l’altro, sono protetti dai sindacati di categoria e dai partiti, lavorano un cazzo, e prendono i soldi ugualmente.
PER STATALI E PARASTATALI IL COVID È UNA AUTENTICA PACCHIA
Per loro il Covid è una incredibile pacchia. Uffici dimezzati, lavori procrastinati e rimandati, orari ridotti. Quattro ore al giorno e la busta paga sempre intatta a fine mese. Statali e parastatali non si ammazzano di certo sul posto di lavoro. Gente che già normalmente fatica poco. Già facevano un cazzo prima, adesso figuriamoci. Proviamo a togliere per 3 mesi lo stipendio e le pensioni agli statali, 3 mesi soltanto, anche se potrebbero diventare pure 6. Solo 3 mesi intanto per fare una verifica sulla reazione di questa categoria.
ALLA FINE È TUTTA UNA QUESTIONE DI GRANA
Vediamo se si preoccupano della mascherina altrui, vediamo se si prestano a diventare tutti dei controllori aggiunti e degli sceriffi dello stato. Tutti gli statali e parastatali senza stipendio per 3 mesi soltanto e pertanto un risparmio netto di 14 miliardi di euro spostabili sulle partite IVA e sui ristori. Vediamo se si preoccupano di far rispettare i lockdown dei Conti, dei Draghi e dei governatori regionali, di difenderli e decantarli, o se invece si preoccupano piuttosto dei dindini che non arrivano.
COSA SONO POI TRE MESI DI FRONTE AI 12 MESI DI GUADAGNO AZZERATO PER IL RESTO DEL PAESE ?
Tanto non succede mica niente. Non muore nessuno. Baristi, ristoratori, attori, cantanti, truccatori, pettinatori, elettricisti di scena, autisti, gente operante nel mondo dello spettacolo sono da oltre un anno che prendono stipendio zero, ed è solo un esempio. Non si muore. Cosa sono poi 3 mesi? Cominciamo a suddividere i sacrifici. Ve lo anticipo io cosa succede. Vedrete un cambio radicale e immediato della situazione. Vedrete la gente scendere in piazza infuriata perché, non appena gli tocchi i dindini la gente si incazza. Solo che finora tolgono i soldi solo a quelli che ne guadagnano pochi e in regime di insicurezza. A quelli che non sanno mai se, dopo aver pagato imposte, tasse e bollette varie, ce la faranno ad arrivare a fine mese.
FARE IMPRESA IN ITALIA COL 70% DI TASSE SIGNIFICA MISERIA GARANTITA
Tre mesi di stipendio. Così la smetteranno di lamentarsi dell’evasione fiscale da parte di chi lavora più di loro senza sicurezze, senza garanzie, senza ferie e senza quattordicesime. Fare impresa in Italia, qualsiasi impresa che sia (salvo che uno non sia amico dell’amico parlamentare o amico del leader o del sotto-leader di partito) è davvero un’impresa. Col 70% di detrazione fiscale non puoi campare se non ti aggiusti in qualche modo. Altro che dindini in regolare arrivo a fine mese. Altro che i 100.000 euro/anno che si beccano i parlamentari dei destra, di centro e di sinistra, tutti già super-ricchi, altro che pensioni facili e ultra-generose per chiunque entra in parlamento. Mandiamo tutta sta gente a lavorare per ingraziare la Madonna, per 3 mesi soltanto, e vediamo un po’ cosa succede.
I SOLDINI CONTINUANO MIRACOLOSAMENTE AD ARRIVARE
Qualcuno mi obietta Cosa c’entrano gli statali con il Covid? Io dipendente di stato e parastato, grazie allo smartworking non esco di casa, non spendo più niente, anzi mi pagano ancora di più perché ci sono aiuti e supporti in arrivo, pure i giornalisti della RAI guadagnano di più se non rompono le scatole al sistema. Chi sta meglio di loro? Ma che il Covid durasse in eterno! A casa possono godersi i figli, possono fare quello che vogliono. E i soldini continuano ad arrivare. Ma che manna divina questo Covid!
ESISTE ANCORA QUALCHE SPROVVEDUTO CHE CREDE ALLA SUPER-BUFALA COVID ?
Quanto a mascherine, a tamponi cancerogeni e ai vaccini privi tra l’altro di sperimentazione, sono fonte sacra e intoccabile di reddito ormai per troppa gente. Una cosa salta all’occhio. Solo il più demente e il più sprovveduto degli uomini può ancora pensare che si tratti di una cosa seria e veritiera. Tutti i titoli e tutti i contenuti proposti e imposti dai media foraggiati, sono altamente fasulli. Verità zero percento e menzogne non 99 ma 100 percento. Morti da Covid? Quando mai? Basta leggere le loro statistiche per smascherarli clamorosamente. Le persone colpite mortalmente sono in media di 82 anni e hanno per giunta 2-3 malattie gravi.
COMMENTO
Personalmente non ce l’ho con gli statali. Dopotutto è un impiego che ti lega e ti incastra, ti limita e ti livella. Sicuro e garantito certamente, ma tende pure ad assorbire il tuo tempo e a trasformarti in un automa e in un burocrate appiattito. Pochi gli stimoli e gli incentivi. Non si sposa con la libertà e con i rischi connaturati con la vita. Ci sono insomma vantaggi notevoli dal punto di vista economico, ma anche pesanti conseguenze sul piano delle libertà di scelta, sul mettersi alla prova, sul far valere i propri talenti individuali. Non è il caso dunque di fare discriminazioni e di mettere gli uni contro gli altri. Del resto lo stesso autore del video alla fine arriva alle stesse conclusioni. Le sue considerazioni di tipo sociale, psicologico ed economico hanno però tutte un fondo di verità, e fanno capire inoltre cosa si nasconde dietro la balorda sceneggiata mondiale chiamata Covid. Il carrozzone Aids non era certo di meno, ma almeno in quel caso c’era l’alibi di salvare la Sanità Americana da un clamoroso fallimento. Nel Covid c’è molto più marciume e molta più ipocrisia.
Valdo Vaccarohttps://www.valdovaccaro.com/una-questione-di-virus-o-una-questione-di-dindini/
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