"Dolce cuore mio, medita sul conosciuto e sul non
conosciuto, su ciò che esiste e su ciò che non esiste. Quindi lascia entrambi
in disparte in modo che tu possa esistere."
Medita sugli aspetti positivi e negativi della vita, quindi
accantonali entrambi perché tu non sei né gli uni né gli altri. Medita sulla
nascita, poi sulla crescita, sulla giovinezza, medita sull'intero processo di
sviluppo. Parti dall'inizio: immagina tuo padre e tua madre che ti concepivano,
tu eri solo un'unica cellula. Da lì osserva l'intera prospettiva, fino a quando
il tuo corpo sarà morto, sulla pira funeraria, e tutti i tuoi congiunti ti
saranno intorno. Quindi metti entrambe le cose da parte: colui che è nato e
colui che è morto, e guarda dentro di te. E tu sei quello: ciò che non nasce
mai e che non morirà mai. Puoi farlo con qualsiasi polarità: positivo-negativo,
saggezza-ignoranza, amore-odio, amicizia-inimicizia. Quando entrambe le
polarità vengono messe da parte, tu sei vuoto. Ma questo è il trucco della
mente: può mettere in disparte un polo, mai entrambi. Puoi lasciar perdere
l'ignoranza, ma poi ti aggrappi alla conoscenza. Metti da parte il dolore, ma
ti aggrappi al piacere. Proprio quell'aggrapparsi è il problema: se ti aggrappi
a qualcosa, non potrai mai essere vuoto. Non aggrapparti a nulla, questo è il
messaggio di questa tecnica. Perché in quel non aggrapparti troverai te stesso.
Tu sei sempre presente, ma poiché ti aggrappi a qualcosa resti nascosto. Se non
ti aggrappi a nulla, allora verrai alla luce, ogni velo verrà tolto e tu
esploderai alla vita.
Osho: Il sentiero dell'essere
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