L’amore non deve essere considerato un’infatuazione
biologica – quella è lussuria, desiderio, ed esiste in tutti gli animali; non è
nulla di particolare, esiste persino negli alberi. È il modo in cui la natura
si riproduce. In questo non c’è niente di spirituale, e niente di
particolarmente umano. La prima cosa da fare, quindi, è distinguere con molta
chiarezza tra il desiderio e l’amore. Il desiderio è una passione cieca;
l’amore è la fragranza di un cuore tranquillo, silenzioso, meditativo. L’amore
non ha nulla a che fare con la biologia o la chimica o gli ormoni. L’amore è il
volo della tua consapevolezza verso reami più alti, oltre la materia e oltre il
corpo. Quando arrivi a comprendere la qualità trascendentale dell’amore, allora
non è più il problema basilare. Il problema basilare è come trascendere il
corpo, come arrivare a conoscere qualcosa dentro di te che va al di là di tutto
ciò che può essere misurato. Il problema fondamentale è come valicare i limiti
di ciò che è misurabile e entrare nell’incommensurabile. In altre parole, come
andare oltre la materia e aprire lo sguardo a una consapevolezza più vasta. La
consapevolezza non ha limiti: più diventi consapevole e più comprendi quanto è
ancora possibile andare avanti. Mentre raggiungi una vetta, un’altra se ne
profila di fronte a te. Il pellegrinaggio è eterno. L’amore è il prodotto
naturale di una consapevolezza in espansione. È come il profumo di un fiore. Se
lo cerchi nelle radici, non lo troverai. Il tuo sistema biologico rappresenta
le tue radici, la tua consapevolezza è il fiore.
Quando cominci a sbocciare in un fior di loto di
consapevolezza sempre più grande, verrai sorpreso da una esperienza grandiosa
che può essere solo chiamata amore. Sei colmo di gioia, straripante d’incanto,
ogni fibra del tuo essere danza con questa estasi. Sei come una nuvola gonfia
di pioggia che deve rilasciare il suo carico. Il momento in cui trabocchi con
questo incanto, sorge dentro di te un desiderio incontenibile di condividerlo.
Quella condivisione è amore. L’amore non è qualcosa che puoi ottenere da
qualcuno che non abbia raggiunto uno stato di estasi. Ecco perché la sofferenza
è così diffusa: tutti chiedono di essere amati e fingono di amare. Non sei in
grado di amare perché non sai cos’è la consapevolezza. Non conosci la verità,
non hai avuto l’esperienza del divino, e non hai sentito il profumo della
bellezza. Che cos’hai da dare? Sei così vuoto, così povero… Nel tuo essere non
cresce nulla, non c’è niente di verde. Dentro di te non ci sono fiori, la tua
primavera non è ancora arrivata. L’amore è un prodotto naturale, arriva quando
viene la primavera e inizi improvvisamente a fiorire, a sbocciare, a esprimere
il potenziale della tua fragranza. Condividere quella fragranza, condividere
quella grazia, condividere quella beatitudine è amore.
Tu non sai cos’è l’amore. Non puoi saperlo perché non sei
andato in profondità nella tua consapevolezza. Non hai un’esperienza reale di
te stesso. Non sai chi sei. In questa cecità, in questo deserto, l’amore non ha
alcuna possibilità di fiorire. Prima devi essere colmo di luce, e colmo di
gioia, tanto da traboccarne. Questa energia traboccante è amore. […] Quando
dici a qualcuno: “Ti amo”, hai mai pensato cosa significa? Si tratta forse solo
di un’infatuazione biologica tra i due sessi? Allora appena avrai soddisfatto i
tuoi appetiti della carne, tutto quel cosiddetto amore svanirà. Avevi fame e
poi l’hai soddisfatta… tutto è finito. Quando dici a qualcuno: “Ti amo”, non ti
rendi conto di cosa stai dicendo. Non sai che si tratta solo di desiderio
camuffato con la parola amore. Prima o poi svanirà, perché è un fenomeno del
tutto momentaneo. L’amore è eterno, ma solo nell’esperienza dei buddha, non
delle persone inconsapevoli di cui il mondo è pieno. Se vuoi veramente
conoscere l’amore, dimenticatene completamente e ricordati della meditazione.
Se vuoi avere delle rose nel tuo giardino, dimenticati delle
rose e prenditi cura della pianta. Nutrila, annaffiala, fa in modo che possa
avere la giusta quantità di sole, di acqua. Se verrà curata, al momento giusto
le rose sbocceranno. Non puoi farle arrivare prima, non puoi costringerle ad
aprirsi più in fretta, e non puoi chiedere a una rosa di essere più perfetta.
Hai mai visto una rosa che non sia perfetta? Che altro puoi volere? Ogni rosa è
perfetta nella sua unicità. Quando danza nel vento, al sole, sotto la pioggia…
non riesci a vederne l’incredibile bellezza, la gioia assoluta? Una qualsiasi
piccola rosa irradia lo splendore nascosto dell’esistenza. L’amore è una rosa
nel tuo essere. Ma prima devi prepararlo, scacciando l’oscurità e
l’inconsapevolezza. Diventa sempre più sveglio e consapevole, e l’amore
arriverà spontaneamente, al momento giusto. Non hai bisogno di preoccupartene.
E quando arriva è sempre perfetto.
L’amore è un’esperienza spirituale, riguarda la parte più
intima di te. Ma tu non sei nemmeno entrato nel tuo tempio. Non hai alcuna idea
di chi sei, e chiedi dell’amore. Per prima cosa, sii te stesso; per prima cosa,
conosci te stesso, e l’amore sarà la tua ricompensa. È una ricompensa che viene
dall’aldilà. Scende su di te come una cascata di fiori… colma il tuo essere. E
continua a colmarti, portando con sé un grandissimo desiderio di condividere.
Nel linguaggio umano questa condivisione può essere solo chiamata ‘amore’. La
parola non dice molto, ma indica la direzione giusta.
L’amore è l’ombra della consapevolezza. Io ti insegno a
essere più cosciente, e l’amore arriverà quando diventerai più cosciente. È un
ospite che giunge inevitabilmente, per coloro pronti e preparati per riceverlo.
Non sei nemmeno pronto a riconoscerlo… Puoi riconoscere solo qualcosa che
conosci già. Quando l’amore arriva per la prima volta e colma il tuo essere, ti
senti assolutamente perplesso e sopraffatto. Non sai cosa sta succedendo. Sai
che il tuo cuore sta danzando, sai che sei circondato da musica celestiale,
percepisci fragranze che non hai mai conosciuto prima. Ma ci vuole un po’ di
tempo per raccogliere tutte queste esperienze e ricordare che magari questo è
l’amore. Piano piano penetra nel tuo essere.
L’amore non si trova nelle poesie. La mia esperienza è che
le persone che scrivono poesie sull’amore sono proprio quelle che non lo
conoscono. Solo i mistici conoscono l’amore. Non ci sono altri esseri umani, al
di fuori dei mistici, che abbiano conosciuto l’amore. Tu e l’amore non potete
esistere contemporaneamente. Non c’è una possibilità di coesistenza: o ci sei
tu o l’amore, puoi scegliere. Se sei pronto a scomparire, a scioglierti,
lasciandoti dietro solo una pura consapevolezza, allora l’amore potrà fiorire.
Non puoi perfezionarlo perché non ci sei più. E comunque non ha bisogno di
perfezione. Quando arriva è sempre perfetto. Ma l’amore è una di quelle parole
che tutti usano e nessuno comprende. Il mio lavoro qui, è quello di
riconsegnarti a te stesso. Io lo definisco centrarsi, meditare. Voglio solo che
tu sia te stesso, che tu abbia un grande rispetto di te stesso insieme alla
dignità che viene dal sapere che l’esistenza ha bisogno di te; allora puoi
andare alla ricerca del tuo essere. Prima raggiungi il centro, e poi puoi
cominciare a cercare chi sei. Conoscere il tuo ‘volto originario’ è l’inizio di
una vita di amore, di una vita di celebrazione. Potrai dare moltissimo amore
perché esso non è qualcosa che si può esaurire: è smisurato, non può esaurirsi.
Più ne dai, più diventi capace di darne. La più grande esperienza della vita è
quando dai senza alcuna condizione, senza aspettarti neanche un semplice
grazie. Anzi, un amore reale, autentico si sente in obbligo verso la persona
che lo ha accettato: avrebbe anche potuto rifiutarlo.
Quando comincerai a dare amore con un profondo senso di
gratitudine verso tutti coloro che lo accettano, sarai, con tua grande
sorpresa, diventato un imperatore, non più un mendicante che chiede amore con
la sua ciotola dell’elemosina, bussando a tutte le porte. E le persone alla cui
porta tu bussi, non possono darti amore perché sono loro stessi dei mendicanti.
I mendicanti pretendono amore l’uno dall’altro, e sono frustrati, furiosi,
perché questo amore non viene fornito. Ma ciò è inevitabile: l’amore appartiene
al mondo degli imperatori, non a quello dei mendicanti. Un uomo è un imperatore
quando è così colmo di amore da poterlo donare senza condizioni. A quel punto
c’è una sorpresa ancora più grande: quando inizi a dare amore a tutti, persino
agli estranei, scopri che la persona a cui lo dai non è più la chiave di tutto;
la gioia di dare è tale che non ha più importanza chi sta ricevendo. Quando
questo spazio invade il tuo essere, dai a tutti e a ognuno: non solo esseri
umani ma animali, alberi… persino le stelle più lontane, perché l’amore è una
cosa che può essere trasmessa anche alla stella più lontana se solo la guardi
con amore. Con un semplice tocco, l’amore può essere trasmesso a un albero.
Senza pronunciare una sola parola… può essere comunicato in totale silenzio. E
quando lo dico, non sono solo parole. Sono un esempio vivente di ciò che ti sto
dicendo. Non riesci a sentire il mio amore?… anche se non te l’ho mai detto a
parole. Non c’è bisogno di dirlo, si dichiara da solo. Ha i propri modi di
arrivare al tuo essere, nei suoi livelli più profondi. Prima ricolmati di
amore, e poi puoi condividerlo. E c’è anche una sorpresa… che mentre dai,
incominci a ricevere da sorgenti ignote, da angoli sconosciuti, da gente mai
incontrata, dagli alberi, dai fiumi, dalle montagne. L’amore inizia a inondarti
da ogni angolo, da ogni recesso dell’esistenza. Più dai, più ottieni. La vita
diventa una pura danza d’amore.
Osho
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