"Percepisci la consapevolezza di ogni persona come la
tua consapevolezza. In questo modo, lasciando da parte ogni preoccupazione per
il sé, diventa ogni essere."
Nella realtà è così, ma non lo si percepisce. Tu senti la
tua consapevolezza come tua, e non senti mai la consapevolezza altrui. Al
massimo presupponi che anche gli altri siano consapevoli, visto che tu lo sei.
Si tratta di una deduzione logica, ma non li senti come coscienti. Quella
sensazione può insorgere solo se diventi conscio della consapevolezza altrui —
altrimenti sarà solo una deduzione logica. Questa tecnica può aiutarti, ma sarà
difficile, perché in primo luogo devi sentire l'altra persona in quanto essere
cosciente, e perfino questo è difficile. Provaci: chiunque ti si avvicini,
dissolviti semplicemente in lui e senti che non siete due vite, ma una sola,
che scorre. Una volta che saprai come fare, una volta che lo farai, sarà
facile. All'inizio sembrerà impossibile perché siamo del tutto bloccati nei
nostri io, ed è difficile perderli, è difficile diventare un flusso, per cui
sarà bene provare con qualcosa da cui tu non sia spaventato o intimorito. Con
un albero sarà più facile. Siediti vicino a un albero, sentilo e senti di
essere diventato un'unità con lui: dentro di te esiste un flusso, una
comunicazione, un dialogo, una fusione. Oppure siediti vicino a un fiume che
scorre e senti quel fluire, senti che tu e il fiume siete diventati un'unica
cosa. Sdraiati sotto il cielo e senti che tu e il cielo vi siete uniti.
All'inizio sarà solo immaginazione, ma col tempo sentirai che stai toccando la
realtà attraverso l'immaginazione. Allora prova con le persone. Sarà difficile
perché sussiste una paura. Poiché tu hai sempre ridotto le persone a oggetti,
temi che, permettendo a qualcuno di entrare dentro di te, fino a diventare
assoluta intimità, anch'egli ti riduca a un oggetto. Per questo non si concede
mai molta intimità. Si tiene un certo limite di guardia perché nessuno vuole
diventare un oggetto, nessuno vuole essere usato. Dunque, inizia con un albero,
un fiume, una collina, le stelle, o il cielo. E allorché saprai cosa accade
quando ci si fonde con un fiume, allorché vedrai che si consegue l'intera
esistenza senza perdere nulla, allora potrai provare con le persone. E se hai
raggiunto vette di beatitudine inimmaginabili con un albero, un fiume, ancor
più inimmaginabile è la beatitudine che raggiungerai con una persona, perché
essa è un fenomeno superiore, un essere di gran lunga più evoluto. Ma inizia
con qualcuno che non temi, di cui non hai paura. Se esiste nella tua vita una
persona che ami, un amico, un'amante, qualcuno con cui puoi essere in reale
intimità senza alcuna paura, con cui puoi perderti senza temere dentro di te
che ti riduca a un oggetto, se una persona simile esiste, prova con lei questa
tecnica. Perditi consciamente nell'altro. Quando lo fai, l'altro si perderà
consciamente in te; quando sei aperto e fluisci nell'altro, l'altro fluisce
dentro di te e avviene una profonda comunione. Due energie si fondono l'una
nell'altra: in quello stato non esiste ego, nessuna individualità, ma semplice
consapevolezza. E se questo è possibile con un individuo, può accadere con
l'intero universo. Ciò che i santi hanno chiamato estasi, samadhi, non è altro
che un profondo fenomeno d'amore tra una persona e l'intero universo.
Osho: Il sentiero dell'essere
Nessun commento :
Posta un commento