"O diletta, gioca. L'universo è un guscio vuoto in cui
la tua mente si trastulla infinitamente."
Questa tecnica si fonda sulla dimensione del gioco. È
difficile essere inattivi per l'intera giornata. Qualcosa si deve fare:
l'attività è un fattore essenziale, altrimenti non si può vivere. La vita
implica l'attività. Ma la meditazione dev'essere qualcosa che diventa il tuo
stile di vita, non dovrebbe essere frammentaria, ridotta a un'ora di inattività
al giorno. In questo caso, la forza attiva delle altre ventitré ore la
distruggerà. Quindi, la tua mente deve cambiare la propria attitudine per ciò
che riguarda il lavoro e l'attività. Ecco dunque la funzione di questa tecnica.
Il lavoro dovrebbe essere considerato un gioco, non dovrebbe essere preso con
serietà: si tratta di un'attività in cui divertirsi. Se qualche volta provi a
giocare, puoi sentire la differenza. Sul lavoro sei serio, appesantito,
responsabile, preoccupato, ansioso, perché lo scopo, il risultato, è tutto. Nel
gioco non esiste risultato, e l'intera dimensione diventa estatica. Non sei
preoccupato, non si tratta di una cosa seria. Se anche sembri serio, stai solo
fingendo. Nel gioco godi il processo; nel lavoro sei tutto teso alla meta.
Questa dimensione del gioco dovrebbe essere applicata a tutta la tua vita:
qualsiasi cosa fai, sii così totalmente presente nell'azione da rendere il fine
irrilevante. Puoi avere dei risultati, puoi non averne, ma non è qualcosa di
cui ti preoccupi. Tu stai giocando, ti stai divertendo. Lascia che tutta la tua
vita sia un gioco: l'attitudine del gioco è godere l'azione in sé, senza
calcoli, senza scopi. Essere giocosi è una delle basi fondamentali di ogni
processo meditativo. Ma noi siamo così addestrati a fare affari, che anche
quando meditiamo cerchiamo uno scopo, dei risultati. E qualsiasi cosa accada
sarà del tutto insoddisfacente. Molti mi vengono a dire: "Certo, meditando
mi sento più felice, un po' più silenzioso, più a mio agio, ma non accade
nulla". Come non accade nulla? Tutti cerchiamo degli utili, e se non
vediamo profitti tangibili, qualcosa da depositare in banca, non ci sentiamo
soddisfatti. E il silenzio e la felicità sono cose così vaghe, non le si può
possedere, non le si può mettere in mostra! Passa del tempo giocando, giocare
con dei bambini andrà bene. Se non c'è nessuno, puoi saltare e danzare nella
stanza, divertendoti. La tua mente insisterà nel dirti: "Cosa stai
facendo, perdi tempo? Potresti usare questo tempo per guadagnare qualcosa,
potresti fare qualcosa invece che star qui a saltare e cantare e danzare! Sei
impazzito?" Trova del tempo per giocare. Qualsiasi cosa andrà bene:
dipingere, suonare, ma divertiti! Non cercare profitto, non vedere una meta nel
futuro, sii solo nel presente. Allora potrai essere giocoso anche dentro di te.
Potrai giocare coi tuoi pensieri, danzare con loro, senza prenderli seriamente.
Se giochi nella vita, potrai giocare anche con la mente: sarà come vedere uno
schermo televisivo, non sarai più coinvolto, sarai solo uno spettatore. Non
giudicare, non condannare, non apprezzare: non si tratta di cose serie.
Limitati a osservare, senza lasciarti disturbare da ciò che vedi. Se nella tua
mente affiora una donna nuda, lascia che sia presente, se ne andrà da sola. Non
ha alcuna relazione con te, è solo un ricordo. Gioca! Se riesci a giocare con
la tua mente, ben presto essa cadrà, perché può esistere solo se sei serio: la
serietà è il ponte, il legame che la tiene in vita.
Osho: Il sentiero dell'essere
Nessun commento :
Posta un commento