lunedì 7 ottobre 2019

E così si diventa amore


 
L’amore può concentrarsi troppo sull'oggetto, sull'amato. Così inizi a soffrire, diventi dipendente, e nessuno ama essere dipendente. L'alternativa è che l'amore non sia indirizzato a una persona in particolare o a un oggetto particolare, ma prenda la direzione diametralmente opposta – non verso l'oggetto ma verso la propria soggettività. E così si diventa amore. Non si tratta di amare qualcuno, di essere innamorato di qualcuno. E' una trasformazione della consapevolezza: l'amore diventa la tua stessa fragranza. Non ha niente a che fare con nessun altro al mondo.

Prima o poi arriva un momento – se sei silenzioso, pieno di gioia e di fiducia – in cui l'attesa diventa un luogo profondo dell'anima. E proprio perché non stai aspettando qualcuno in particolare, diventi tu l'attesa – una silenziosa attenzione. E proprio perché non sei fissato su un obiettivo in particolare, tutto ciò che accade ti dà la sensazione di essere proprio quello che stavi aspettando. I fiori sbocciano proprio per te e le stelle in cielo brillano per te. Non focalizzandoti su nessun fiore in particolare, ti ritrovi semplicemente aperto, pieno d'amore: una consapevolezza in attesa. Questo non vale solo per l'attesa, ma per tutte le qualità spirituali: possono venire dirette verso un oggetto oppure verso il proprio essere. Quando l'oggetto non è presente, l'energia deve necessariamente spostarsi all’interno – l’energia non può rimanere statica. L’energia è movimento. Quando all’esterno non c’è nulla, le forze vitali si rivolgono all’interno, verso la sorgente stessa del suo essere.

Osho

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