25 GIUGNO 2016
…le abitudini, anche alimentari, si modificano solo attraverso una crescita in consapevolezza.
Non
credo nel vegetarianismo, perché non credo in niente. I miei discepoli
sono vegetariani non perché seguaci di una setta, non perché fedeli a
una dottrina. Sono vegetariani, perché le loro meditazioni li rendono
più umani, più vicini al cuore, e così vedono la totale stupidità di
coloro che uccidono esseri viventi per cibarsene. È la loro sensibilità,
la loro consapevolezza estetica, che li rende vegetariani. Io non
insegno il vegetarianismo: è una conseguenza della meditazione. Ovunque
sia accaduta la meditazione, le persone sono diventate vegetariane;
sempre, da migliaia di anni.
Non puoi uccidere gli animali per
mangiarli, non puoi distruggere la vita. Quando hai a disposizione cibi
deliziosi di ogni tipo, che bisogno hai di uccidere degli esseri
viventi? Non c’entra niente con la religione. Si tratta semplicemente di
sensibilità, di comprensione estetica.
Giainismo e Buddhismo
sono le uniche religioni senza dio e senza preghiera, ed entrambe sono
automaticamente diventate vegetariane.
…
Perché i miei
sannyasin sono vegetariani? Non è la mia filosofia, è semplicemente una
conseguenza. Non insisto su quello. Io insisto sulla meditazione. Sii
più vigile, più silenzioso, più gioioso, più estatico, e troverai il tuo
centro più profondo. Molte cose seguiranno per conto proprio… e quando
accadono in questo modo, non c’è repressione, non c’è lotta, non c’è
privazione, non c’è tortura.
Ma se vivi il vegetarianismo come
una religione o una filosofia, desidererai continuamente la carne; avrai
sempre in mente la carne, la sognerai, e il tuo vegetarianismo sarà
solo un abbellimento per il tuo ego.
… se mediti arriverai a una nuova sensibilità – un nuovo modo di vedere le cose – e non potrai uccidere animali.
Hai
mai notato come le società vegetariane abbiano i cibi più deliziosi? I
buddhisti, i giainisti… hanno la migliore cucina del mondo, per la
semplice ragione che attraverso la meditazione hanno dovuto abbandonare
il consumo di carne. E hanno cominciato a sperimentare con questi cibi
appetitosi, così da non sentire la mancanza dei piatti a base di carne. …
L’intero
regno animale fa parte di noi, e anche gli alberi. Solo ora gli
scienziati hanno concluso per certo che gli alberi sono parte degli
esseri viventi. E non solo questo, ma che possiedono anche una grande
sensibilità, molto più grande della tua. Hanno messo dei macchinari
attorno agli alberi, inserito dei fili negli alberi – macchinari come un
cardiografo, che mostra il battito del cuore, fa vedere il battito del
cuore di un albero. E se qualcuno si avvicina per tagliare un albero, il
tracciato del cardiogramma immediatamente impazzisce: l’albero ha
davvero paura e trema. Non solo quell’albero, anche gli altri alberi
intorno impazziscono, nonostante non stiano per essere tagliati. Ma
qualcuno, un amico, sta per essere tagliato e lo sentono.
La cosa
più strana che è stata scoperta dagli scienziati è che se la persona
che si avvicina con un’ascia sta solo facendo finta – non ha veramente
intenzione di tagliare l’albero – il grafico rimane stabile. Questo è
qualcosa di incredibile, che gli alberi sappiano se un individuo intende
tagliarli o sta solo facendo finta. Sono molto più sensibili di te. Tu
non riusciresti a capirlo: se qualcuno ti si avvicina con una spada, non
ti rendi conto se sta per colpirti o sta solo facendo finta, recitando.
Non puoi capirlo attraverso la tua sensibilità. La ragione è che l’uomo
ha vissuto per milioni di anni in modo così insensibile, che ha perduto
una delle più grandi qualità del suo essere. La meditazione piano piano
ti ridà la sensibilità; e un uomo che è arrivato all’estasi suprema
della meditazione, è sensibile come ogni albero, animale, qualsiasi cosa
in tutta l’esistenza.
È questa sensibilità a rendere vegetariana
la mia gente. E si tratta di un guadagno, non di una perdita. Ti
renderà anche più amorevole, più compassionevole, più sensibile, più in
grado di apprezzare la bellezza.
Ti renderà consapevole di una
grande musica: la musica che si sente quando il vento soffia tra i pini,
o il suono dell’acqua che scorre… la musica che c’è in questo momento,
in questo silenzio.
Il silenzio è la musica più grande. È senza suono, ma può essere percepito.
Non
senti che silenzio c’è qui? Non senti che le persone qui sono un
tutt’uno, vibrano allo stesso ritmo, i loro cuori battono allo stesso
tempo? Il vegetarianismo è una piccola cosa. Noi dobbiamo creare un
mondo di persone veramente sensibili, che possano apprezzare la musica,
la poesia, la pittura, che possano comprendere la natura, che possano
capire la bellezza umana, il mondo che le circonda: le stelle, la luna,
il sole.
L’umanità ha perduto il suo cuore, e noi dobbiamo ridarlo… a chiunque lo rivoglia.
Osho, From Death to Deathlessness
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