martedì 25 giugno 2013

Pentimento

 
“Quando si saranno scrollati dal loro torpore allora si pentiranno.”
Sta parlando di voi. Non pensate che stia parlando di qualcun altro; sta parlando di voi: quando vi sarete scrollati di dosso il vostro torpore allora vi pentirete.
La parola “pentimento” è diventata molto importante. Il cristianesimo si fonda tutto sul pentimento; per nessun’altra religione il pentimento è tanto importante. Pentirsi è bello se viene dal cuore, se si comprende che: “È vero, Gesù ha ragione, abbiamo sprecato la nostra vita”.
Questo sprecare la vita è il peccato – non è Adamo che ha commesso il peccato – siete voi che peccate sprecando la vostra vita, le vostre possibilità, il vostro grande potenziale, la vostra opportunità di crescere, di essere Divini, di diventare degli dèi; sprecando il vostro tempo dietro cose inutili, collezionando immondizia superflua. E quando ne diventerete consapevoli, ve ne pentirete. E se questo pentimento vi verrà dal cuore, vi purificherà. Niente purifica come il pentimento. Questo è uno degli aspetti più belli del cristianesimo.
L’induismo non conosce il segreto del pentimento; gli hindu non hanno mai scoperto questa chiave. È una caratteristica del cristianesimo. Se vi pentite totalmente, se il pentimento vi viene dal cuore, se piangete sinceramente, se con tutto il vostro essere sentite di aver sprecato un’opportunità che dio vi ha dato – siete stati ingrati, vi siete comportati male, avete mancato di rispetto nei confronti di voi stessi… sentite di aver peccato. Questo è il peccato! Non uccidere, o rubare: questi sono solo peccati minori che nascono dal peccato originale. E il peccato originale è che siete ubriachi. Se vi pentite totalmente, se aprite gli occhi e il vostro cuore è davvero colmo di pentimento, dal vostro essere sorge un grido, sorge un pianto. Non avete bisogno di parlare, di dire a dio: “Mi pento, perdonami”. Non è necessario, perché tutto il vostro essere diventa pentimento. Improvvisamente siete purificati dall’intero passato. Questa è una delle chiavi più misteriose che Gesù ha consegnato all’umanità.
I jiainisti dicono che è necessario un lungo processo per eliminare tutto ciò che avete fatto nel passato. Se avete commesso una cattiva azione nel passato, dovete bruciare questo karma. È matematico: se avete commesso un peccato, dovete fare qualcosa per controbilanciarlo. E gli induisti dicono che avete commesso tali e tanti peccati, siete talmente ignoranti, vi siete impegnati in tante di quelle azioni in questo stato di ignoranza ed il passato è così vasto che non è affatto facile liberarsene: c’è molto da fare per ripulirsi dal passato.
Gesù invece ci ha dato una chiave bellissima: “Pentitevi e il vostro passato viene purificato!”. Sembra incredibile; come può essere? È questa la differenza tra gli hindu, i buddhisti, i jiainisti da un lato, e il cristianesimo dall’altro. Gli hindu, i jiainisti e i buddhisti non possono credere che la purificazione possa avvenire semplicemente pentendosi, perché non sanno cosa è il pentimento. Fu Gesù a rivelare questa chiave – è una delle chiavi più antiche.
Cercate di capire cos’è il pentimento. Non serve a molto ripetere apaticamente delle parole. Quando tutto il vostro essere si pente, vibra, e in ogni fibra, in ogni cellula sentite di aver fatto del male perché eravate ubriachi – ecco che improvvisamente avviene una trasformazione: il passato e le sue proiezioni nel futuro scompaiono e voi venite gettati nel presente, assorbiti dal vostro stesso essere.
E per la prima volta sentite il vuoto interiore. Non è un vuoto negativo: è solo che il tempio è talmente vasto, enorme, come lo spazio… e venite perdonati; Gesù dice che se vi pentite venite perdonati. Il maestro di Gesù era Giovanni Battista. Il suo insegnamento era: “Pentitevi! Il giorno del giudizio è vicino!”. Era tutto quello che insegnava. Era davvero un uomo selvaggio, un vero rivoluzionario, e andò da una parte all’altra del suo paese con un solo messaggio: “Pentitevi! Il giorno del giudizio è vicino!”. Per questo i cristiani hanno trascurato completamente la teoria della reincarnazione. Non che Gesù non ne fosse cosciente, sapeva benissimo che esiste un ciclo di continue rinascite, ma non ne volle parlare perché voleva mettere in risalto il pentimento.
Se sapete che esistono molte vite, il vostro pentimento non può essere totale, potete aspettare e potete rimandarlo al futuro. Potete pensare: “Anche se non mi sono realizzato in questa vita non c’è niente di male, ci sono tante altre vite”. È quello che pensano gli hindu, e a causa di questa teoria sono la gente più pigra del mondo. E la teoria è giusta, questo è il problema: per cui loro continuano a rimandare, tanto non c’è fretta. Che bisogno c’è di avere tanta fretta?
Per questo agli hindu non è mai interessato il tempo. Non hanno mai inventato gli orologi e, lasciati a se stessi, non li inventerebbero mai. Per la mente hindu l’orologio è un elemento assolutamente alieno: una sveglia non sta bene in una casa hindu. La sveglia è un’invenzione cristiana; perché per i cristiani il tempo è breve, corre veloce; la vita ci sfugge rapidamente dalle mani. Questa morte sarà la morte definitiva; non potete più rimandare al futuro. Questa idea fu creata proprio per impedire che la gente posponesse ancora una volta il proprio pentimento.
Gesù e Giovanni Battista, che era il suo maestro e iniziò Gesù ai misteri, insegnavano il pentimento: “Pentitevi! Non c’è più tempo, non rimandate al futuro, altrimenti sarà troppo tardi”. Creavano una situazione di grande intensità, di tensione.
Se improvvisamente vi dico che oggi è l’ultimo giorno a vostra disposizione e che domani il mondo non ci sarà più perché verrà distrutto dalle bombe atomiche, e poi vi dico: “Pentitevi!”, il vostro essere si cristallizzerà, si centrerà: sarete quieora. E da voi sorgerà un grido, un pianto, un urlo selvaggio. Non saranno parole  sarà qualcosa di più esistenziale delle parole – e nascerà dal cuore. Non saranno solo i vostri occhi a piangere, anche il vostro cuore sarà colmo di lacrime perché avrete capito di aver sprecato la vita.
Se vi pentite, se diventate il più possibile intensamente consapevoli, in questo stesso pentirvi siete purificati dall’intero passato. Non è necessario bruciare il passato perché non è mai esistito, basta svegliarsi. Non era una realtà, era un sogno e insieme al sonno scompaiono tutti i sogni e gli incubi: in realtà non sono mai esistiti, erano solo creazioni del vostro pensiero.
E non siate pigri, perché avete già rimandato per troppe vite. Potete posporre ancora una volta: alla mente piace molto posporre. La mente dice sempre: “Domani”. Domani è il rifugio di tutti i peccati e la vostra virtù nasce in questo momento.
(Osho, “Il Seme della Ribellione”)
http://risvegliati.altervista.org/category/i-consigli-di-osho/

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