Propongo qui un sistema collaudato, ma sottile direi, di auto-guarigione
che mi è stato trasmesso nel tempo da alcuni Spiriti Guida.
Non entro nel merito della bontà del metodo, perché esso
non è scientifico, cioè non è dimostrabile, né ripetibile, poiché si
basa solo sulla capacità soggettiva, personale, di entrare in sintonia
profonda con questi quattro semplici elementi, interconnessi ed
inscindibili tra di loro, ed applicarli.
Il primo elemento si chiama “inversione del nomina sunt consequentia rerum”, ed è stata la scoperta più sorprendente che ho fatto, circa il metodo. Assomiglia un po' al detto popolare “se non lo conosci non può farti male”, ma in quel caso si tratterebbe di ignorare per ignoranza, in questo caso invece si tratta di ignorare, proprio per Conoscenza!
Cioè, dato che in questo universo sappiamo che le cose diventano tali, cioè reali e tangibili, solo dopo che lo Spirito le abbia nominate,
allora, proprio al fine di evitare che esse si manifestino, fatte e
compiute, nella nostra realtà, allorché si abbia la percezione
dell'avvento di una malattia nella nostra vita, è estremamente importante il fatto di rinunciare a nominarla!
Non mettersi lì ad analizzarla e a scandagliarla, al fine di
individuarla scientificamente e affibbiargli un nome: questo significa
anche rinunciare a fare le analisi mediche!
La logica di questo assurdo comportamento anti-scientifico sta proprio
nel fatto che in questo universo vige la Legge per cui tutto ciò che
viene nominato (e di conseguenza immaginato) viene ad esistere nel
momento stesso in cui viene nominato. Anche se solo su un piano sottile
inizialmente. Dopodiché subentra la latenza, cioè il periodo di
incubazione in cui, dal mondo sottile, dietro nostri ripetuti richiami,
quella cosa si manifesta nella nostra realtà.
Il secondo punto consiste soltanto nel rinunciare alla paura.
Non dico che sia facile ma questo sentimento va assolutamente messo da parte, al fine di guarire.
Meno ci si interessa al proprio male, più lo si lascia in disparte nel
più completo disinteresse, e più la paura della malattia – figlia della
paura della morte – non si affaccerà nelle nostre vite.
Qual'è l'opposto della paura? Il coraggio.
Quindi occorre un semplice atteggiamento coraggioso di disidentificazione dal male.
Ma attenti, perchè la paura è il sentimento più insidioso che c'è, è
come l'olio bollente sulla terra fresca: vi cola dentro pure se la terra
è compatta.
Se dovete fare dell'autoanalisi veramente, cercate di mettere bene a
fuoco se la paura vi sta dominando in maniera strisciante, fino a che
punto e cosa potete fare per mollarla. Nella stragrande maggioranza dei
casi basta indirizzare il cervello verso altre mete.
Terzo
punto: dinanzi al male ci sono due possibili radicate convinzioni
sociali, opposte, che si possono adottare. La prima, la più diffusa, è
che il male vada combattuto come un nemico: e allora giù con tutta
l'allopatia disponibile?! La seconda, frutto in parte di conoscenza
popolare, è che il male, in realtà,
derivi soltanto da uno squilibrio del corpo e che riportando il corpo -
e specialmente il sistema immunitario - ad uno stato di forza e di
salute, direi di equilibrio, il corpo si curi da solo.
Naturalmente fanno il paio con questa convinzione tutte le cure naturali ed olistiche che vanno impiegate di conseguenza.
L'ultimo elemento-chiave è la Fede.
Su di esso è totalmente inutile che io spenda due parole, poiché la fede è qualcosa che si può solo sperimentare. Aggiungo che, quando parlo di fede, non parlo di Religione: queste sono due cose che possono assolutamente non fare il paio.
Se credete che i vostri nonni, passati a miglior vita, vi siano a fianco
nell'esperienza della malattia, va benissimo, affidatevi a loro
ciecamente. Poichè: a) chiedete e vi sarà dato e b) vi sia fatto nella misura della vostra Fede. Questo elemento della fede è ovviamente, in assoluto, il più importante, quello che pesa di più sul piatto della bilancia.
Ricapitolando i quattro elementi, da applicare tutti insieme fino alla
scomparsa del male, sono: 1) L'inversione del nomina sunt consequentia
rerum 2) Mettere da parte la paura 3) L'adozione della convinzione che
il corpo si auto-guarisce 4) La Fede.
Insieme ad un acceso spirito di ricerca ed alla attitudine alla
sperimentazione su di sé (questa si che è vera scienza!) si può guarire
da ogni male.
Serena guarigione a tutti.
P.s.
Quanto ho scritto vuole essere più che altro uno stimolo verso la
guarigione e la correlata ricerca di sé, non certo una ricetta medica
ultima.
Il consiglio (che viene da sé) è sempre quello di adoperare il Buon
Senso nell'ambito della cura, sia che si decida di perseguire la strada
suddetta, sia che si scelgano altre metodologie, più invasive.
L'inciso finale è che le due convinzioni
di cui sopra non sarebbero poi realmente del tutto antitetiche, se non
nel mondo polare che decidiamo o meno di abbracciare.
ANTICORPI.info: 4 Punti per la Guarigione
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