Mario Draghi - Wikipedia

  Cesare Sacchetti  lo ha calcolato

L’ultima mossa di Draghi per riguadagnare un po’ di consensi è quella di aver rinunciato ai 115mila euro annui previsti per lo stipendio da presidente del Consiglio. Se andiamo a ripercorrere a ritroso la carriera di Draghi dal 1992 ad oggi, possiamo vedere quanto è costato approssimativamente Draghi all’Italia. Mario Draghi nell’anno del golpe giudiziario di Mani Pulite era direttore generale del Tesoro ed è stato il principale artefice della svendita del patrimonio pubblico industriale italiano. Secondo la Corte dei Conti, solamente i rincari dovuti alle privatizzazioni sono costati 170 miliardi di euro.

Questa stima non tiene conto dei mancati ricavi che saranno altre svariate decine di miliardi di euro. C’è poi la storia dei derivati sottoscritti da Draghi sempre negli anni’90 che sono costati allo Stato italiano almeno 8 miliardi di euro. Se a questi aggiungiamo i danni dell’Italia nella permanenza dell’euro che Draghi ha tenuto in vita attraverso il Quantitative Easing, il conto sale ancora di più con svariati decine di miliardi di euro all’anno persi per l’appartenenza alla moneta unica. Una stima conservativa dei danni fatti da Draghi all’economia italiana si aggira tranquillamente sui 200 miliardi di euro. In conclusione, Draghi può tenersi i 115mila di euro all’anno previsti per il suo incarico a palazzo Chigi purché restituisca all’Italia e al popolo italiano i 200 miliardi di euro di danni che le sue politiche di killeraggio economico hanno provocato all’Italia.

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