L'utilizzo
di alcuni funghi può favorire l’aumento delle funzioni cognitive e
delle performance mentali, senza avere alcun effetto dannoso per
l’organismo né creare dipendenza.
di Stefania Cazzavillan
Il termine nootropo
è stato coniato nel 1972 da Corneliu E. Giurgea (6 Gennaio 1923,
Bucarest – 30 dicembre 1995, Bruxelles), psicologo e chimico rumeno, per
descrivere composti in grado di aumentare la memoria e la capacità
diapprendimento, potenziare le funzioni cognitive in condizioni di
stress, proteggere il sistema nervoso centrale da sostanze
neuro-tossiche, accelerare e ottimizzare i processi neuronali e
aumentare la concentrazione e il “focusing” (focalizzazione verso gli
obiettivi) senza avere effetto sedativo o stimolante, e senza dare
dipendenza.
In
generale si tratta quindi di sostanze naturali o sintetiche che
favoriscono l’aumento delle funzioni cognitive e delle performance
mentali, senza avere alcun effetto dannoso per l’organismo né creare
dipendenza ...
Tra
i nootropi sono molto conosciute la L-teanina, in grado di agire
sull’equilibrio dei neurotrasmettitori e di modificare le onde cerebrali
sostenendo concentrazione e attenzione per tempi lunghi, e la Bacopa
monnieri della medicina Ayurvedica, efficace nel potenziamento della
memoria, della concentrazione e delle funzioni cognitive.
Molto meno conosciuti sono i nuovi nootropi tra cui i funghi medicinali Hericium erinaceus e Ganoderma lucidum.
Gli utilizzi del Ganoderma Lucidum
Il
Ganoderma lucidum, conosciuto nell’antica tradizione orientale come il
fungo dell’immortalità, effettua un’azione riequilibrante dei sistemi
nervosi autonomo e centrale migliorando stati di ansia, insonnia,
svogliatezza, mancanza di motivazione, inquietudine e alte-razioni della
memoria e della concentrazione.
La sua azione è di tipo “adattogeno” e i suoi effetti sono sempre più profondi.
Nel tempo genera un senso di calma interiore e armonia e un miglioramento delle prestazioni mentali e cognitive.
Uno
studio a doppio cieco su 132 soggetti con neurastenia ha dimostrato che
l’utilizzo regolare di Ganoderma lucidum (1,8 grammi 3 volte al giorno
per 8 settimane) migliora in modo significativo la sensazione di fatica e
lo stato di benessere nei soggetti trattati rispetto al gruppo di
controllo non trattato.
Migliora
l’insonnia con un meccanismo GABAergico e regolarizza i ritmi del
sonno. Numerosi studi scientifici evidenziano per il Ganoderma lucidum
un effetto migliorativo delle funzioni cognitive, apprendimento e
memoria e di riduzione del rischio di sviluppare malattie degenerative
quali il morbo di Alzheimer e di Parkinson.
Utilizzo dell'Hericium erinaceus
L’Hericium
erinaceus è un fungo tradizionalmente utilizzato per il miglioramento
delle funzioni digestive, per la salute gastrointestinale, per il
trattamento delle ulcere e delle malattie infiammatorie croniche
dell’intestino grazie anche ai suoi importanti effetti sul microbiota
intestinale.
È
considerato un fungo straordinario per il sistema nervoso, grazie anche
a 2 importanti classi di molecole bioattive in esso contenute, le
erinacine e gli ericenoni, in grado di attraversare la barriera
ematoencefalica, di raggiungere il cervello e di indurre la produzione
di Nerve Growth Factor (NGF) e Brain Derived Nerve Factor (BDNF),
aumentando la plasticità sinaptica, la mielinizzazione e la neurogenesi.
La
sua attività “rigenerativa” del sistema nervoso lo rende molto utile,
oltre che nel potenziamento delle funzioni cognitive, anche nella
prevenzione e nel trattamento delle malattie neurodegenerative.
Un
recente studio dell’Università di Pavia ha paragonato le età del topo e
dell’uomo e ha osservato e valutato gli effetti del fungo su topi
anziani con fragilità fisica e cognitiva: la sua assunzione per 2 mesi
permetteva di “ringiovanire” il sistema nervoso di addirittura 23 anni
(tempo corrispondente all’età dell’uomo) migliorando in modo
significativo le funzioni cognitive.
Si
tratta di risultati davvero sorprendenti che forniscono un razionale
per un suo utilizzo nel rallentamento dell’invecchiamento del sistema
nervoso e nella prevenzione della neurodegenerazione.
Tutti
i funghi medicinali hanno un effetto importante sul sistema nervoso, ma
il Ganoderma lucidum e l’Hericium erinaceus, per i risultati ottenuti
dai recenti studi scientifici, entrano di diritto nella categoria dei
nootropi e possono essere considerati un intervento di sostegno e
miglioramento delle performance mentali sia in un’ottica di
raggiungimento degli obiettivi, sia anche come prevenzione delle
malattie neurodegene-rative delle quali, negli ultimi 50 anni, si nota
un allarmante aumento.
- Articolo tratto da Scienza e Conoscenza n. 76 -
Stefania Cazzavillan
è biologa specializzata in genetica, ha conseguito nel 2006 il Diploma
di Naturopatia Tradizionale cum laude presso la Libera Università
Italiana di Naturopatia Applicata (IRL). Dal 2004 è membro del GSMI
(Gruppo di Studio di Medicine Integrate) e dal 2006 è parte integrante
dell’International Mycotherapy Institute
(IMI) di cui è presidente dal 2008. Per 23 anni è stata ricercatrice in
biologia molecolare presso una struttura istituzionale con numerose
pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali. La sua passione
per la ricerca le ha permesso di approfondire la tematica dei funghi per
la salute umana facendola diventare uno dei nomi di riferimento a
livello nazionale.
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