La fonte non è l'altro,
la sorgente è dentro di te.
L'altro la colpisce ma, se all'interno non
ci fosse rabbia, non potrebbe uscire:
se colpisci un buddha, affiorerà solo compassione, perché
dentro c'è solo quello; la rabbia non verrà fuori, perché in lui non ce n'è. Se
getti un secchio in un pozzo secco non ne verrà fuori nulla, se lo getti in un
pozzo colmo d'acqua, tirerai fuori acqua, ma quell'acqua viene dal pozzo: il
secchio serve solo a tirarla fuori.
Quindi, se qualcuno ti insulta, sta solo gettando un secchio
dentro di te, e quel secchio verrà su pieno di rabbia o di odio, o del fuoco
che avevi dentro; ma la fonte sei tu, ricordalo. Per questa tecnica ricorda che
tu sei la fonte di tutto ciò che di
solito proietti sugli altri. E ogni volta che senti piacere
o avversione, immediatamente va' all'interno e arriva alla fonte da cui sorge
quel sentimento: rimani centrato lì, non muoverti verso l'oggetto.
Qualcuno ti ha dato l'occasione per diventare consapevole
della tua rabbia; ringrazialo subito e dimenticalo. Chiudi gli occhi, entra in
te e osserva la fonte da cui sorgono amore e rabbia: da dove vengono? Va'
dentro, scava in te; laggiù troverai la fonte, perché la rabbia viene da te.
Odio o amore, o qualunque altra cosa, viene dalla tua fonte.
Ed è facilissimo andare dentro di sé quando si è in collera, innamorati o
quando si odia, perché si sta ribollendo: in quei momenti è molto facile; quel
filo è caldo e ti può portare all'interno, con quel calore puoi muoverti
facilmente. E quando raggiungi un punto interiore che non è caldo, d'un tratto
ti renderai conto dell'esistenza di una dimensione diversa, ti si schiude
davanti un mondo nuovo.
Usa l'odio, usa la rabbia, usa l'amore per andare dentro di
te.
-OSHO
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Casa
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