giovedì 14 maggio 2020

"Ci vuole energia , tanta energia, se cerchi una tecnica per accrescere la tua energia, questo fa PER TE...."



la tecnica:

"Considera la tua essenza come raggi di luce che salgono da un centro all'altro lungo la spina dorsale, e in questo modo dentro di te sorge la `vitalità'."

Le vertebre e la spina dorsale sono il fondamento sia del corpo che della mente. La mente, la testa, è il punto terminale della spina dorsale. Se essa è giovane, tu sei giovane; se è vecchia, tu sei vecchio. Se riesci a mantenerla fresca e giovane, difficilmente invecchierai. L'intero yoga opera in modi diversi per mantenere giovane, fresca e colma di vitalità la tua spina dorsale. A un estremo si trova il centro sessuale, attraverso il quale sei in contatto con la natura, la terra, la materia. All'altro estremo, in cima alla testa, si trova un altro centro, il sahasrar, attraverso il quale sei in contatto col divino: queste sono le due polarità dell'esistenza. E se non inizierai a fluire verso l'alto, la tua infelicità non avrà mai fine.

Quando la tua energia sale verso l'alto puoi cogliere sempre maggiori bagliori del reale, e una volta raggiunto il sahasrar, verrai pervaso da una beatitudine assoluta. Sia il Tantra che lo Yoga operano dunque per elevare la tua energia lungo la colonna vertebrale, aiutandola a muoversi contro la forza di gravità che la spinge verso il basso. Questa tecnica serve a spezzare tale abitudine. Forse avrai notato che la tua energia sessuale si muove grazie all'immaginazione: il tuo centro sessuale inizia a funzionare grazie all'immaginazione. Di fatto, senza non potrebbe funzionare. Ecco perché funziona meglio se sei innamorato di qualcuno, poiché con l'amore prende vita l'immaginazione. È importante: se l'immaginazione aiuta l'energia a muoversi, allora con la semplice immaginazione potrai muoverla anche verso l'alto.

Pensa a te stesso, al tuo essere, come raggi luminosi che salgono verso l'alto lungo la colonna vertebrale: alcuni sistemi parlano di sette centri, altri di nove, altri di tre, altri di quattro. Quelle divisioni non sono molto rilevanti, puoi crearne una tua. Cinque centri possono bastare: il primo è quello sessuale, il secondo si trova dietro l'ombelico, il terzo dietro al cuore, il quarto tra le due sopracciglia, il quinto, lo sahasrar, in cima alla testa.

Chiudi gli occhi e immagina di essere luce. Non si tratta solo di immaginazione. All'inizio lo sarà, ma è così anche nella realtà, perché ogni cosa è composta di luce. Poi sposta la tua attenzione al centro sessuale e senti che quei raggi di luce si elevano verso l'alto, partendo da lì, fino all'ombelico. La divisione è necessaria perché ti sarebbe difficile collegare direttamente il centro sessuale al sahasrar la tua mente può concepire più facilmente delle piccole suddivisioni. Immagina dunque che quei raggi di luce si elevino dal centro sessuale e raggiungano l'ombelico.

Ben presto l'ombelico diventerà caldo, lo potrai sentire: grazie alla tua immaginazione l'energia sessuale ha iniziato a elevarsi. Quando sentirai che il secondo centro è diventato una fonte di luce, che i raggi sano arrivati lì e sono stati raccolti, inizia a muoverti verso il cuore. Quando vi arriveranno, il battito del cuore cambierà, il respiro diventerà più profondo, un calore avvolgerà il tuo cuore. Continua a salire.

Ricorda di non lasciare l'energia ferma da qualche parte, in uno dei centri intermedi. Qualcuno potrebbe venire a trovarti, o telefonarti, e tu devi smettere l'esercizio... fai in modo di poterlo fare in momenti in cui nessuno ti può disturbare, altrimenti il centro in cui lasci l'energia rimarrà aperto come una ferita, e potresti avere disturbi mentali. Stai attento; altrimenti non fare questo esercizio. Richiede assoluta privacy, nessun disturbo, e deve essere completato.

L'energia deve arrivare alla testa ed essere liberata da lì.

Non creare opposti: ogni opposto è interrelato, si tratta solo di gradi diversi dello stesso fenomeno. Se ne diventi consapevole, vedrai che entrambe le polarità sono identiche. Se lo sentirai, e se questo sentire scenderà in profondità dentro di te, sarai liberato da entrambe le cose. A quel punto non chiederai nulla: ogni pretesa, ogni richiedere si arresta. E in quell'arresto sei libero. Qualsiasi cosa vedi in questo universo non è che un riflesso. Se lo ritieni una schiavitù, significa che quello è il tuo riflesso. Se lo vedi come liberazione, di nuovo si tratta di un tuo riflesso. Chi continua a guardare i riflessi penserà che esistono molti soli, mentre colui che non guarda nei riflessi, bensì nella realtà, vedrà che esiste un solo e unico sole.

Osho
http://divinetools-raja.blogspot.it La Via del Ritorno... a Casa

Nessun commento :

Posta un commento