futuro, non crearne un problema; torna semplicemente al presente.
Senza alcun problema. Va tutto bene! Riporta semplicemente indietro la
tua consapevolezza. Non preoccuparti, Dio non ha nessuna fretta;
l’eternità può aspettare per l’eternità. Non creare tensione. Ogni
volta che senti di esserti lasciato sfuggire il presente, torna
indietro; questo è tutto.
Non sentirti in colpa; è un trucco della tua mente, ti sta ancora
ingannando. Non appena puoi, torna a quello che stai facendo: se stai
facendo il bagno, torna indietro; se stai mangiando, torna indietro,
se stai camminando, torna indietro. Nel momento in cui senti di non
essere qui e ora, torna indietro con innocenza, con semplicità. Non
creare sensi di colpa. Se ti senti in colpa ti sfugge l’elemento
essenziale:
Esiste il peccato ma non c’è colpa; ma per te è difficile.
Più torni indietro… con semplicità, ricorda, senza oscurarti in
volto, senza fare grandi sforzi; con semplicità, con innocenza, senza
farne un problema, perché l’eternità è senza problemi. Tutti i
problemi esistono sul piano orizzontale; anche questo problema
esisterà su quel piano. Il piano verticale non conosce problemi – è
pura gioia; è privo di ansie, di angoscia, di preoccupazioni, di
colpa. Sii semplice e torna indietro.
Torni a casa così tante volte che ora, a poco a poco, si aprirà una
nuova dimensione. Sarai sempre più in grado di restare nella
consapevolezza, ti sposterai sempre meno in avanti e indietro.
L’oscillazione sarà sempre più piccola. Dimenticherai sempre meno, e
sarai sempre più in grado di ricordare: stai entrando nel piano
verticale.
Improvvisamente, un giorno, quello orizzontale scompare. La
consapevolezza acquisterà intensità e il piano orizzontale scomparirà.
È questa la ragione per cui gli hindu chiamano questo mondo
un’illusione. Perché quando la consapevolezza diventa perfetta, questo
mondo, questo mondo che avete creato nelle vostre menti, semplicemente
scompare. Un altro mondo ti viene rivelato. Il maya scompare,
l’illusione scompare. Essa esiste a causa del vostro sonno, della
vostra inconsapevolezza.
Dio ti cerca, ma tu dove sei?
Tutti siamo educati alla chiarezza e alla precisione. Se vuoi essere
chiaro e preciso devi muoverti sul piano orizzontale; là A è A, B è B,
ed A non è mai B. Ma nell’abisso misterioso del piano verticale, i
confini si incontrano e si perdono l’uno nell’altro: l’uomo è donna,
la donna è uomo; ciò che è giusto è sbagliato, ciò che è sbagliato è
giusto; l’oscurità è luce, la luce è oscurità; la vita è morte, la morte
è vita – tutti i confini si incontrano e si fondono. Dunque, Dio è un
mistero, non un sillogismo.
Coloro che cercano dimostrazioni dell’esistenza di Dio stanno
semplicemente cercando di fare l’impossibile; non può essere data
nessuna dimostrazione. Queste esistono solo sul piano orizzontale. È
questo il significato della fiducia: cadi nell’abisso, sperimenti
l’abisso, scompari in esso… e giungi a sapere. Questo accade quando
la mente non c’è più, mai prima.
Gli sciocchi, anche se sentono, sono come i sordi; a loro si addice la
massima: anche se sono presenti sono assenti.
È detto nelle antiche scritture tibetane che Dio giunge a te molte
volte ma non ti trova mai là, dove sei. Bussa alla tua porta, ma
l’ospite non c’è mai – è sempre da qualche altra parte. Sei a casa tua
o da qualche altra parte? Com’è possibile che Dio ti trovi? Non c’è
nessun bisogno di andare da lui, basta solo che tu sia in casa e sarà
lui a trovarti. È in cerca di te proprio come tu sei in cerca di lui.
Devi solo restare a casa, così quando verrà ti troverà. Milioni di
volte è arrivato, ha bussato, è rimasto in attesa sulla porta, ma tu
non c’eri mai.
L’intero corpo è una casa e la mente è in viaggio, il padrone di casa
è perennemente in viaggio e la casa resta vuota. E la vita bussa alla
tua porta – puoi chiamarla Dio, o in qualsiasi altro modo ti piaccia,
il nome non ha alcuna importanza; chiamala esistenza – bussa alla tua
porta, sta bussando anche in questo momento, ma tu non ci sei mai.
Questo è sonno.
Non si dovrebbe agire o parlare come se si fosse addormentati.
Agisci, parla, con piena consapevolezza, e allora vedrai verificarsi
in te un tremendo cambiamento. Il fatto stesso che tu sia consapevole
cambia le tue azioni. A questo punto non puoi più commettere peccati –
non che tu debba controllarti, no! Il controllo è un misero surrogato
della consapevolezza; non è di grande aiuto. Se sei consapevole non
hai bisogno di controllare la rabbia; nella consapevolezza non sorge
mai rabbia. Esse non possono assolutamente coesistere, non possono
esistere insieme. Nella consapevolezza molte cose semplicemente
scompaiono; tutte le cose negative scompaiono.
Le azioni non significano nulla. Le azioni non hanno importanza. Tu,
sei la consapevolezza, il tuo essere conscio, attento, ecco ciò che ha
importanza. Quello che fai non è essenziale.
Una volta conosciuta la consapevolezza, nulla può essere più prezioso:
hai conosciuto la più grande estasi della vita. A quel punto,
improvvisamente, molte cose semplicemente cadono; diventano stupide,
insensate. Non c’è più motivazione, non c’è più desiderio, i sogni
sono caduti.
Coloro che sono svegli hanno un mondo in comune; chi è addormentato
vive in un mondo separato.
La Verità
Ed è proprio a causa di tante persone addormentate, di un così gran
numero di persone addormentate, che esistono tantissimi mondi. Tu
possiedi un tuo mondo privato; se sei addormentato vivi chiuso nei
tuoi pensieri, concetti, sogni, desideri. E ogni volta che incontri un
altro, avviene uno scontro di due mondi; due mondi in collisione, ecco
come vanno le cose. Osserva!
Nessun dialogo è possibile perché ci sono due mondi privati. È
possibile solo il conflitto. I sogni sono privati, la verità non è
privata. La verità non può essere privata – non può essere mia o tua,
cristiana o hinduista, indiana o greca. La verità non può essere
privata. I sogni sono privati. Tutto ciò che è privato, ricorda, deve
appartenere al mondo dei sogni. La verità è un cielo aperto, è per
tutti, è una sola. La mente possiede un proprio mondo privato ma la
consapevolezza non lo possiede.
Coloro che sono svegli hanno un mondo in comune; chi è addormentato
vive in un mondo separato.
Tutti coloro che sono svegli hanno un mondo in comune: l’esistenza.
Mentre tutti coloro che sono addormentati e sognano hanno ognuno un
proprio mondo privato. Il tuo mondo deve cadere; questa è l’unica
rinuncia che io esigo da voi. Non vi chiedo di lasciare le vostre
mogli; non vi chiedo di rinunciare al vostro lavoro, ai soldi, o a
qualsiasi altra cosa, affatto.
Il vero mondo a cui si deve rinunciare è la mente, il mondo privato
dei sogni. Se ci rinunci, sarai sull’Himalaya anche se ti troverai fra
la folla del mercato. Se non rinunci, anche sull’Himalaya creerai
intorno a te un mondo privato. Lascia cadere il sogno! Divieni più
attento! Improvvisamente i sogni scompaiono, e con i sogni scompaiono
tutte le infelicità.
Muori al tempo così da potere risorgere nell’eterno. Muori alla mente
così da divenire vivo nella consapevolezza. Muori al pensiero così da
poter nascere all’attenzione.
Tratto dal libro: “L’Armonia nascosta”, di Osho.
http://unicacoscienza.altervista.org/osho-devi/
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