domenica 30 luglio 2023

UNA POSSIBILITÀ PRECLUSA






30 Luglio 2023

 La sofferenza è diventata profonda, intensa, a causa nostra. La sofferenza che è possibile trasformare in beatitudine non siamo riusciti a trasformarla, perché tutte le porte sono chiuse. E le abbiamo chiuse noi. Diciamo che dio non esiste: abbiamo chiuso la porta. Non c’è nemmeno la possibilità di dio. E non è nemmeno scientifico dire che dio non esiste. Scientificamente possiamo solo dire che la scienza non ha ancora trovato alcun dio. Quindi, c’è ancora una possibilità. Ma diciamo che dio non esiste: la possibilità è preclusa. E quando la possibilità è preclusa, una volta che dai per scontato che dio non esiste, la tua mente non guarderà più in quella direzione. Guarderà ovunque, ma non in quella direzione. 

Quella possibilità è chiusa. Ed è l’unica possibilità di trascendere la sofferenza. Cento anni fa, Nietzsche ha detto che dio è morto. Un detto molto profetico! Gli anni seguenti lo hanno dimostrato: per noi, per questo ventesimo secolo, dio è morto. Non è dio che è morto: siamo così chiusi dentro di noi che per noi dio non esiste. Dire che dio non esiste non fa alcuna differenza per dio, ma fa un’enorme differenza per noi, perché una grande possibilità, una grande relazione, è preclusa. Restiamo soli con noi stessi e non possiamo andare da nessuna parte, non possiamo trascendere la mente umana, perché non è rimasta nemmeno una possibilità ipotetica. Dove possiamo andare? Al massimo possiamo tornare a essere animali. 

Non c’è niente oltre l’uomo, c’è solo qualcosa al di sotto di lui. Se l’aldilà è perduto, torni a uno stadio di sviluppo inferiore. Questa è una delle leggi fondamentali della natura: o progredisci o sei respinto indietro, al punto di partenza. Non puoi stare fermo, non è possibile una situazione di stallo. Non c’è riposo da nessuna parte: tutto va avanti o torna indietro. Non puoi riposare. Se neghi l’aldilà, non c’è altro luogo in cui andare. Ma non puoi rimanere dove sei, perché la sofferenza è così grande, l’angoscia è così grande. Essere umani significa essere angosciati, tesi. Non puoi rimanere così, quindi devi ripiegare all'indietro. Usi sostanze intossicanti e ricadi, ti arrabbi e ricadi, pensi al sesso e ricadi. In qualche modo, torni a essere un animale. 

Ma non puoi tornare indietro davvero. Puoi solo provarci. Non è possibile tornare indietro davvero. È come saltare in cielo: non puoi davvero lasciare la Terra. Ritorni. Per un attimo senti di essere in cielo, ma poi la Terra ti attrae: graviti di nuovo sulla Terra. Saltando non puoi raggiungere la Luna. Puoi saltare verso di lei e per un momento avrai l’illusione di essere fuori dal campo gravitazionale, ma non sei andato da nessuna parte e sei costretto a ritornare. Allo stesso modo, puoi continuare a saltare indietro verso il livello animale, ma non puoi restare lì. Ritorni immediatamente a essere umano. Ma essere umani è una grande angoscia. Lo è sempre stato, ma prima c’era la possibilità di trascendere e ora, dal momento che abbiamo negato dio, quella possibilità non c’è più. Ecco perché l’angoscia è più intensa, più frustrante. Ora non può più essere utilizzata come mezzo per la trascendenza.

Osho, The Eternal Quest #14

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