L’unico problema con la tristezza, la disperazione, la rabbia, l’ansia e
l’infelicità, è che vuoi sbarazzartene. Questo è l’unico ostacolo.
Sarebbe appropriato vivere con queste emozioni; sfuggire non è possibile.
Esse sono le componenti della situazione in cui la vita può crescere e diventare integrata.
Sono le sfide della vita. Accettale.
Sono benedizioni sotto mentite spoglie.
Se vuoi sfuggirle, se vuoi in qualche modo sbarazzartene, allora nasce
il problema, perché quando vuoi liberarti di qualcosa non la guardi mai
in modo diretto; a quel punto quella cosa cercherà di nascondersi,
perché tu la condanni.
Andrà più in profondità nell’inconscio, si nasconderà negli angoli più oscuri del tuo essere dove non riuscirai più a trovarla.
Si sposterà nella cantina del tuo essere, e lì si nasconderà.
Ma, naturalmente, più va in profondità e più problemi provoca, perché si
mette ad operare da angoli sconosciuti del tuo essere e tu ti ritrovi
completamente impotente.
Quindi la prima cosa è:
non reprimere mai.
La prima cosa è:
ciò che è, è. Accetta e lascia che accada; lascia che appaia proprio davanti a te.
In realtà, il solo affermare: “Non reprimere”, non è sufficiente.
Se me lo permetti, vorrei dire: “Fattela amica”.
Ti senti triste? Fai amicizia con questa sensazione. Abbi compassione.
Anche la tristezza ha un suo essere. Lascialo apparire, abbraccialo;
siedi insieme ad esso, e tienilo per mano. Sii amichevole. Amalo. La
tristezza è bellissima! Non c’è nulla di sbagliato in essa.
Chi ti ha detto che c’è qualcosa di sbagliato nell’essere tristi?
La tristezza può solo darti profondità.
La risata è superficiale, la felicità è solo a fior di pelle.
La tristezza arriva fino alle ossa, al midollo. Nulla va così in profondità come la tristezza. Quindi non preoccuparti.
Resta con l’emozione, ed essa ti condurrà fino al tuo nucleo più profondo.
Viaggerai su quest’onda e sarai in grado di apprendere alcune cose nuove sul tuo essere, cose che non avevi mai saputo prima.
Quelle cose possono esserti rivelate solo in uno stato di tristezza, non in uno di gioia.
L’oscurità è anch’essa positiva, l’oscurità è anch’essa divina.
Una persona che riesce essere paziente con la sua tristezza,
all’improvviso una mattina scoprirà che la felicità sta sorgendo nel suo
cuore da qualche fonte nascosta.
Quella fonte nascosta è l’esistenza.
Ti sei guadagnato la felicità se sei stato autenticamente triste; se sei
stato autenticamente disperato, infelice, ti sei guadagnato il
paradiso.
Ne hai pagato il prezzo.
Affronta la vita, confrontala.
Ci saranno momenti difficili, ma un giorno vedrai che quei momenti
difficili ti hanno dato forza, proprio perché li hai affrontati.
Erano necessari.
Mentre li stai attraversando sono difficili, ma dopo vedrai che ti hanno reso più integrato.
Senza quei momenti non avresti mai trovato il tuo centro, le tue basi.
Fa’ che esprimere sia una delle azioni fondamentali della tua vita.
Se devi soffrire per questo, soffri pure,
ma non sarai mai un perdente.!!
Quella sofferenza ti renderà sempre più capace di goderti la vita, di celebrare la tua vita.
Osho
http://divinetools-raja.blogspot.it
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