28/09/2018
Dal tuo punto di vista potresti
pensare che io viva in un mondo
immaginario, fiabesco; e questo
perché qualsiasi cosa tu pensi sia reale, io la
ritengo irreale. Dunque, è
naturale che qualsiasi cosa io ritenga reale, a te
sembri irreale.
D’altra parte io ho un vantaggio
che tu non hai, ovvero: io ho vissuto
nella tua realtà, nella tua
cosiddetta realtà. Conosco entrambe, mentre tu ne
conosci una sola.
Io mi trovavo dove vi trovate
tutti voi, per cui conosco la vostra realtà, e
adesso conosco la mia. Mi trovo
dunque in una situazione migliore da cui
stabilire cosa sia reale e cosa
sia irreale. Voi conoscete una sola condizione,
non conoscete lo stato dell’essere
in cui vivo. Dunque, anziché giudicare,
fermati un attimo e raggiungi
anche tu questo stato. A quel punto sarai
assolutamente libero di giudicare.
Occorre tuttavia notare che
chiunque abbia raggiunto questo stato non ha
mai detto che il vostro mondo è
reale. Il vostro mondo è maya: irreale,
illusorio. Per giudicare devi
conoscere entrambe le dimensioni; solo a quel
punto puoi fare un confronto. Non
puoi stabilire alcunché, conoscendone solo
una, come potresti?
Osho: The Discipline of Transcendence, VOL. 4 CAP. 6
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