sabato 23 ottobre 2021

MICHELE GIOVAGNOLI – MEMORABILE LEZIONE DAI PORTUALI


  • Questi concetti e queste verità non le trovate né sui quotidiani né sui telegiornali di regime
  • Un insegnamento semplice e chiaro al mondo intero, ai sindacati e ai governi
  • Messa in crisi e nel ridicolo l’intera Comunità Europea da una manciata compatta ed implacabile di lottatori per le libertà fondamentali

QUALCUNO CHE TI FA VIBRARE LE CORDE EMOTIVE

Perugia, 16 Ottobre 2021. Parla a un pubblico di giovani fan Michele Giovagnoli, elemento di straordinarie risorse umanistiche. Educatore ambientale, alchimista, scrittore, oratore, animato da eccezionale pulsione per il vero e da un universale senso di giustizia, da un profondo amore per la natura e per il bosco, da un grade rispetto per il pianeta e per il cosmo.

COMINCIANO AD AVERE PAURA

Siamo entrati in una fase nuova, dopo una fase marziale dove ci siamo dovuti difendere perché ci hanno attaccato all’improvviso senza avvertirci, come fanno i vigliacchi. I vigliacchi ti colpiscono alle spalle, oppure colpiscono le cose più preziose che hai, o anche le più indifese. Infatti hanno cominciato con anziani e bambini. Ma noi li abbiamo respinti. Poi sono andati da quelle due categorie professionali dei medici e degli insegnanti, dove circola un enorme flusso di amore e di impegno. Un medico responsabile e trasparente è medico 24 ore al giorno ed è medico per sempre, al pari un insegnante. L’insegnante non è soltanto uno che ha imparato una cosa e la vuole trasmettere. Troppo semplice. Così come un medico non cura una macchina, altrimenti farebbe il meccanico. Gli insegnanti, fateci caso, sono quasi sempre tutte donne. O qualche uomo osannato nella scuola perché un maestro-uomo è una cosa bellissima. Quelle donne lì non vanno a scuola perché devono fare un lavoro, ma perché si prendono cura dei loro bambini. Quello che hanno fatto in questo anno e mezzo è una operazione alchemica.

ABBIAMO DI FRONTE PERSONAGGI DA COMMEDIA COMICA

Per quanto riguarda gli avversari, bisogna sapere come si muovono, bisogna imparare le loro tattiche. Hanno cercato di ostruire un flusso d’amore. Soprattutto quei virologi su cui ho detto ieri a Pesaro, che adesso paiono come la fonte della verità. Vanno lì in televisione, li vedete tutti belli e truccati, sembrano dei porno-divi. Fra 2 anni quelle trasmissioni lì le andremo a cercare, faranno parte del teatro comico, le prenderemo per riderci sopra. Noi ci stiamo già facendo quattro sganasciate adesso. Ma per tutti quello sarà il salotto delle comiche. Cecchi Paone lo trovi nella sezione comici, la sua espressione l’avrete vista. Dai, ma andiamo!

HANNO TENTATO DI RENDERCI TUTTI SCHIAVI

Abbiamo subito un attacco vile, brutale, cattivo perché perché oggi si possa sostenere un confronto o un dialogo. La loro volontà non non era certo quella di risolvere questa pandemia ma al contrario di crearla, di cavalcarla e di finalizzarla, di trasformarla in strumento di schiavitù anche più vorace di quello che già stanno usando. Quando dicono che il green pass serve per fare il vaccino, mentono. Non cadiamo in questo inganno: è l’esatto contrario. Non serve per il green pass perché questa storia dei vaccini è già finita. Ma il green pass è il primo passo verso un processo di schiavitù totale, per un controllo totale.

L’UNICA COSA REALE E SENSATA CHE TRAPELA È CHE COMINCIANO AD AVERE PAURA

Come si fa a capire la natura dell’avversario? Basta sentirlo. Lo senti a 1 km di distanza che è falso. Vi faccio un esempio. Ieri a Bologna c’era un corteo di 1 km e mezzo di persone, c’erano milioni di persone ieri in tutte le piazze d’Italia. Non si camminava. Porti bloccati, autostrade bloccate, la gente è venuta fuori come i funghi. È vero o non è vero, domando. Basta andare a vedere i giornali e il mainstream: “FLOP DEI CORTEI ! PIAZZE VUOTE !” Ho fatto una carrellata dei giornali dopo aver preso 3 farmaci, 2 ansiolitici e 1 fortificante per stomaco e intestino. Buttati giù, ho cominciato a guardare questa carta straccia dei giornali. Ragazzi, c’era scritta una cosa soltanto fra le righe e stava a significare COMINCIAMO AD AVERE PAURA ! Cominciano ad avere paura. Non possono nasconderlo. Sono tornato qui a Perugia per una ragione precisa. Quella di invitarvi a continuare questa celebrazione, questa festa.

C’È DELLA GENTE CHE HA BEN POCO DI UMANO

Non siamo più in battaglia, la battaglia già l’abbiamo giocata prima. La battaglia era di arrivare qui integri. E ci siamo arrivati. 1 su 3, questa era la battaglia. Siamo arrivati integri dal punto di vista morale e dal punto di vista fisico. Siamo arrivati qua incorruttibili. Loro hanno giocato sporco. Non si è mai vista un’azione così spietata, vorace, è la loro natura. Ve l’ho detto fin dall’inizio e ve lo ripeto sempre. Arrendetevi, non sono degli esseri umani! Non venitemi davanti con questa storia che hanno due occhi come noi, due braccia come noi, la lingua come noi, o forse il naso come il mio. Non più questa storia. Il concetto di specie non è applicabile alla forma, dobbiamo guardare la volontà. Se non ci preoccupiamo di far stare bene un bambino, mentre noi anche la notte non ci dormiamo purché possa avere una vita migliore, e affinché venga rispettato, loro non dormono per cercare di mettergli le mani addosso. Sono diversi da noi e basta. Mettiamocelo bene in testa.

TORNATEVENE A CASA, TORNATEVENE AL VOSTRO INFERNO

È stato fondamentale per approcciare questa pandemia e sarà fondamentale anche dopo, perché davanti a me, una cosa che non è umana non merita un minimo di fiducia. Non mi devo fidare. Quando mi vengono davanti e lo faranno non gli presterò ascolto. E fra un po’ cominceranno a dire queste cose qui, attenzione: LO FACCIAMO PER IL VOSTRO BENE ! A quel punto ragazzi sapete cosa dovete dirgli? Dovete dirgli questo. Ieri era il 15 di Ottobre, e voi avete aperto le porte dell’Inferno. PASSATECI ATTRAVERSO E SPARITE, SPARITE ! TORNATE A CASA VOSTRA, TORNATE DA DOVE SIETE VENUTI ! È un’opera incompiuta proprio per quello. Non perché quel Signore là non ha fatto in tempo a completarla. L’ha tenuta incompleta tutta la vita. La vita è una proposta, un’esperienza, puoi scegliere cosa fare, puoi scegliere se essere fedele alla tua natura oppure no. Noi lo siamo stati quando pretendevano di farci rinunciare alla nostra libertà, in onore alle alte cariche scientifiche e religiose. Noi siamo stati fedeli a noi stessi. Anche loro sono stati super-fedeli.

Loro sanno da tempo chi sono e cosa vogliono. Noi, grazie alla loro cattiveria, siamo stati costretti a capire un po’ di più chi siamo, a cominciare a sentire ciò che realmente vogliamo. Che cosa volevi? Una vita normale e tranquilla? VOGLIO IL LAVORO. La gente si ammazza per andare a lavorare ragazzi! Io non dico che non bisogna creare, ma se uno conosce le cose ed è consapevole del livello tecnologico che oggi è a disposizione dell’umanità, potrebbe lavorare 3 ore al giorno. Tre ore al giorno, e il resto della vita passarlo a vivere, e quelle ore lì non le dedichi al progetto di un altro, ma le dedichi al tuo progetto. Allora stai bene perché si tratta di manifestare la tua arte.

SIAMO ENTRATI IN UNA FASE NUOVA, PIENA DI ENERGIA

Loro sono sempre stati sinceri nella loro falsità. Sono falsi, sono arrivati falsi fino alla fine. Vi invito a notare questa loro evoluzione. Devono capire che dentro questo cervello, sotto questo mio cappuccio rosso, passa la lava bollente. Anche perché la paura, quando cominci ad addomesticarla, diventa un grande alleato. Loro usano l’arma della paura in tutte le maniere possibili. È il loro mestiere. Come loro non c’è nessuno. Lo sanno fare benissimo. E noi avremmo potuto soccombere. Vi ho invitato a tenerla a vostro fianco. Ascoltate la paura, fatele compagnia, portatela a bere un bicchiere di vino, andateci a letto, raccontatele qualche barzelletta. La paura è un’energia. Più cercano di impaurirci e più diventiamo forti. Abbiamo fatto un’operazione enorme, e quindi siamo entrati in una FASE NUOVA.

LA VERA SCELTA È TRA LIBERTÀ E NON LIBERTÀ

La nostra battaglia era prima. Prima occorreva stare lì, cuocere questa paura, cercare di non cedere. Siamo stati bravissimi e devo proprio dirvi grazie. Bravissimi tutti, bravissimi gli anziani, che nonostante tutto hanno mantenuto una loro dignità. Hanno continuato a raccontarci il loro passato, perché, vaccino o non vaccino, arriva un certo punto dove il problema vero è LIBERTÀ O NON LIBERTÀ. Ed è lì che vi hanno ingannati. “Il vaccino a volte mi ha salvato la vita dal vaiolo, dal colera e da tutta sta robaccia qua”. Noi abbiamo ascoltato i nostri anziani, li abbiamo rispettati e tenuti vivi, abbiamo assorbito quanto essi hanno appreso dalla vita. La vita è fare esperienze, come insegna Hillmann. Noi facciamo anima, portiamo dentro nel Dna e in una vasca di raccolta, in una anticamera il vissuto nostro e quello precedente, e questo viene tramandato. Abbiamo dentro di noi l’esperienza dei nostri nonni. Dobbiamo estrarla e dobbiamo ricordarci, abbiamo dentro di noi i guerrieri ed anche la pazienza. Siamo morti 10.000 e 100.000 volte, siamo sempre rinati e abbiamo vissuto infinite primavere, anche se spesso ce ne dimentichiamo.

ALLA FINE, L’INGANNO E LA PUZZA DI BRUCIATO LA PERCEPIAMO TUTTI

Appena però hanno toccato la corda della nostra arpa che suona le note della libertà, anche loro che magari hanno fatto il vaccino hanno detto: FERMI TUTTI. Il mio babbo, 73 anni, mi ha detto ieri “Cosa gli racconti a questa gente in piazza?” Non mi metto a dibattere con mio padre. Abbiamo delle ovvie divergenze. Passano generazioni. Fai fatica a confrontarti. Ma lui stesso, appena è uscita la parola green pass, ha detto queste testuali parole: “Ma cosa mai serve?” Anche loro, pure se non sanno nulla dei micro-chip, appena sentono che c’è qualcosa di storto, vanno subito in allerta, e noi andiamo in allerta con loro.

IL MURO NON SI SPOSTA A COMANDO

Oggi tengo a portarvi questo invito. Continuiamo la celebrazione. Siamo arrivati a oggi integri, ed è la cosa più importante che dovevamo fare. Quando un essere umano è integro fa radici fortissime e non lo corrompi più. Chi dall’altra parte cerca di corromperlo, arrivato a quel punto si stanca, diventa uno che dice al muro SPOSTATI, MENTRE IL MURO STA LÌ. Ripetono più volte SPOSTATI, TI VUOI SPOSTARE O NO ? Ragazzi, chi è il coglione, il muro o chi pretende di spostarlo? Stanno prendendo nota che c’è una consistente fetta di umanità che disobbedisce. Non siamo infiniti, non siamo neanche la maggioranza, ma in un confronto energetico non gioca la quantità ma la qualità. In alchimia il mercurio superiore è quello che trasforma le cose, e ce n’è sempre poco. Il mercurio inferiore abbonda ma conta quasi niente. È come l’acqua in un fiume. Poche particelle d’acqua spingono sugli argini, e sono quelle che spostano il letto del fiume. E la parte avversa ha dovuto prendere nota di queste realtà.

HANNO MESSO IN CAMPO OGNI STRUMENTO DI OFFESA, FALLENDO SU TUTTI I FRONTI

Si sono giocati tutto, l’esercito, i telegiornali, le notizie. Hanno giocato tutte le carte che avevano. Hanno usato le leve coercitive più vili e più luride. Andare a dire a una madre “guarda che sei una potenziale assassina, e che non ti vaccini sei responsabile della morte altrui”, o andare a dire al medico e al personale sanitario “adesso o ti pieghi e firmi qua facendo quello che dico io o non ti diamo da lavorare” sono cose da totale disgusto. Hanno usato qualunque arma a disposizione e non ne hanno più. Noi non ci siamo spostati di 1 millimetro. Questa è la prima cosa.

NON ABBIAMO DEI VETRI AL POSTO DEGLI OCCHI, O DELLA PIETRA AL POSTO DEL CUORE

Io arrivo qua. Non ci hanno spostato di 1 mm, ma hanno fatto di peggio: ci hanno addirittura rafforzati ! Ci hanno fatti incontrare, ci hanno fatti unire ! Hanno creato un movimento che in percentuale vale almeno il 30%. È stata una operazione fantastica e incredibile. È successo qualcosa di straordinario. Hanno fatto unire delle polarità. E quale era la polarità che era stata tenuta spenta troppo a lungo? IL SENTIMENTO. Siamo una società che sa tutto e deve imparare tutto, ma che non sa sentire quasi niente ! Ma è bastato portare la gente fuori, per farle capire che possiede un cuore che batte. Questo le ha accese. Quando vi chiedono “cosa fa il cuore”, ditegli “Guardami negli occhi che brillano di vitalità: il cuore fa questo !”

UNA MEMORABILE LEZIONE DAGLI ULTIMI, DAGLI SCARICATORI DI PORTO

Come si fa adesso a fare un passo avanti? Ora vi dirò una cosa che non vi ho mai detto in questo anno e mezzo. Adesso siete consapevoli che senza di noi il sistema non funziona. I portuali di Trieste lo hanno capito da tempo e si sono messi di traverso. Cosa bellissima. TRIESTE, TRIESTE, TRIESTE. Ma anche GENOVA, GENOVA, GENOVA. E anche una miriade di città italiane grandi e piccole che esultano giustamente per un atto di coraggio che riabilita il morale e la reputazione di questo Paese. Non un servizio segreto dalla Russia, non una astronave armata celeste in aiuto dalla galassia, ma la semplice forza di questi manovali triestini, la categoria che è sempre stata indicata per la rozzezza, GLI SCARICATORI DI PORTO.

GENTE UMILE E FORTE, ABITUATA AL PERICOLO E ALLA BORA

Arrivano lì, li vedi, non è che lavorano seduti a una scrivania. Lavorano con gru e grossi carrelli elevatori, scaricano container da mattina a notte inoltrata, ed ogni minimo errore può essere fatale. E li vedi che sono persone concentrare, precise, forti. Io qui sto col cappuccio in testa, ma là quando soffia la bora a 120 km/ora non deve essere proprio tiepido. Li senti parlare con la voce di altri tempi, che è una musica romantica, una voce pulita. Non hanno fretta. Parlano lentamente, si espongono senza mascherine come si espone un fiore. “Noi da qui non ci muoviamo ! Stiamo qui e basta !” Tutto possiamo dire tranne che non ci emozioniamo e che ci sentiamo parte di loro. Fanno parlare i loro anziani, i loro nonni, i nonni che hanno dentro nel cuore. Quei nonni che hanno resistito alle sfide e alle violenze, alle vicende della Resistenza e agli orrori delle foibe.

CI SONO ANCORA PERSONE NON DISPOSTE A FARSI COMPRARE

I portuali di Trieste hanno deciso di occupare il porto. Poi ti informi meglio e ti dici che se tappano questo porto si blocca il traffico delle merci dall’Africa e dall’Asia, e che non arriva più il cibo per metà Europa. Tosti davvero questi triestini ! Al governo non resta che prenderne atto. Quelli non si muovono da lì. Allora li tentano con le promesse e la carota. Ma come lo tenti un triestino che è temprato ai 120 km/ora della bora? Gli hanno promesso un tampone gratuito. Cosa che li ha offesi e infuriati ulteriormente. Hanno reagito dando una lezione ai satrapi governativi, una lezione morale che sarà ricordata per tutta la vita. Grazie ragazzi di Trieste. Semplicemente fantastici. Chi ha visto ieri la televisione ha appreso che il porto è stato sbloccato e che funziona tutto. Si è avvicinato un triestino. “Ma che cazzo stai dicendo? Il porto è tutto bloccato, le strade di accesso pure, non gira più niente!” Con la controparte non si negozia più, non si concede un grammo di spazio e di tempo. Ogni proroga e ogni regalino offensivo sono l’ennesimo furto tentato contro la nostra libertà. Abbiamo caricato il nostro arco. Siamo concentrati. Le loro forze sono diventate le nostre forze. Dal 9 di Ottobre siamo carichi e si vede. Non siamo mai stati forti come adesso. O lo facciamo adesso il salto di qualità o non lo facciamo più.

VI ABBIAMO RACCONTATO UNA MAREA DI FROTTOLE SUI VIRUS

Il capo supremo è determinato in maniera spietata. È immerso in una realtà che lo ha spento e reso insensibile. Non sente. Non gliene frega di niente. Se ti fa finire in strada, se ti tolgono il bambino, se a scuola l’insegnante balorda farà l’appello chiedendo a ogni bimbo se i genitori sono vaccinati. Lui non può rivelare alcun segno di cedimento. E i suoi colleghi di cordata? Quelli sono alla ricerca del piano B. Ho visto un virologo l’altra sera in televisione. Sembrava di assistere a un rally. Ha dato una virata a freno a mano. Ha sterzato e si pure capovolto. In 10 secondi ha ammesso al mondo “Fino adesso vi abbiamo raccontato un sacco di balle”. E sta cercando con gli altri di rifarsi una verginità, di uscirne pulito. Stiamo assistendo a uno scricchiolio spaventoso dell’intero apparato virale. Avete notato che non ci rispondono nemmeno? Fanno finta che non esistiamo. Quand’è che fai finta che l’avversario non c’è ? Quando sei sulla soglia della disperazione.

VOGLIO UNA VITTORIA PROFUMATA

Non mi accontento di vincere, voglio una vittoria profumata. Fermi come larici, ma voglio anche il sottile profumo della sua resina. Voglio la morbidezza del larice che quando arriva l’autunno rilascia spogliare dal vento freddo per poi resistere alle nevi. Voglio la bellezza dei suoi ciuffi che si riaffacciano a primavera. “Nonno, cosa hai fatto quando avevi 30 anni? Non è che hai passato un momento molto brutto per la democrazia italiana?” Lo potrete ricordare ai bambini col giusto orgoglio. “Sono stato fermo e inamovibile”. “Ma non avevi paura di perdere il lavoro ?” “C’era qualcosa di molto più prezioso che andava preservato.”

CONTRAPPORRE L’ARTE DELL’AMORE A OGNI FORMA DI BARBARIE

Ormai non abbiamo nulla da perdere. Potrei avere paura ? Il posto di lavoro non lo puoi perdere. L’avete forse perso ? Ebbene, avete solo perso delle scorie. Vi siete raffinati. Ed è per questo che si intravede sulla sponda opposta il fronte della disperazione. Ci avete messo il cuore. Avevate davanti un demone enorme, vorace, potentissimo sulla carta. Ora non reagite agli insulti. Dimostratevi superiori. Le uniche cose in cui eccellono sono la barbarie, le bastonate e le randellate. Non andate là. Celebrate ed esercitatevi nell’arte del cuore e nell’arte dell’amore. Siete già nel futuro. Quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto.

Michele Giovagnoli (Elaborazione, sintesi, titolo e sottotitoli di Valdo Vaccaro)

https://www.valdovaccaro.com/michele-giovagnoli-memorabile-lezione-dai-portuali/


 

Nessun commento :

Posta un commento