sabato 2 ottobre 2021

EDUCAZIONE POPOLARE AUTENTICA SULLA QUESTIONE VACCINALE


NON ESISTE ALTERNATIVA ALLO STUDIO E ALLA EMANCIPAZIONE CULTURALE DELLA MASSA

Senza un minimo di preparazione tecnica sulle cose di cui si parla tutti i giorni, non si va da nessuna parte. Se non si usa il cervello e non si usa il buonsenso, si continuano a fare scelte assurde e autolesioniste. Quel che è peggio, si rimane schiavi di tutte le bufale, di tutte le menzogne, di tutte le narrazioni e di tutti gli odiosi attentati alla nostra libertà e alla nostra salute che il sistema continua senza sosta a propinarci.

GLI ANTICHI ROMANI ADOPERAVANO REGOLARMENTE IL “CUI PRODEST”

Troppa gente presta in affitto il proprio cervello a terzi e crede fermamente che chiunque appaia in televisione con un camice da medico o una divisa da generale, o il piglio autoritario da premier, da presidente o da governatore sia credibile ed affidabile. Pochi si rendono conto che serve più che mai sottoporre a critica ogni singola nozione e ogni singolo dato che ci viene comunicato. Pochi si rendono conto che occorre selezionare le fonti informative sulla base del “Cui Prodest?” degli antichi e saggi romani (A chi serve costui, a chi serve quanto dice e quanto fa) sulla base dei soldi e del potere politico che ciascuna persona sta ricevendo dai propri sponsor, sulla base dei libri-paga e dei libri-regalie sui quali il suo nome è registrato.

OCCORRE SCEGLIERE ATTENTAMENTE LE FONTI INFORMATIVE

Non tutti ovviamente affermano il falso. Ci sono i veri e i falsi profeti. Sta a noi scoperchiare la pentola e scoprire chi ce la racconta giusta e chi invece imbroglia di brutto in nome e per conto di chi lo comanda e lo manovra a distanza dalle varie sale dei bottoni, note e ignote. Purtroppo il più delle volte le persone ai vertici sono le meno affidabili. In questo calderone ci sono virologi di fama, cosiddetti scienziati che pretendono di sapere, cosiddetti comitati di tecnici e di esperti in esperienze sbagliate.

SAPPIAMO UNA MINIMA PARTE DI QUANTO SERVE

L’ironia è che la scienza serve soltanto a mostrare quanto scarso e precario sia l’umano sapere. Già il grande Socrate metteva l’umanità in guardia sul fatto che “Più si sa e meno si sa”. Ma in questi anni di prostituzione scientifica ha preso decisamente il sopravvento la presunzione sulla umiltà, l’interesse vorace per il danaro sull’amore per la pura conoscenza. Servirebbero scuole di buon senso e di logica educativa, oltre che scuole di rigorosa trasparenza e onestà professionale, scuole non soggette ai processi disgreganti e degenerativi subiti negli ultimi anni da ogni università e da ogni centro educativo, scuole non comprate dai Rockefeller e dai fabbricanti di farmaci, vaccini, tamponi e mascherine.

PROVENGO DA SCUOLE SUPERIORI E NON DALLE SUCCURSALI DI ROCKEFELLER

Non ho molto da spartire con virologi e immunologi. Già parlare di contagio e di trasmissione-malattia suona storto e suona apparente, suona di rotto, di guasto e non di autentico. Provengo dalla scuola dei migliori, dalla scuola del grande medico bavarese Padre Taddeo da Wiesent (per il quale Nessuno al mondo muore di malattie cardiache, di cancro, di diabete, di virus o di malattie intermedie, ma tutti muoiono di sangue guasto che non circola fluido come dovrebbe). Provengo dalla scuola di Ippocrate, padre della medicina antica (Primo non nuocere e non spaventare, Madre Natura è sovrana medicatrice di tutti i mali). Provengo dalla scuola di William Osler, padre della medicina contemporanea (iI vero medico onesto e consapevole non cura e non guarisce ma educa sani e malati a stare lontani dalla chimica, da medicine e da vaccini). Vengo dalla scuola igienistica di Herbert Shelton, quella che insegna come le malattie siano amiche e non nemiche, quella che predica l’innocenza e l’amicizia dei batteri e dei virus. Vengo infine dalla scuola di Alec Burton, quella che crede alle Leggi Universali di Madre Natura, quella che definisce le malattie difensive rimediali depurative-eliminative e adattive, quella che definisce ogni cura medica come “perniciosa superstizione vudù”, come dannosa e inutile curomania che interferisce con i formidabili meccanismi auto-guaritivi e che pertanto ritarda e compromette ogni processo di riequilibrio.

CI SONO IMMUNOLOGI DISPOSTI A RAGIONARE

L’immunologo svizzero Beda Stadler mi sta tutto sommato bene, essendo un esempio di persona affidabile, anche se sempre inquadrata nello schema cervellotico dei soliti contagi. Lo si evince chiaramente dalle sue affermazioni. “I positivi asintomatici non esistono, si tratta di soggetti immuni che non trasmettono la malattia. L’errore avviene perché i test sono incapaci di determinare se il virus è ancora attivo o già distrutto dal sistema immunitario. Molta gente è già immune al virus perché ha già avuto altri Coronavirus simili. I soggetti in buona salute che portano la mascherina, farebbero meglio a indossare un elmetto, perché il rischio che gli cada qualcosa in testa è maggiore di quello di essere seriamente infettati dal virus!”.

Non mi dispiace il senso ironico di Stadler. Un modo come un altro per ripararsi dietro la foglia di fico, e per far trapelare qualche ammissione negazionista senza incorrere nelle ire del sistema. Se qualcuno vuole davvero cosa significa fare ironia autentica sul tema del giorno, su virus e vaccini, vada pure a leggersi “Virus e Viresse”, oppure “Scienza e fantascienza del virus”.

I DATI UFFICIALI SUI MORTI E SUI COLPITI VANNO RIVISTI UNO AD UNO

In ogni caso, che uno creda o meno al fenomeno del contagio, dovrebbe almeno preoccuparsi di capire nel contempo quanto validi, quanto efficaci e quanto innocenti siano i rimedi proposti e imposti dal regime sanitario. Dovrebbe inoltre informarsi giornalmente sulle reali statistiche delle persone che stanno morendo a frotte in tutto il mondo non certo a causa del virus, di cui nessuno al mondo è mai morto se non per le menti bacate e deficienti di Bill Gates, di Anthony Fauci e dei loro inguardabili seguaci.

LA FAVOLA DELLA IMMUNITÀ INDOTTA DAI VACCINI

Il sistema sanitario sta facendo di tutto e di più per convincere la gente non solo a vaccinarsi e a raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, ma anche a farlo senza timore in quanto come affermano i produttori di vaccini, le inoculazioni sarebbero alla base del calo di casi Covid e quindi avrebbero il merito inequivocabile di bloccare la presunta infezione, di prevenirla e di rendere i soggetti inoculati immuni.

I CALI PANDEMICI SONO UN FATTO NATURALE CHE AVVIENE REGOLARMENTE E NON CERTO PER OPERA DEI VACCINI

Tuttavia anche qui siamo in piena ipocrisia. L’andamento calante della pandemia, attribuito pomposamente da Draghi e ai suoi accoliti come derivante dalla politica restrittiva vaccinale posta in essere, implica anche qui una presa in giro. La storia insegna che tutte le cosiddette pandemie hanno un andamento calante per natura e non certo derivante dai vaccini.

LA BARBARIE SANITARIA RISCHIA DI PORTARE IL PAESE A UNA NUOVA CAPORETTO

Pochi comprendono e ammettono che l’intera storia del contagio e del virus-mostro-cattivo-maledetto è qualcosa di manicomiale e di schizofrenico, utile soltanto a terrorizzare il popolino e a renderlo obbediente e schierato dalla parte della barbarie sanitaria. Tant’è che il premier Draghi non è di certo ricorso ai tanti scienziati autentici che esistono, ma a un generale degli alpini, come se dovessimo affrontare un acerrimo nemico da prendere a cannonate. Ovvio che nessuno si sorprende della Nuova Caporetto cui stiamo andando incontro. Tutto il discorso sulla immunità di gregge è in realtà comico, irrealistico e smentito dai fatti e da millenni di storia, smentito da chiunque sia dotato di un briciolo di sale in zucca e di conoscenza scientifica. Lo stesso concetto di immunità è una panzana medica che fa acqua da tutte le parti. Nessuno al mondo è immune dalle conseguenze dei suoi errori, dalle sue aberrazioni alimentari e comportamentali, dalla moltitudine di nefandezze che compie contro se stesso.

IL MIRAGGIO DELLA IMMUNITÀ DI GREGGE

La scelta del Governo italiano rimane quella di inseguire una mitica e illusoria immunità di gregge. Vaccinare tutti senza diversificare e ipotizzare addirittura un obbligo vaccinale uguale, schematico e dogmatico per tutti, senza tener conto che ogni persona è profondamente diversa dall’altra e che ogni soggetto è un caso unico ed irripetibile al mondo. Questo è poi il solito metodo scriteriato della medicina moderna che pretende di applicare un suo protocollo fisso e inalterato ad ogni singolo individuo. L’Italia prende spunto non certo da Paesi come Danimarca, Svezia e Portogallo, che hanno già saggiamente azzerato ogni restrizione bloccando ogni provvedimento privo di senso, ma da Israele, che è notoriamente lo stato più vaccinatorio del pianeta, lo stato più amato e vezzeggiato da Bill Gates e dai Rockefeller, lo stato dove il Green Pass è obbligatorio per quasi tutte le attività.

GREEN PASS ALTAMENTE POLITICIZZATO E CON NESSUNO SCOPO SANITARIO

Infatti in Israele, chi vuole continuare ad uscire di casa persino per fare la spesa deve fare la terza dose. E dopo sei mesi dalla terza dovrà fare la quarta e così via. Va a finire che il green pass sarà obbligatorio persino per andare ai servizi igienici. Utilizzare un passaporto vaccinale che non ha nessuno scopo sanitario ma solo politico, tra prediche morali, discriminazione e complicazioni della quotidianità.

LA REGOLA-BASE DI CHI CI GOVERNA È QUELLA DI NON AMMETTERE MAI ALCUN NESSO TRA DANNI MORTALI E VACCINO

La gente continua intanto a denunciare effetti avversi da vaccino, oppure continua a non farlo in quanto cade stecchita poco dopo essersi vaccinata. Nessuno si azzarda poi a citare le possibili insidie che i vaccini riservano nel lungo periodo, in termini di tumori, cancri e altre patologie gravissime e invalidanti. Ma le notizie scomode vengono regolarmente sottovalutate e ignorate, soprattutto se riguardano persone comuni che contano poco. Quando invece si tratta di casi clamorosi, come quelli di persone note dello sport, dello spettacolo o della politica, diventa inevitabile parlarne. La regola in ogni caso è quella di non ammettere mai in nessun caso una relazione tra i danni e le morti e le sostanze iniettate. Persino di fronte alla più smaccata evidenza di danno vaccinale, si accampano infatti scuse su scuse, mancando sempre le prove certe al 100%.

QUALCHE ESEMPIO PROBANTE

Ed è così che filtrano ad esempio le dichiarazioni dell’ex-ministro della giustizia Castelli. “Sono una vittima del vaccino. Non lo posso provare, ma ragionevolmente credo che sia così. Sono stato vaccinato a fine luglio e ho passato dei brutti momenti. Sono ad altissimo rischio trombosi. Prima di vaccinarmi ancora ci penserei due volte. Mi sento come un “dead man walking”, ovvero come un morto che cammina”. Stessa cosa per le dichiarazioni di Francesca Marcon, nota campionessa italiana di pallavolo, che stava magnificamente e che è stata gravemente danneggiata dal vaccino, con diagnosi di pericardite. Stessa cosa per Giacomo Vaccaro, studente ventenne di ingegneria elettronica al Politecnico di Milano che, dopo aver ceduto al ricatto del vaccino in cambio di istruzione e di un titolo di studio, dopo 15 giorni dall’inoculazione il padre lo ha trovato sul letto senza vita. Poi, secondo le regole e le ignobili disposizioni governative, hanno escluso ogni nesso col vaccino, prima ancora di effettuare l’autopsia. Stesso discorso per Claudia da Modena, smagliante sorriso e abituata a canzonare e prendere in giro i no-vax, che ha cessato di vivere a 53 anni poco dopo il vaccino.

CLAMOROSA INIZIATIVA DEL SINDACO DI SANTA LUCIA DI PIAVE

Il primo cittadino di Santa Lucia di Piave, Riccardo Szumski, di professione medico, è arrivato a costruire un gazebo di protesta contro le politiche Sars-Covid-19 in centro al paese. “Mi aspettavo annunci responsabili sui corretti stili di vita. E invece nulla di tutto questo. Non avrei mai pensato un giorno di essere perseguitato per la colpa di essere perfettamente sano! Non sono un no-vax, ma ritengo che la vaccinazione debba essere una scelta responsabile e libera e non imposta secondo diktat anti-costituzionali”.

LA VICE-QUESTORE DI ROMA METTE SOTTO ACCUSA L’IMMORALITÀ DELLA AMMINISTRAZIONE

Ma le affermazioni più spettacolari e significative sono quelle di Nunzia Alessandra Schillirò, vice-questore di Roma, intervenuta a sorpresa durante la manifestazione del 25 Settembre nella capitale con le seguenti testuali parole: “È interessante apprendere dai giornali, anziché dalla propria Amministrazione, di essere già sotto provvedimento disciplinare. Sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione per esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto 4 premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’Amministrazione. Google dedica alla professione che svolgo molte pagine. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’Amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al Popolo Italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere perché credevo che non ci fosse niente di più nobile che chiunque fosse messo in grado di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”. Questa è una donna che vale, capace come è di dare una autentica lezione di civiltà all’intero paese, retto da governanti che sono tutto fuorché all’altezza dei loro compiti istituzionali.

I VIRUS ISOLATI ESISTONO SOLTANTO NELLA FANTASIA

Gli italiani non possono accampare scuse. Non possono dire che non sapevano e che nessuno li ha mai informati. Informazioni complete e corrette stanno in ogni dove, a patto di volersele cercare e di non accontentarsi di quanto blaterano i corrotti, i venduti e i colonizzati. Il prof Stefano Scoglio, ad esempio, ha dimostrato con tanto di documenti alla mano, che nessun virus vivo e attivo è mai stato isolato, lasciando di sasso chi parla disinvoltamente di virus come si trattasse di una entità accertata che produce sfracelli a danno della comunità umana. Fatti come questo dovrebbero farci riflettere. La parola d’ordine per tutti è di resistere, di non cedere alle pressioni di un sistema goffo e ridicolo che sta per scoppiare come una bolla di sapone. Siamo molti di più di quelli che crediamo, e siamo molto più scientifici e credibili di quanto crediamo, per cui non si deve arretrare di nemmeno un millimetro.

Valdes Sepich Vaccaro

https://www.valdovaccaro.com/educazione-popolare-autentica-sulla-questione-vaccinale/ 

 

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