1/03/2020
IL SISTEMA FREMEVA PER FAR CADERE UN CASTELLO TARLATO
Finalmente! E’ come una liberazione. Chi ci segue da tempo sa che
quanto sta accadendo sui mercati era previsto è quasi inevitabile.
D’altronde una crisi importante era attesa; molti analisiti ne erano
consapevoli. Semplicemente non si sapeva quando sarebbe avvenuta. Questo perché nonostante l’allargamento della forbice che si era creata tra la realtà il mondo fittizio, nessuno si poteva permettere di assumersi la responsabilità di far cadere il castello. Non se lo poteva permettere la politica, tanto meno le banche centrali e il sistema finanziario, ma nemmeno una parte del sistema economico.
LE MAGGIORI ECONOMIE ERANO IN CADUTA E IN RALLENTAMENTO
Come sempre accade, nessuno si voleva prendere la responsabilità di
un tale evento; ma la situazione, però, era critica e insostenibile.
L’ultimo trimestre del 2019 ci ha consegnato un rallentamento economico
generale: la Germania con una crescita del PIL pari a zero, l’Italia con
un PIL a -0,3%, la Francia che balbettava con una crescita minima
evidenziata da deficit e debito in peggioramento, una riduzione della
stessa crescita in Cina e, anche gli Stati Uniti, alla fine, si sono
ritrovati con un PIL inferiore a quanto ci si aspettava; il tutto,
nonostante il periodo natalizio presupponesse una certa positività.
TAGLI PRODUTTIVI E DEBITO MONDIALE IN CONTINUO AUMENTOMa non solo. Ad esempio, la Germania viene da un anno e mezzo di calo della produzione, stessa cosa per l’Italia. Vi è poi un debito mondiale in continuo aumento; parliamo di 250000 miliardi, il 330% del PIL mondiale…….ma nonostante tutto questo le borse come si comportavano ?
Gli indici mondiali erano ai loro massimi, sempre più in alto, come se tutto andasse a gonfie vele. Mercati lontani dall’economia reale che scontanvano una continua crescita. E ad ogni cedimento, ad ogni piccola crepa, ecco intervenire le banche centrali in aiuto con immissioni monster di liquidità: il sistema doveva tenere e andare avanti.
Ma la situazione era insostenibile, riuscire a superare i massimi avendo già scontato tutto ciò che di positivo si poteva trovare (o inventare) era veramente difficile. Sì cominciava a pensare che la corda fosse tirata abbastanza. Gennaio era stato un mese senza scosse.
BEN ARRIVATO CORONAVIRUS, SALVATORE DEL MONDO INTERO
Ma poi, ecco arrivare l’aiuto , l’occasione, il capro espiatorio, il colpevole perfetto. Sua maestà Coronavirus: un’occasione da non perdere, un’opportunità irripetibile. L’operatività si fa frenetica: in una settimana crollo vertiginoso.
Per trovare a Wall Street una discesa simile dobbiamo risalire (guarda caso) al 2008, per trovare i volumi registrati nell’ultima cinquina dobbiamo risalire al 2011. Come lasciarsi scappare questa manna improvvisa (non proprio).
INFLUENZA FORMIDABILE PER RIMESCOLARE LE CARTE MONDIALI E RIPARTIRE SU NUOVE BASI
Una fantastica un’influenza non mortale non pericolosa, sicuramente
di grandissimo contagio e di facile espansione, è stata l’elemento
scatenante che ha consentito di mettere in scena la grande
rappresentazione teatrale: blocco delle aggregazioni nessun convegno.
Però è possibile andare a lavorare in aziende in cui ci si trova assieme
in centinaia di persone, se non migliaia.PROVVEDIMENTI PRIVI DI LOGICA MA PIENI DI COMICITÀ
Non è possibile andare a giocare a tennis in due, ma è possibile andare al supermercato in mezzo d una moltitudine di persone impanicate. Non si può andare allo stadio, ma in serie B si; se poi è basket allora si può. Al bar sotto l’uufficio c’era abbastanza gente, ma non era un problema fino alle 18. Dopo si.
Una farsa a dimostrazione della non gravità di tale virus, ma sufficiente a creare il panico a frenare l’economia e a limitare la vita quotidiana. Ma soprattutto, una manna invece per i mercati che hanno potuto agire come raziocinio imponeva, ma che sarebbe stato politicamente scorretto. Ma non è niente di nuovo, anzi è tutto molto vecchio.
NEL MONDO BANCARIO LE COSE SI CONOSCONO MOLTO PRIMA CHE ACCADANO
Basta ricordare le speculazioni delle Dot.com. Eri un pazzo se osavi dire che non aveva senso e che si sarebbe pagata tale esagerazione. C’è voluto un 11 settembre per far crollare i mercati. Nel 2008 invece ci fu la lehman Brothers a portarsi sulle spalle il fardello del colpevole. Si sapeva dal 2006 che la situazione era esageratamente e irrimediabilmente insostenibile. Ma anche in quel caso se ne parlavi eri additato come colui che non capiva niente; il mondo era cambiato e ci si doveva adeguare.
Ancora oggi ci sono politici e pseudo economisti accasati che hanno il coraggio di dichiarare che non si sa di preciso cosa sia successo nel 2008 e perché sia successo. Quando, invece, si conoscono perfettamente le motivazioni e gli accadimenti; e si conoscevano ben prima che scoppiassero.
È ARRIVATO IL FATTORE X, QUELLO CHE TOGLIE I PECCATI DEL MONDO
E oggi il fattore scatenante dell’ineluttabile è il nostro caro Coronaviurus. Da tempo invitavamo ad essere cauti sull’azionario e a non andare troppo long, ma anche in questo caso, come nei precedenti, è servito il fattore X. Ed ora è tutto più semplice, la facciata è triste, ma dietro le quinte si gongola.
A livello politico, in Italia ad esempio, il PIL sarebbe stato negativo anche nel primo trimestre 2020 conclamando ufficialmente la recessione tecnica anche senza il coronavirus. Era già necessaria una nuova manovra correttiva.
Politicamente sarebbe stata dura. Adesso è tutto lecito. Si è riusciti a far passare una legge sull’ intercettazione in stile stato sovietico e Gualtieri ha potuto tranquillamente parlare del bisogno di una manovra che consisterà in nuove tasse, in nuovi limiti alla libertà individuale e di impresa. In pratica, come se fosse tutto normale. Semplicemente, perché dovuto al coronavirus, cioè a cause esterne, astratte e accettate dalle persone, dalla loro ignoranza.
SERVIVA UNA RECESSIONE MONDIALE PER IMPOVERIRE IL MONDO E PER RIEQUILIBRARE GLI ACCESSI FINANZIARI
Il coronavirus è stata la manna piovuta dal cielo o da chissà quale altra parte, che consente un ritorno alla realtà, consente di riequilibrare gli accessi finanziari, consente probabilmente una possibile recessione mondiale salutare che l’establishment non avrebbe potuto giustificare e sopportare.
Ma in più, consente di far pagare il conto, come sempre, alla gente senza responsabilità; anzi, offre la possibilità di trasformarsi in salvatori della patria. Inutile dire l’avevamo detto; col senno di poi non si va da nessuna parte. Ora invece siamo quasi pronti per un bel rimbalzo a V; che però sarà solo illusorio. Poi, probabilmente, con meno isterismo, si riprenderà a scendere ancora un pò.
Nicola Argeo Mastropietro
Fonte
COMMENTO
UN CONTO È LA DECRESCITA ORDINATA E UN CONTO È BEFFARE LA GENTEQuesto è uno degli articoli più interessanti e chiarificanti su quanto sta accadendo. Ringrazio Luciano Spaggiari per avermelo inviato. In effetti è già da alcuni anni che si parla di Decrescita grazie anche al filosofo ed economista francese Serge Latouche. Decrescita non solo economica, ma anche esistenziale, che per certi aspetti potrebbe anche risultare utile a uno sviluppo più sostenibile, meno arrembante e consumistico.
GIOCO DELINQUENZIALE CONTRO L’UMANITÀ
Gli avvenimenti odierni sia nel contenuto che nella forma imposta all’ignara popolazione e al consesso delle nazioni, hanno un contenuto di barbarie, di imperialismo funesto, di truffa e di delinquenza, il tutto confezionato in una forma macabra e teatrale, col risultato di devastare il fisico e il morale del mondo intero.
Questo è un gioco delinquenziale mirato a ridisegnare il pianeta secondo scopi egoistici di gruppi di potere. Un gioco ordito ai danni dell’uomo, ai danni della comunità e dell’intero pianeta.
UN MOSTRO A PIÙ TESTE INCOMBE SULLE NOSTRE SORTI
Non esiste un solo regista, ma si tratta di un mostro a più teste, di una piovra pluri-tentacolare. Seguire sempre la pista del danaro e seguire sempre la pista del potere politico, la pista della voracità insaziabile di metterla nel sedere alla povera massa inconsapevole e manovrata a proprio piacimento. Seguire sempre questa pista, se vogliamo capirci qualcosa.
Nicola Argeo Mastropietro lo sta facendo sul piano macroeconomico e macro politico dove, tutto sommato i protagonisti di casa nostra non sono altro che delle comparse mediocri, dei poveracci che reclamano aiuti ed Eurobond da un’Europa costosissima, inetta e maldisposta, con 1000 succursali e cattedrali vuote nel deserto, e scarsa possibilità di indebitarsi ulteriormente.
QUANTO ACCADE RIENTRA NELLA LEGGE UNIVERSALE DI CAUSA ED EFFETTO, CON CARNEFICI E VITTIME
I veri protagonisti stanno a Pekino e alla Casa Bianca. Xi Jinping non dovrebbe penso andare in chiesa o pregare a Dio, essendo il capo di un partito materialista. Ma in questo caso me lo immagino inginocchiato in atto di ringraziamento davanti all’immagine sacra del Coronavirus. Un Coronavirus che gli ha tolto tutto di un colpo le scottanti castagne sul fuoco orientale.
TANTI OBIETTIVI RAGGIUNTI INSPERABILMENTE IN UN SOL COLPO
Ha risparmiato le truppe e i carri armati contro la ingovernabile rivolta di Hong Kong. Ha dato una spallata ai nemici interni al Politburo, e in particolare al 93enne Jiang Zemin, capocordata di un fronda interna tesa a far saltare la reputazione e il suo successo finora incontrastato.
Ha messo in riga i moti di protesta delle minoranze etniche sottoposte a gravi limitazioni e a campi rieducativi. Ha sfruttato al meglio il suo enorme gruzzolo di titoli di credito americani, facendo valere la sua smisurata forza contrattuale. Ha messo a tacere le accuse anti-cinesi di stampare troppa moneta falsa rizzata ed inflazionata, usata per sovvenzionare macro-progetti in tutta l’Africa. Ha dato una dimostrazione muscolare e una lezione di politica al mondo intero.
IL CAPO CINESE HA FATTO UNA FIGURA IMPECCABILE
Xi Jinping si è persino guadagnato le lodi più sperticate per la sua lungimiranza salutistica, avendo praticato interventi degni di Tamerlano e di Gengis Khan messi assieme contro la zona disgraziata di Wuhan, e per aver ricevuto a Pekino con grandi onori, e con tanto di mascherina sul viso, il macabro direttore della OMS, l’etiope Adhanom Ghebreyesus.
Quanto a Trump, non lo invidio, costretto com’è a barcamenarsi tra il Pentagono, la Cia, i suoi Burioni interni, e la Cina che lo tiene sul filo del rasoio. Per ora si salva Vladimir Putin. Tutto il resto è carne da macello. Non dirigenti, non protagonisti, ma comparse mediocri ed ininfluenti.
INGRESSO TRIONFALE DEI SALVATORI DELLA PATRIA
Qui la regia che si nasconde dietro le quinte con spirito cinico e
ladresco è mossa da piani malefici di vero impoverimento economico, di
degradazione salutistica e di demoralizzazione. Si vuol far pagare il
conto alla popolazione ignara ed inerme. Il colmo finale è anche di raccogliere il plauso e la approvazione da parte delle vittime. Come dire il carro dei vincitori che avanza tra due ali sconfinate di gente che applaude e lancia mazzette di fiori ai salvatori della patria.
IL DANARO FA SEMPRE MIRACOLI
Un fattore X che non arriva come regalo della Provvidenza, ma che è stato costruito con grande malizia e professionale intraprendenza dai soliti loschi manovratori, dai nuovi monarchi attorniati da lacchè e lobbisti e spartitori di torte, i nuovi vassalli della situazione. Gente mossa da tutto quello che volete fuorché da rispetto e da amore per l’uomo e per una convivenza serena e pacifica tra i popoli del mondo.
ASTUZIE E BEFFE A NON FINIRE
L’astuzia di prendere la cosa più banale e minuscola del creato, vale a dire un granello di polvere escrementizia priva di capo e coda, e di farne un mostro che atterrisce e sgomenta il mondo intero, non è da tutti.
È una dimostrazione di straordinaria arte teatrale. Per molti aspetti è una sonora ed epocale lezione al mondo intero per dirle “Vedete quanto burini e quanto mammalucchi siete?”
Ed è per questo che mi sono permesso di dare un piccolo pizzico al Papa. Preghi di meno e non si faccia coinvolgere negli sporchissimi giochi in corso. Ci vorrebbe davvero lo spirito buffonesco di Dario Fo, quello del “Mistero Buffo”, per ridicolizzare il manicomio in corso d’opera.
UN INERME ED INANIMATO PULVISCOLO TRASFORMATO IN MOSTRO IMPLACABILE
Con l’alibi di questo mini-totem spaventoso, e di questo specchietto per allodole sceme, non è una questione di decrescita, di rallentamento economico sociale a fin di bene, e tanto meno di salute, ma un via libera ad ogni sorta di illecito e di prepotenza.
Grazie a questa massiccia operazione teatrale si può finalmente parlare, senza imbarazzo alcuno, di restrizione della libertà personale, di limiti al danaro in tasca, di vaccinazioni obbligatorie per tutti, di nuove tasse, di intercettazioni telefoniche a tappeto, di droni sopra la testa, di un regime militare ultra-sovietico travestito di giacca e cravatta, di una retrogradazione ai tempi precedenti la Magna Charta dei diritti dell’uomo. Grazie Coronavirus, Grazie davvero, per averci dato tutto questo!
Valdo Vaccaro
https://www.valdovaccaro.com/angelo-coronavirus-colui-che-toglie-i-peccati-del-mondo/
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