Esiste una legge,
definita "la legge dell'affermazione".
Se riesci ad affermare qualcosa in profondità,
con totalità e senza ombre di dubbi, inizia a diventare reale.
Le persone sono
infelici, proprio a causa di questa
legge: la gente continua ad affermare l'infelicità! Ed
è per questo che le persone sono felici; ma solo poche
lo sono, perché solo poche persone sono consapevoli
di ciò che fanno della loro vita. E nel momento
in cui affermano la gioia, diventano gioiose!
Fanne una regola:
smetti di affermare il negativo
e inizia ad affermare il positivo. Nell'arco di alcune
settimane rimarrai sorpreso: avrai tra le mani una chiave
magica.
Per esempio, se hai
la tendenza a rattristarti con
facilità, ogni notte, prima di andare a dormire, per
venti minuti afferma in silenzio e in profondità, dentro
di te - ma ricorda di non esprimerlo a voce alta,
così che qualcun altro lo possa sentire -: "Io sarò
gioioso, accadrà che sarò felice, la gioia è già per
strada; ho vissuto la mia ultima tristezza... addio per
sempre!". Ripetilo venti volte, poi addormentati.
Al mattino,
nell'attimo stesso in cui sei consapevole
che il sonno se n'è andato, non aprire gli occhi:
ripeti quella stessa affermazione per venti volte.
E durante il giorno
osserva la differenza. Rimarrai
sorpreso, ti ritroverai avvolto da una qualità diversa.
Nell'arco di una settimana avrai veramente
affermato qualcosa, e sarai pronto a riconoscerne il
risultato. A quel punto, piano piano, lascia cadere
ogni negatività: scegli una negatività a settimana,
poi lasciala cadere. Scegli una qualità positiva per volta,
e alimentala.
È tutta una questione
di scelta, dipende tutto da
ciò che scegliamo: sia l'inferno sia il paradiso sono creati
dai nostri pensieri.
"Ogni uomo è ciò
che pensa": nel momento in cui
lo riconosci; allorché vedi che è il pensiero a creare
l'inferno e il paradiso; ecco che puoi compire il balzo supremo,
nel non pensiero.
A quel punto puoi
trascendere sia l'inferno sia il
paradiso. E ricorda: è più facile trascendere il paradiso
che trascendere l'inferno; pertanto, come prima
cosa ti devi spostare dal negativo al positivo. Sembra
paradossale, ma è più facile lasciare qualcosa di
bello che una cosa brutta. Ciò che è brutto tende ad attaccarsi,
aderisce al tuo essere.
È più facile lasciare
la ricchezza che non la povertà.
È più facile abbandonare un amico che un nemico.
È più facile dimenticare un amico che scordarsi un nemico.
Muta dunque l'inferno
in paradiso. Le religioni occidentali non sono mai andate al di là, l'Oriente
invece ci ha provato: a quel punto si deve lasciar
cadere
anche il paradiso, poiché anche un pensiero
positivo è pur sempre un pensiero.
Ebbene, adesso inizia
ad affermare il non pensiero,
l'assenza di pensiero, allora accadrà l'Assoluto.
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