17 Maggio 2012
Scritto da
Fausto Carotenuto
La
forte lettera di dimissioni della Undiemi evidenzia come anche i falsi
tribuni populisti dell'IDV siano in fondo al servizio dei soliti poteri
centrali di controllo. Proprio per questo è stato loro consentito di
diventare una consistente forza di opposizione – manipolazione.
Eh sì,
perché il potere non si accontenta di controllare solamente i partiti di
maggioranza, ma anche le opposizioni. Così a noi sembra di vivere in
democrazia, ma siamo di fronte ad un teatrino messo su appositamente per
illuderci.
Al tempo di veltrusconi
si fece in modo che una legge di sbarramento eliminasse le sinistre dal
Parlamento. Di Pietro and co. invece vennero "salvati" da Veltroni
includendoli nelle liste dei Democratici, per uscirne subito dopo le
elezioni. Dopo di che rimasero gli unici visibilissimi a fare
opposizione dura a Berlusconi sui grandi media, e diventarono un partito
importante. Di Pietro sposò tutte le casue che gli portavano voti di
protesta. Era cementificatore e divenne ecologista, era nuclearista e
divenne anti, eccetera...Tanto ormai verdi e sinistre erano stati
eliminati dal Parlamento e lui rastrellava tantissimi voti di protesta.
Era vera opposizione o creazione strumentale di un consenso? Manipolazione elettorale?
La
lettera della Undiemi è una vera e propria "cartina tornasole" della
non veridicità dei vertici dell'IDV. E allora per coerenza potremmo
domandarci anche a cosa è servita Tangentopoli, dalla quale è uscito
l'eroe Di Pietro. Ma ormai lo sappiamo: ad eliminare una parte degli
ambienti politici che erano contrari alla svendita di sovranità
nazionale al superstato centrale, come quelli intorno a Craxi ed altri. E
dovremmo anche domandarci quali sono gli influssi degli ambienti
gesuiti sul fedele e inaffondabile eroe palermitano Orlando, ora
rilanciato a Palermo... Quello che assentiva con la faccia innocente
alle giuste argomentazioni della Undiemi, ma poi faceva tutt'altro.
Tutto un
teatrino di maggioranze e di false opposizioni messo su per noi, ma
quando si parla di perdita della sovranità finanziaria e politica in
favore dell'Europa, o di una superstruttura TAV fatta per stravolgere e
centralizzare i territori e le società nazionali, allora sono tutti
allineati. I servi dei poteri oscuri sono tutti sull'attenti ad obbedire
ai poteri veri. Ed improvvisamente il gioco delle parti si appiattisce
nel voto unico a favore non degli elettori, ma dei veri padroni.
Spesso
non sanno quello che fanno, ma sanno benissimo a chi devono la loro
carriera politica e non si azzardano a dire no. E nemmeno fanno troppe
pericolose domande all'oscuro livello superiore. Si allineano
disciplinati e basta, capaci di qualsiasi cosa...
Informiamo
tutti, spieghiamo a tutti ed anche a loro quanto male fanno alla
società, ma anche a se stessi ed alle loro famiglie svendendo la propria
persona e la propria dignità in cambio di potere.
Poveretti, non sanno quello che fanno... E noi spieghiamolo, diciamolo ai quattro venti.
Per
favorire la propria carriera stanno attuando dei piani che vogliono
rendere tutta la società e loro stessi meno liberi e più schiavi di un
potere centrale oscuro e vessatorio. Gli piace così tanto essere servi
di poteri anticoscienza ed antiumani? Che li ripagano con effimeri,
faticosi e sempre traballanti poteri materiali?
Se solo
sapessero veramente come stanno le cose avrebbero una maggiore
possibilità di prendere la strada giusta. La Verità li renderebbe più
liberi...
Diffondiamo la Verità, almeno quel tanto che noi in buona fede e per amore della società umana abbiamo compreso!
A seguire l'accorata lettera di dimissioni dall'IDV della giovane economista Undiemi.
Si era fidata dei falsi tribuni... Ma se ne è accorta e non si è svenduta: una eroina dei tempi moderni!
"Di Pietro e Orlando, confessate ai cittadini il vostro appoggio al "governo della finanza". Mi dimetto dai miei incarichi in IDV."
By Lidia Undiemi
– 2 aprile 2012Posted in: In Italia dei Valori
Raccontate
la verità, gli italiani hanno il diritto di sapere che Italia dei
Valori sta appoggiando, soprattutto con il proprio silenzio, la proposta
del governo Monti di trasferire 125 miliardi di euro (minimo) ad una
organizzazione finanziaria intergovernativa, l'ESM, ambiguamente
definita "fondo salva-stati", che, fra immunità, esenzioni, condoni ed
altri privilegi, si propone di concedere finanziamenti agli stati in
difficoltà in cambio della possibilità di potere imporre "rigorose
condizionalità" da far gravare sulle spalle del popolo.
Sapete benissimo che la
ratifica del trattato ESM (non ancora in vigore) comporterà
l'incremento delle politiche di austerity, ossia l'imposizione di
ulteriori interventi "lacrime e sangue" che colpiranno soprattutto le
fasce più deboli e che metteranno in crisi anche coloro che ancora oggi
riescono ad arrivare a fine mese.
Un
obiettivo politico che ovviamente travolgerà anche la vita dei vostri
elettori, compresi quelli della sua amata Palermo, prof. Orlando.
L'IMU? L'art. 18? E' solo l'inizio.
Per
comprendere la pericolosità di tale scelta, basta semplicemente
osservare ciò che è accaduto in Grecia. La Troika ha concesso i piani di
salvataggio in cambio di una serie di richieste che per Atene si sono
tradotti in cessione di sovranità. Si pensi alle condizioni imposte in
materia di tagli alla spesa, ai dipendenti pubblici e alle pensioni. In
tal senso, la politica nazionale diventa oggetto di contrattazione
finanziaria.
Appoggiare
questa idea di politica europea del governo Monti significa essere
contro i lavoratori, gli imprenditori, i giovani, le donne, i bambini e
gli anziani.
Che senso ha "strapparsi i capelli" pubblicamente
per dimostrare di essere contrari alla corruzione politica, al potere
delle banche, alla riduzione dei diritti dei lavoratori e all'aumento
delle tasse e, contemporaneamente, sostenere la creazione di una struttura sovranazionale
che pretende di gestire le risorse dei cittadini godendo di immunità di
giurisdizione ed altri benefici "di casta". Tutto ciò agendo fuori dai
canali democratici con lo scopo di lucrare sul debito pubblico imponendo
ulteriori sacrifici agli italiani.
Chi si avvantaggerà dell'entrata in vigore dell'ESM? I poteri finanziari, in primis le banche.
Lo
Stato in difficoltà potrà usufruire dei piani di finanziamento concessi
dal "fondo salva-stati" soltanto se, oltre a cedere pezzi di sovranità
riguardanti scelte di politica interna, si impegnerà a pagare un tasso
di interesse il cui limite non è stato nemmeno definito nel trattato, e
intanto le banche hanno ottenuto un trilione di euro dalla BCE all'1%.
Poiché l'organizzazione intergovernativa si riserva la possibilità di
attingere al mercato finanziario per potere a sua volta erogare il
prestito allo Stato, chi garantisce che non saranno le stesse banche
(con un guadagno "politico" netto di almeno il 3%), o addirittura la
criminalità organizzata a lucrare, mediante i finanziamenti dell'ESM,
sul debito pubblico e ad incidere sulle decisioni politiche della
nazione debitrice?
E' questa la vostra visione di cambiamento, di uguaglianza e di democrazia?
Perché
IDV non ha sollevato tali questioni nelle sedi istituzionali
competenti, considerato che il trattato è disponibile almeno dal mese di
marzo del 2011? Il parlamento europeo si è già espresso a favore
dell'ESM con 494 voti, non credo sia necessario aggiungere altro. Quello
nazionale, invece, deve ancora decidere, ed è per tale ragione che, fra
mille sacrifici, ho lavorato tantissimo per realizzare una mozione
parlamentare che toccasse l'argomento. La richiesta è partita
proprio da lei, prof. Orlando, e l'ho accolta con grande entusiasmo,
anche perché è stata frutto di una lunga conversazione sulla politica
internazionale. Fidandomi del suo atteggiamento propositivo ho elaborato
la bozza finale, che sostanzialmente richiama il contenuto del dossier
che ho successivamente realizzato per informare la gente. Da questo
momento in poi il nostro dialogo si è praticamente interrotto e, qualche
giorno dopo, il partito si è espresso sul fondo "salva-stati" con le
mozioni di fine gennaio dove è stato omesso il contenuto del trattato
ESM ampiamente argomentato nella mia proposta.
Ho scritto anche a lei, on. Di Pietro, chiedendole di sostenere questa battaglia, ma non ho ricevuto nemmeno una risposta, e non è la prima volta.
Tantissime
altre persone di IDV conoscono la vicenda, anche perché, per fortuna,
cittadini, associazioni, movimenti e mezzi di informazione hanno
appoggiato la battaglia, comprendendola e condividendola.
Ho
ricevuto da questo partito due incarichi (responsabile nazionale di una
sezione del dipartimento Lavoro e responsabile regionale del
dipartimento Lavoro Sicilia) che ho portato avanti gratuitamente e con
grandi sforzi per circa due anni, seguendo importanti vertenze sul
territorio nazionale.
Ho
lavorato tanto, ma l'impegno non è stato ricambiato, e non mi interessa
esporre in questo momento altre questioni, valide ma meno importanti
dell'ESM.
Non meritavo un simile trattamento, e non lo meritano nemmeno i cittadini.
Lei, prof. Orlando, mi ha delusa più di tutti,
perché possiede lo spessore culturale e politico per poter affrontare
battaglie grandi come questa. Nonostante ciò, non penso che lei abbia
agito in malafede, ma questo non giustifica la sua indifferenza, che abbinata alle sue capacità si trasforma in una colpa imperdonabile.
Ogni tanto penso a Scilipoti, e mi chiedo quali straordinarie capacità possieda quest'uomo per aver meritato di diventare parlamentare con IDV.
Mi auguro che vi fermiate a riflettere, da soli, sul fatto che qui c'è in gioco la vita di intere generazioni, compresi i vostri familiari.
Talvolta vi osservo, e vedo degli uomini talmente affannati a vincere le elezioni da perdere di vista se stessi e il vero significato della politica.
Mi dimetto.
Lidia Undiemi
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