martedì 21 settembre 2021

Il malinteso sull'amore


“Nella coscienza umana è penetrata in profondità l’idea che se ami una persona, deve essere così ventiquattr’ore su ventiquattro.” Osho 

Un raro brano di Osho apparso su Osho Times n 277

 

Osho


 

È un malinteso molto antico, creato dai poeti romantici che sono gli ultimi a capire qualcosa dell’amore. Anzi, scrivono poesie d’amore proprio perché nella vita se lo sono lasciato sfuggire, è un sostituto romanticizzato.

Nella coscienza umana è penetrata in profondità l’idea che se ami una persona, deve essere così ventiquattr’ore su ventiquattro. Questa è una totale assurdità. Se ami davvero una persona, ci saranno momenti in cui vorrai essere assolutamente solo. Se non ami, non ci sono problemi, perché anche insieme alla persona sei solo. Non c’è problema. Si può vivere in mezzo alla folla ventiquattr’ore su ventiquattro e non c’è problema, perché in mezzo alla folla si è soli. In quale altro luogo si può essere più soli? Facendo il pendolare in treno con migliaia di persone sei solo. A New York, a Bombay, a Londra, camminando per le strade sei solo. Nel momento in cui sei con un amico che ami, non sei più solo.

Questo è il significato dell’amore: siete insieme. Quando siete insieme, a volte vorreste essere soli, perché ogni cosa ha un ritmo. È proprio come mangiare: non puoi mangiare di continuo; devi fare una pausa tra un pasto e l’altro di sei, otto ore.

L’amore è cibo, è nutrimento. Quindi, quando sei innamorato di una persona arriva sempre il momento in cui sei saturo, sazio. È il momento di alzarti dal tavolo da pranzo. Anzi, prima che la tua pancia sia completamente piena, alzati. Lascia un po’ di spazio. E la stessa regola dovrebbe essere osservata tra amanti: quando iniziate a sentire che vi state avvicinando a un punto di sazietà, lasciatevi in pace a vicenda; altrimenti oltre quel punto vi verrà la nausea.

Nessuno lo dice, perché sembra duro e brutto dire all’amante che stare insieme fa venire la nausea. Ma io devo dirvi la verità. La verità è: c’è un momento in cui stare insieme fa venire la nausea e succede solo quando sei innamorato, altrimenti no. Perché da innamorati vi mangiate a vicenda, letteralmente: vi nutrite entrambi dell’energia dell’altro. Ecco perché l’amore è così nutriente. Ma poi arriva un punto oltre il quale, se continui a mangiare, devi vomitare. Quel vomito è la lotta, lo scontro.

E il problema è maggiore con gli uomini che con le donne; anche questo deve essere compreso. L’amore per un uomo è solo una parte della sua vita; ha molte altre cose da fare. L’amore per una donna è tutta la sua vita. Se fa qualcos’altro è solo perché ama: cucina, prepara la casa, pulisce, fa mille altre cose. Magari compone musica, poesia, pittura, ma in fondo lo fa perché ama. Queste sono solo le sue espressioni dell’amore. Se ama un uomo, dipinge i muri e mette dei quadri ai muri per rendere bella la casa. Ma la sua preoccupazione non è la bellezza della casa; la sua preoccupazione è l’uomo che ama.

L’amore è tutta la vita per una donna. Per l’uomo non è così. Per l’uomo l’amore è una delle tante cose. Vuole scrivere poesie, non perché ama; vuole dipingere, non perché ama: la pittura ha un suo valore completamente separato dall’amore. Stanco della pittura, della musica, vuole innamorarsi profondamente in una sorta di oblio; questo è il suo riposo. Osserva la differenza: l’amore per l’uomo è il suo luogo di riposo. Quando è stanco del mondo, di mille altre cose, vuole sprofondare nell’energia di una donna, nel suo calore, e scomparire.

Ma ricorda: vuole amare solo perché così si riposa e può tornare a dipingere, a scrivere poesie, a fare musica o a ballare. L’amore è un bisogno fondamentale per lui, ma per fare altre cose. Per le donne è esattamente l’opposto: fanno altre cose perché amano. Se una donna non ama smette di fare qualsiasi cosa.

Se l’uomo deve scegliere tra l’amore e la poesia, sceglie la poesia; può rinunciare all’amore, ma non può rinunciare alla poesia. Non è un caso che tutti i grandi scienziati, tutti i grandi poeti, tutti i grandi mistici fossero non sposati. Per necessità hanno dovuto rimanere da soli, perché la richiesta della donna è di amore totale e loro sono già impegnati totalmente in qualcos’altro. Possono amare una donna e godere di quell’amore, ma non sceglierebbero mai la donna contro la pittura, è impossibile. Preferiscono scegliere la pittura e lasciare che l’amore ne faccia le spese.

Questa differenza deve essere compresa e una volta compresa le cose diventano molto chiare.

 

da: Osho, God’s Got a Thing About you #6

https://www.oshotimes.it/articolo/1284/il-malinteso-sullamore.html 

 

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