mercoledì 9 luglio 2014

L'ESSENZA DELLA MEDITAZIONE


Il nucleo essenziale del mio insegnamento è: nessun credo, nessun dogma, nessuna fede, nessuna religione, niente che sia preso in prestito. Puoi fare affidamento solo su ciò che hai sperimentato di persona; devi dubitare di tutto il resto. Proprio come le altre religioni trovano il loro fondamento nella fede, il mio è nel dubbio.Il mio principio fondamentale è lo stesso su cui si basa la scienza: dubita, finché non trovi qualcosa nella tua esperienza di cui è impossibile dubitare.

La scienza si muove verso l’esterno, io mi muovo verso l’interiorità. Questo movimento verso l’interno è ciò che chiamo meditazione. Per poterti muovere all’interno devi compiere tre semplici passi, e il quarto accade da solo.

Il primo passo è osservare tutte le tue attività; quello è il tuo corpo e quelle sono le sue azioni: camminare, tagliare legna, attingere acqua dalla fonte. Rimani un testimone. Non agire da robot.

In secondo luogo, quando diventi capace di osservare il tuo corpo, di essere un testimone delle sue azioni, puoi fare il secondo passo: osservare le attività della tua mente: pensieri, sogni, fantasie. Rimani un testimone, come se ti trovassi sul ciglio di una strada e, su questa strada, stesse passando una processione di pensieri. Tu non ne sei parte. Sei solo uno specchio che riflette, senza giudicare, perché uno specchio non ha giudizi. Con un bel viso, lo specchio non dice: “Splendido.” Con un viso brutto, lo specchio non dice: “Oh no!” Lo specchio non fa che riflettere tutto ciò che appare di fronte ad esso. Esattamente allo stesso modo uno deve diventare un testimone puro, senza giudizi, valutazioni: questo è buono, questo è cattivo. Allora si verifica una strana esperienza: quando la tua capacità di osservazione cresce, i pensieri diminuiscono, e nella stessa percentuale. Se il tuo testimoniare è il dieci per cento, ci sarà un novanta per cento di pensieri; se la tua consapevolezza, la tua coscienza, è del novanta per cento, ci sarà solo un dieci per cento di pensieri. Col cento per cento di capacità di osservazione, ci sarà il nulla totale; questo è lo stato di non-mente, questa è la porta verso il terzo e ultimo passo.

Adesso osserva le emozioni più sottili, gli stati d’animo. I pensieri non sono così sottili. Gli stati d’animo, un’ombra di tristezza, una certa gioia.

Il primo passo riguarda il corpo, il secondo la mente, il terzo il cuore. E quando puoi osservare anche il terzo, il quarto accade da solo. All’improvviso un salto quantico, e ti ritrovi proprio al centro del tuo essere, dove non c’è nulla di cui essere consapevoli. La consapevolezza è consapevole di se stessa, la coscienza è cosciente di se stessa. Questo è il momento dell’estasi suprema, del samadhi, dell’illuminazione, o comunque vuoi chiamarlo; in ogni caso questo è il momento supremo, al di sopra del quale non c’è nulla. Non c’è modo di andare oltre, perché dovunque tu vada al di là di esso, sarai comunque un testimone. Se inizi a osservare l’osservatore, non sei andato più in alto; sei sempre un testimone. Quindi l’osservazione è la fine del viaggio, sei arrivato a casa.

Il mio insegnamento è tutto qui. È assolutamente scientifico. Non ha bisogno di fede, ciò che serve è sperimentare. Non chiedo a nessuno di aver fede in me. Chiedo solo di provare e sperimentare.

So che accadrà anche a te perché è accaduto a me, e io sono un essere umano normale proprio come te. Non sostengo di essere un profeta o un salvatore o un’incarnazione di Dio. Non vanto alcuna capacità speciale. Sono proprio uguale a te. L’unica differenza è che tu stai ancora dormendo, e io sono sveglio. È solo una questione di tempo, prima o poi anche tu ti sveglierai.

Quindi non c’è alcun bisogno di fare di me un oggetto di venerazione, non c’è bisogno di adorarmi. Se mi ami veramente, questo è sufficiente perché tu possa partecipare all’esperimento. Ti darò una garanzia: accade veramente. Ti posso dare un incoraggiamento, ma non sarò il tuo salvatore. Non mi prenderò la responsabilità, ma farò del mio meglio per scuoterti e far sì che ti svegli.
Osho
http://divinetools-raja.blogspot.it/2014/05/lessenza-della-meditazione.html

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