26 Febbraio
Durante il darshan, un facilitatore dice a Osho che in ogni gruppo c’è sempre almeno un paio di persone chesentono l’attenzione dirigersi verso il terzo occhio. Osho risponde...
Questo accade all’uno o due percento delle persone. Quando accade, di’ loro di fare così:
Mantieni la concentrazione sul terzo occhio nel modo più teso possibile e poi premilo per un paio di minuti. Esercita la pressione in un punto più concentrato possibile, in modo che tutto il corpo si focalizzi su esso e poi all’improvviso lascia andare. Se una persona sente l’energia salire fino lì, questo le sarà di immenso aiuto.
Ogni persona è diversa, in tanti modi. Per esempio, una persona, in una sua vita passata, ha già fatto delle meditazioni che lavoravano sul terzo occhio ed è andata molto in profondità. E tutto ciò che hai fatto nel passato ricomincia a entrare in funzione se ne ha l’opportunità. Quindi il suo terzo occhio si aprirà facilmente. Ma consiglia questa tecnica solo alle persone che ti dicono che è ciò che accade loro.
E la stessa cosa può accadere anche per altri centri. Se una persona sente una forte tensione nell’ombelico, dille di fare la stessa cosa con l’ombelico. Succederà soprattutto con questi due centri.
C’è una connessione tra loroSono i due poli e sono correlati profondamente.
Esistono due tipi di persone e la maggior parte sentirà la tensione nell’ombelico piuttosto che nel terzo occhio. L’analisi yogica divide le persone in due tipi: il “tipo ombelico” e il “tipo terzo occhio”. Esistono più “tipi ombelico”, perché il terzo occhio comincia a funzionare solo se ci si è lavorato su. Il funzionamento naturale è attraverso l’ombelico.
Osho: The Cypress in the Courtyard #2