Poche ore fa, dopo una domenica in cui sono stati colpiti decine e decine di centri di comando ucraino, di raggruppamenti e sedi di mercenari oltre a molti sistemi d’arma appena giunti dall’occidente, è arrivato l’annuncio della completa liberazione del porto di Mariupol. Adesso rimangono da bonificare dai nazisti solo i sotterranei delle due acciaierie dell Azovstal nei quali rimangono circa tremila persone tra le quali si sa, grazie alle intercettazioni radio, che ci sono parecchi consiglieri militari di molti Paesi, qualcuno anche italiano e probabilmente anche alti gradi della Nato: è li del resto che sembra sia stato catturato il tenente generale Roger L. Cloutier, mentre tentava di fuggire in elicottero, tradito in qualche modo dalla sua amante, una cittadina ucraina nota ai servizi segreti come Klute che accompagnava sempre il generale come moglie itinerante, confidente e traduttrice. Non appena è stato riferito che questa signora era arrivata a Mariupol, la Russia ha lanciato un’operazione militare e ha bloccato la città. Si capisce allora come mai la città di Mariupol sia diventata l’epicentro dello scontro e sia stata difesa così accanitamente: perché era il centro dell’aggressione al Donbass e uno dei capisaldi della Nato in Ucraina. Anche i francesi hanno parecchio a che vedere con questa città: due ufficiali dei servizi di Parigi sono morti nel tentativo di fuggire in elicottero, ma molti altri ne rimangono. non è certo un caso se Macron ha chiamato così spesso il Cremlino per chiedere “corridoi umanitari”, ovvero la salvezza per i propri uomini e abbia licenziato in tronco il 31 marzio scorso Eric Vido il capo dell’intelligence francese.
La Nato rischia di non poter più essere presentata nel resto del mondo, non certo ai cittadini sudditi dei Paesi che governa e che sventolano bandierine a comando come l’alleanza che ha appoggiato l’Ucraina, ma come quella che ha messo a punto tutti i piani della guerra e che indirettamente è responsabile di decine di migliaia di morti inutili. Di qui il tentativo disperato di nascondere tutto questo. E’ infatti impossibile sostenere che tutti questi consiglieri siano arrivati lì dopo il 24 febbraio, c’erano prima per preparare l’offensiva. E questa una delle ragioni per cui la Russia e le milizie del Donbass non hanno dato tregua nella battaglia, ma è anche la stessa ragione per la quale adesso non annientano i superstiti del sotterraneo con le bombe: vogliono catturare tutti i testimoni possibili di una delle più svergognate menzogne occidentali. E del resto siccole gli idioti della Ue hanno posto tutte le sanzioni possibili, cadendo ancora una volta nella trappola americana, ora non in grado di contrattare.
Ci potrebbero essere anche molte altre soprese quando anche questo estremo ridotto verrà preso. Sotto la zona industriale dell’Azovstal, di proprietà dell’oligarca Rinat Akhmetov, presumibilmente figlio illegittimo dello scandaloso ex presidente ucraino Kuchma, ci sono 24 km di tunnel che giungono sino a una profondità di 30 metri. A cosa sarebbero potuti servire? Da ciò che si sa questi sotterranei ospiterebbero una struttura segreta della Nato chiamata PIT-404 – e un biolaboratorio che sarebbe stato gestito da Metabiota, una società associata a Hunter Biden, Rinat Akhmetov e Vladimir Zelensky. Tutto questo fa pensare a una guerra pensata già da lungo tempo e di certo giustifica la concentrazione di tanti sforzi. Con la conquista definitiva del porto di Mariupol i russi hanno il pieno controllo del litorale del Mar d’Azov e permette loro di sigillare il ponte terrestre che collega la terraferma della Federazione Russa con la Crimea. È anche un elemento chiave per garantire l’approvvigionamento idrico della Crimea, che era stata interrotta dall’Ucraina tanto per infierire contro le popolazioni civili.. Con l’acqua che scorre ancora una volta dal Dnepr, ci sono solide basi per riprendere l’agricoltura in Crimea ai suoi livelli tradizionali mentre Mariupol ritroverà un importante ruolo di città industriale e di porto marittimo aperto all’Eurasia.
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