martedì 22 marzo 2022

DALLA BUFFONATA VIRALE ALLA BUFFONATA BELLICA

22/03/2022


 USA E UNITED KINGDOM, DUE PAESI DALLA INFIMA REPUTAZIONE

Che agli USA e all’Impero Britannico vadano il premio Nobel della disonestà politica e della ipocrisia informativa e mediatica su quanto avviene sulla crosta terrestre non vi è alcun dubbio. Tutte le guerre, le guerriglie, le interferenze, i sovvertimenti politici grandi e piccoli, inclusa la I e la II guerra mondiale, hanno come matrice comune una pianificazione e un coinvolgimento di questi due stati. Parliamo dunque di due potenze organizzate per creare ed imbastire conflitti, per creare casus belli su tutto il pianeta, attribuendone poi le cause agli avversari di turno. Sono cose risapute da chiunque bazzichi con onestà professionale, con intelligenza e comune buonsenso nella materia chiamata storia contemporanea.

A KIEV CI SONO PIÙ SERVIZI SEGRETI OCCIDENTALI CHE RIVENDITE SALI E TABACCHI

Venendo alla guerra odierna in Ucraina le cose non cambiano di una virgola. Come ha scritto Toni Capuozzo, noto reporter italiano abituato a non travisare i fatti, esistono da anni a Kiev più filiali dei servizi segreti anglo-americani che uffici sali e tabacchi dello stato ucraino.

ASSURDE PRETESE DI INDURRE PUTIN A DEI NEGOZIATI

Ovvio che l’emergenza umanitaria è drammatica per entrambi i fronti, ed è destinata a proseguire, a intensificarsi e a peggiorare. Ovvio che ogni singola perdita umana ed ogni sofferenza inferta alla popolazione e agli stessi militari rimane un fatto gravissimo. In questo quadro, il presidente ucraino Zelensky continua a comportarsi da comico e da teatrante allorquando chiede a Vladimir Putin una trattativa e un negoziato serio e, nel contempo, va a fare discorsi anti-russi al senato americano, sollecitando maggiore sostegno finanziario e maggiori forniture militari in termini di missili, cannoncini mobili anticarro e mitragliatrici di ultima generazione, tutte cose che la stessa Italia sta cercando di fornire agli ucraini.

POSIZIONI AUTOLESIONISTE DEL GOVERNO ITALIANO

Posizione iper-critica è quella dell’Italia, paese strano e unico al mondo dove tutti i governanti e tutti i parlamentari hanno espresso all’unisono, e continuano a martellare tutti i giorni in un tentativo di demolizione morale fatta di accuse pesantissime contro il presidente eletto di uno dei paesi più pazienti e pacifici al mondo. Ovvio che l’Italia così facendo si è bruciata la propria reputazione ed è finita prima nella lista nera del Cremlino, dal momento che oggi le guerre si combattono anche e soprattutto sul piano mediatico. Questa pessima reputazione del nostro paese andrà a creare conseguenze davvero drammatiche per questo paese dove inflazione e aumento dei prezzi nei settori chiave che sono il settore energetico, il settore dell’auto, il settore dei trasporti, il settore turistico e il settore alimentare subiranno effetti catastrofici.

ITALIA PAESE SULL’ORLO DELLA DISFATTA

Nessun dubbio che l’Italia sia sull’orlo della disfatta. Otto italiani su dieci, sia ben chiaro, sono destinati a soffrire la fame. E dovranno dire grazie ai loro stessi politici, insulsi, deficienti, autolesionisti, incapaci di capire che esiste la diplomazia e la buona educazione. Più che professionisti della politica, veri e propri dilettanti allo sbaraglio.

COME PUÒ UN GRANDE PAESE ESSERE FINITO COSÌ IN BASSO?

Italia dunque paese letteralmente allo sbando. Un Italia che costituisce sorpresa e incredulità per il divario, o meglio per il baratro esistente tra la sua storia millenaria, la sua cultura, la sua arte, le sue industrie e l’equilibrio misto a saggezza derivanti dalla sua stessa storia. La domanda che tutti si pongono: Come ha fatto un grande paese a franare così in basso?

INTERVISTA DI UN REPORTER POLACCO ALLA SCRITTRICE ORNELLA MARIANI

Nessuno mi venga a dire che in Italia non esistono più persone geniali e trasparenti, capaci di riportarti gli avvenimenti e i fatti che accadono giornalmente senza manipolarli e narrarli in nome e per conto di qualcuno che lavora al servizio del regime, delle multinazionali e dei servi della gleba che stanno inseriti nella piramide che comprende la minoranza al potere. Pane al pane e vino al vino, come si diceva una volta. Una di queste persone è una magnifica donna, una scrittrice intelligente e informata. Il suo nome è Ornella Mariani. Oltre che esprimere verità a ruota libera, ha il coraggio di essere franca e chiara, di fare nomi e cognomi senza alcun timore, tutte qualità rare e preziose più dell’oro, specie in questi tempi dove abbondano in ogni angolo pseudo-giornalisti e pseudo-scienziati specializzati a nascondere la verità a pagamento. Veniamo dunque all’intervista rilasciata dalla Mariani a Jaroslaw Cimaszewski, libero e indipendente giornalista polacco.


QUESTO SIA BEN CHIARO È UN CONFLITTO SCOPPIATO DA 8 ANNI

“Vorrei iniziare facendole una domanda riguardo la situazione della guerra in Ucraina. Cosa mi può dire cortesemente sul popolo russo e il suo presidente Putin, e su come Putin dovrebbe comportarsi in questo conflitto, e con quali sviluppi e prospettive”, esordisce esordisce Cimaszewski. “Parliamoci chiaro, il problema che riguarda l’Italia non è Putin, nonostante le risoluzioni che egli adotterà nei confronti del nostro sconsiderato governo ci impensieriscono. La giusta domanda da farsi è un’altra: Come mai l’Italia si accorge solo adesso che esiste un conflitto e una contrapposizione grave tra Putin e Zelensky, quando sono passati ben 8 anni da quando il conflitto è iniziato?”

DOMANDE CHE NECESSITANO URGENTE CHIARIMENTO

Una seconda domanda: Perché mai Klaus Schwab qualche mese fa è venuto a Roma? A fare cosa? A chiedere cosa a Mario Draghi? Quale altra ipoteca ha messo il premier sui destini e sulle tasche degli italiani? Qui siamo di fronte a una consuetudine italiana. Noi siamo molto vicini ai criminali internazionali. Non è un caso che Paolo Gentiloni, da premier a suo tempo, avesse ricevuto George Soros a Roma. Intendiamo Soros, colui che dopo aver affondato l’Italia con una speculazione da 30.000 miliardi, ha ricevuto come premio il dono, il cadeau di una laurea ad honorem presso l’Università di Bologna da un certo Romano Prodi. Prodi, nota bene, è quello che ha avviato la gara selvaggia alle privatizzazioni delle maggiori industrie nazionali. Allora, arriva Soros e Gentiloni non risponde a nessuna obiezione. Perché è venuto in Italia George Soros? Perché è stato ricevuto con gli onori tributati a un capo di stato? E -altra domanda basilare- come mai al governo dell’Italia arriva Draghi al posto di Gentiloni?

CI SONO COSE INQUIETANTI CHE CI VENGONO NASCOSTE

Ma torniamo alla domanda iniziale. Perché l’incontro tra Draghi e Schwab? Troppe cose ci vengono nascoste. È inquietante che non si dia uno straccio di risposta a queste domande. Più che parlare di guerra in Ucraina, occorre parlare del fatto che la vicenda del Donbass è vecchia di 8 anni, non di 8 giorni. Perché farla esplodere proprio ora?

L’ITALIA È IL PAESE CON IL MAGGIOR NUMERO DI BASI AMERICANE AL MONDO

E poi, vera domanda da porsi: quali sono gli interessi che devono essere perseguiti per annientare definitivamente l’Italia, e per farla scomparire dal consesso delle nazioni civili? Qui nessuno si è posto un problema fondamentale. Il problema è che Vladimir Putin avrà interesse a colpire con maggiore motivazione il paese NATO più compromesso e servile, vale a dire il paese NATO con il maggior numero di basi militari americane ed anti-russe, dotate di ordigni nucleari, ben 105 basi! Ciò significa che Draghi ha regalato a Putin le opportunità e le motivazioni necessarie per venire in Italia e massacrare gli italiani e quel poco di buono che resta di questa Italia.

BIVALENZA E DOPPIOPESISMO NEI GIUDIZI

Tutto questo è da sconsiderati e da mazzettari. Evidentemente ci sono situazioni e compromessi a monte che noi non conosciamo. In realtà, la vicenda Putin-Zelensky non ci riguarda per niente. L’Ucraina non è un paese della Alleanza Atlantica, della NATO. Devo poi capire perché gli Ucraini che scendono in piazza per la difesa della loro sovranità sono considerati dei patrioti, mentre questo stesso discorso, quando si è trattato ad esempio dell’Afghanistan ha fatto definire terroristi gli afghani. Dalle nostre parti abbiamo sempre a che fare con la bivalenza e il doppio-pesismo, cosa che è semplicemente rivoltante.

QUI SI VIVE ALL’ARMA BIANCA, PRIVI DI UNA COSTITUZIONE

Da ultimo, con il colpevole silenzio condiscendente di Sergio Mattarella, noi abbiamo l’ennesima violazione della Carta Costituzionale. Pertanto sappiamo che l’Italia è al momento un paese privo di Costituzione. Qui si vive alla giornata e qui si vive all’arma bianca! La violazione dell’art. 11 è una aberrazione totale. Non me la prendo con il Parlamento. Il Parlamento Italiano, nella più parte dei suoi componenti, è abitato da ANALFABETI. Prendete un Di Maio, prendete un Buonafede, e potrei fare tanti altri esempi.

MINISTRI CHE FINO ALL’ALTRO GIORNO LAVAVANO I CANI, O VENDEVANO COCACOLA NEGLI STADI

Premesso che il resto del mondo non sta esattamente meglio e che l’America ha per presidente un Joe Biden, qui da noi abbiamo nel ruolo di ministri, viceministri e sottosegretari della gente che per professione lavava i cani, con tutto rispetto. Credo che alla politica bisognerebbe restituire un minimo di dignità quanto meno culturale, quanto meno nozionistica. Così eviteremmo di avere un ministro degli Esteri che spreca il denaro degli Italiani per feste e festini nelle varie ambasciate (e ne chiederemo il conto), e avremmo invece una persona capace e compatibile nel ruolo che copre.

OFFESE INCONCEPIBILI AL PRESIDENTE DI UN GRANDE PAESE

Sentir dire un tizio che vendeva la coca-cola allo stadio dare dell’animale a Vladimir Putin ha dell’allucinante. Per principio non si dà dell’animale a nessuno, ma un ministro degli esteri che definisce il presidente di un grande paese come un animale, o è un pazzo furioso o è un imbecille pericoloso. La diplomazia non è una invenzione qualsiasi, è una invenzione voluta per prevenire i conflitti. E noi abbiamo invece un ministro, uno che ci rappresenta tutti, che invece di prevenire i conflitti li aizza.

DALLA BUFFONATA COVID ALLA BUFFONATA DELLA AGGRESSIONE RUSSA

Abbiamo una violazione dell’art. 11. Ormai la Costituzione Italiana è un cadavere eccellente. In tale articolo si diceva che l’Italia ripudia la guerra e che la prevede nella sua politica militare solo in caso di aggressione. Qualcuno ha forse aggredito l’Italia? Non che io sappia. Eppure, una bella mattina Draghi, terminata la BUFFONATA dell’emergenza covit, ha posto in essere l’emergenza bellica per un conflitto che non ci riguarda, visto che non si tratta di un paese alleato, e visto anche che interferire con tale conflitto significa produrre delle ricadute terrificanti sul sistema Italia. Noi dipendiamo dai Russi per il gas. Ma cosa vuoi che interessi a Draghi l’economia italiana? Se andiamo in un negozio italiano e compriamo la pasta, troviamo sempre scritto che deriva da un grano 100% italiano. Ma poi veniamo a scoprire che il grano proviene invece dalla Russia. Questo significa che noi fra 6 mesi abbiamo non solo un rischio benzina, non un rischio metano, non un rischio energia, ma un RISCHIO PANE !

MARIO DRAGHI STA CONDUCENDO L’ITALIA VERSO LA GUERRA CIVILE

E qui si svela l’impianto criminale di Mario Draghi, che è quello di guidare il paese verso la voragine di una guerra civile. Ora, con tutto il rispetto per i profughi ucraini, ma quando li vedo sfilare con la loro bandiera che porta la svastica sento una ripugnanza tale che di loro non me ne frega niente. Io credo piuttosto che questo governo italiano che sta progettando l’annientamento del paese debba essere fermato. Questi soggetti che ci governano devono andare in galera tutti, tutti!

PUTIN VIENE ATTACCATO IN QUANTO È L’ULTIMO BALUARDO DELLA CRISTIANITÀ E DEI VALORI MORALI DELL’OCCIDENTE

Io non saluto una Norimberga 2, poiché già la Norimberga 1 è stata una pagliacciata. La situazione attuale non è grave ma è disperata. Non è soltanto un problema economico, è un problema che al di là della sindrome sceriffale degli americani che ormai fanno ridere il mondo intero, è in atto la messa in liquidazione senza soldi, gratis, di tutti i valori dell’Occidente. Putin è un pericolo perché, paradossalmente, egli rappresenta l’ultimo baluardo di difesa della Cristianità e dei valori della ultra-millenaria cultura occidentale. Pertanto, quando Putin parla di etica pubblica, a lei non sfugge che in Italia non si capisca di cosa si parli. Noi abbiamo l’establishment più corrotto del mondo. Abbiamo finto di ridere sui paesi del Sud-America. La corruzione da noi è sinonimo di Parlamento. Quello che scandalizza è l’inerzia della Magistratura che, di fronte a vicende eclatanti, o tace o assume tempi biblici processuali che ci inducono addirittura a dimenticare che una iniziativa c’è stata.

PARLAMENTO CORROTTO E MAGISTRATURA LATITANTE

Un paese in cui il parlamento è corrotto, la magistratura è latitante nella più parte della sua espressione, i vertici militari non hanno ancora capito di aver giurato fedeltà alla Carta Costituzionale, ma hanno capito di essere i servi del ministro di turno. Parliamo comunque di una Carta Costituzionale indebitamente presieduta da un signore che è incompatibile con tale carica. Ma il reato di conflitto di interesse non esiste più in questo paese, e pertanto siamo privi di ogni punto di riferimento.

NON È QUESTIONE DI INEFFICIENZA MA BENSÌ DI COERENTE DISEGNO PER DISTRUGGERE L’ITALIA

Il cittadino italiano è completamente isolato, non ha un riferimento istituzionale e subisce inoltre le angherie di un fisco vorace e criminale. “Quindi si evince che l’inefficienza è la vera zavorra degli italiani?”, chiede l’intervistatore. No, non è l’inefficienza, è il disegno di un gruppo di truffatori a mazzetta che hanno deciso di perseguire l’obiettivo di distruggere tutto quello che l’Italia rappresenta. Da noi oggi si fa passare come politicamente corretto le cose più abbiette che si possono immaginare, con il supporto massiccio della stampa di regime abilissima a disinformare a pagamento. Basta guardare in televisione un certo Enrico Mentana mandare in onda spezzoni di vecchi film contrabbandati per eventi che stanno accadendo. Ma mio Dio, pensano davvero che il popolo italiano sia imbecille fino a quel punto, e che gli autentici imbecilli non siano invece loro stessi?

L’ITALIA È ORMAI SPUTTANATA NEL MONDO INTERO

Non esiste più fiducia nei media e nelle istituzioni. C’è stato un calo considerevole negli ascolti in tutte le televisioni e nella vendita dei fogli di carta stampata di regime. Oggi, l’informazione è quella fatta in rete dalla gente, pur con tutto il trash che circola. Ma mediamente il tam-tam è quello che facciamo tra di noi. Questi mascalzoni sono pagati per mentire. I giornalisti, il deputato che lavava i cani, sono pari alla giornalista che è appena transitata per una alcova, e che non ha nessun titolo per definirsi giornalista. E non ne abbiamo mica una. Oggi sono tutti opinionisti raccattati per strada. Un minimo di dignità questo paese riuscirà a recuperarlo? Noi siamo sputtanati ormai in tutto il mondo. Quando mandiamo questa specie di pastorello vestito a festa che si chiama Luigi Di Maio assistiamo a scene patetiche. Basta guardare come cammina. Sempre una marionetta con le mani ingessate. Quando lo mandiamo in giro a rappresentare l’Italia tutti ridono di noi anche in Papuasia, anche presso le ultime tribù aborigene dell’Australia. Tutti pensano che non è possibile che un paese civile, che ha migliaia di anni di storia, possa essere finito così in basso, possa essere rappresentato oggi da un personaggio del genere.

NOI SIAMO UMANI E NON TRANSUMANI

Transumanesimo? Ma che cos’è sta robaccia? Io non voglio essere transumana e non voglio che diventino transumani i miei figli. Noi siamo UMANI. Il Padreterno, piaccia o non piaccia a Bergoglio, ci ha fatti umani, non transumani. Lo sappia anche Draghi. E poi vorrei suggerire qualcosa a Draghi, di cui dicono abbia qualche problema in proposito. Si riconcili con se stesso, si riconcili con la vita, si riconcili se gli riesce col Padreterno perché, veda Draghi (approfitto di questa occasione per rivolgermi direttamente a lei), lei ha una posizione economica che nemmeno 500 generazioni mie potranno mettere insieme, ma lei se ne andrà all’altro mondo con una mano davanti e l’altra all’indietro come l’ultimo dei barboni.

DRAGHI SE NE ANDRÀ COL RIMORSO DI CHI NON HA FATTO IL SUO DOVERE

È proprio questo che le sfugge. Non porterà via niente con sé. Se non, e glielo auguro, il rimorso per quello che ha fatto comportandosi da anti-italiano e, me lo faccia dire, da RINNEGATO !

Ornella Mariani

Rielaborazione, sintesi, titoli e sottotitoli di Valdes Sepich Vaccaro


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