martedì 31 dicembre 2024

IL PERFETTO NUOTATORE

 



31 Dicembre 2024

L'uomo finge continuamente di essere quello che non è; è un modo per nascondere se stesso. Chi è brutto cerca di sembrare bello, chi è preda di angosce cerca di sembrare felice, chi non sa niente cerca di dimostrare di sapere tutto. E le cose vanno avanti in questo modo. Se non diventi consapevole dei tre idioti che sono in te, non diventerai mai un saggio. È superando i tre idioti che si diventa realmente saggi.

Tutte le esperienze spirituali non sono altro che condizionamenti che la società ti ha dato. Non ti affidare troppo a queste cose, perché la morte ti costringerà a comprendere che hai vissuto una vita falsa... che l'occasione è andata perduta. Renditi conto che non hai nulla. Una volta compreso che non hai nulla, la paura scompare, perché è sempre una componente della convinzione di possedere qualcosa che può essere perduto: da qui viene la paura. Quando realizzi il fatto che non sai nulla, che sei cieco, che non sai vedere... Questo è il primo passo verso la saggezza: capire che non sei saggio, capire che nessun trucco per nascondere questo fatto potrà esserti d'aiuto. Uno che capisce di essere ignorante è già sul sentiero. Uno che capisce di essere povero è già sul sentiero che porta al regno di Dio, il vero tesoro. Uno che capisce di essere cieco... i suoi occhi si stanno già aprendo. Uno che capisce di essere sordo prima o poi acquisterà la capacità di sentire... e allora conoscerà la musica, la musica dell'esistenza.

Non cercare di creare l'opposto. Piuttosto, conosci l'intima qualità del tuo essere. Non la nascondere, spalancala al cielo. Se la nascondi, l'incoraggi, perché nell'oscurità essa cresce, e diventa sempre più grande, fino ad assumere proporzioni infinite. Spalancala alla luce, al cielo, all'aria ed essa muore... perché non può vivere nella luce. L'ignoranza è come le radici di un albero: se le esponi, muoiono, perché non possono sopravvivere alla luce. Esse vivono nell'oscurità, non possono sopravvivere all'aria pura. Ma se ti nascondi, le aiuti a crescere. Ricordati questo: qualsiasi cosa tu senta dentro, non cercare di nasconderla, perché essa può essere nascosta solo dal suo opposto. E allora sarai sempre diviso, non sarai mai intero, non sarai mai in armonia. E soltanto la più profonda armonia interiore può conoscere l'armonia dell'universo.

Osho La Vera Saggezza

mercoledì 11 dicembre 2024

Consapevolezza









 11 dicembre 2024

“Al di là della mente esiste una consapevolezza intrinseca, che non ti è data dall'esterno, e non è un'idea.

Finora nessun esperimento ha potuto scoprire un centro del cervello che corrisponde alla consapevolezza.

Il lavoro della meditazione è proprio quello di renderti consapevole di tutto ciò che è "mente", e di disidentificarti da essa. Questa separazione è la più grande rivoluzione che possa accadere all'uomo.

Ora puoi muoverti e fare solo ciò che ti rende gioioso, contento, ciò che ti soddisfa, che fa diventare la tua vita una cosa bellissima, un'opera d'arte.

Ma questo è possibile solo se il maestro in te si è risvegliato. In questo momento il maestro è profondamente addormentato. E la mente, che è il servitore, recita il ruolo del maestro. Il servitore viene formato dal mondo esterno; segue il mondo esterno e le sue leggi.

Quando la tua consapevolezza diventa una fiamma, può bruciare la schiavitù creata dalla mente. Non c'è benedizione più preziosa della libertà, dell'essere un maestro del proprio destino.”

Osho

venerdì 6 dicembre 2024

OSHO. MORTE: LA GRANDE BUFALA!

 6 dicembre 2024



“Nessuno può morire consapevolmente, consciamente, perché in lui è sempre presente la consapevolezza che non sta morendo: qualcosa muore in lui, ma non lui… continua a osservare la sua separazione dal corpo e alla fine si accorge che si trova lontano dalla fisicità, a una certa distanza.

A quel punto la morte si rivela una semplice separazione: non è altro che la rottura di un legame.

E' come se io uscissi da questa casa e i suoi abitanti, ignari del mondo esterno, venissero alla porta e mi dicessero addio in lacrime, pensando di salutare un morto.

La morte è la separazione tra il corpo e la consapevolezza.”

Osho