venerdì 26 aprile 2019

TI SENTI SOPRAFFATTO?

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Spesso sento il mio cuore e tutto il mio essere colmarsi di una sensazione che non so descrivere. Accade nell'amore profondo, ma anche nella paura, nell'angoscia, nel dolore, nell'impotenza e nella frustrazione.

C’è sicuramente qualcosa di molto simile in emozioni molto diverse: la loro intensità, la tendenza a sopraffarti. Può essere amore, odio, rabbia… qualsiasi cosa. Se l’emozione è troppo forte ti sembra di essere schiacciato, sopraffatto. La sofferenza e il dolore possono creare lo stesso tipo d'esperienza, e tuttavia quest’intensità non ha valore per se stessa. Ti mostra solamente che sei un essere emozionale.

Questo è il contrassegno tipico di una personalità emozionale: se è rabbia, è tutta rabbia; se è amore, è tutta amore. Diventa come ubriaca d'emozione, cieca. Qualsiasi azione nasce da questa condizione, sarà sbagliata. Persino se è un amore travolgente, le azioni che ne deriveranno non saranno giuste.

Ridotto al nocciolo, ciò significa che quando sei travolto da una qualsiasi emozione perdi la ragione, perdi tutta la sensibilità; in essa il tuo cuore si perde.
Diventa come una nuvola nera in cui ti perdi. Allora tutto ciò che fai è sbagliato.

Di solito la gente pensa che l’amore faccia parte delle emozioni, lo sperimenta a questo modo, ma non è così. La realtà è che tutto ciò che è travolgente è anche instabile: ti passa accanto come il vento, e poi va oltre, lasciandoti vuoto, a pezzi, triste e avvilito.

Quelli che conoscono la totalità dell’uomo – la sua mente, il suo cuore e il suo essere – sanno che l’amore dev’essere un’espressione del tuo essere, non un’emozione.

L’emozione è molto fragile, cambia in continuazione. Per un momento sembra essere tutto per te, e in un altro momento ti senti solo vuoto.

Quindi la prima cosa da fare è far uscire l’amore da questa folla di emozioni travolgenti. L’amore non è travolgente.

Al contrario, l’amore è straordinaria intuizione, chiarezza, sensibilità, consapevolezza.
Ma questo tipo d’amore esiste molto raramente, perché sono pochissime le persone che arrivano a toccare il proprio essere.

Ci sono persone che amano la propria automobile… Quest’amore appartiene alla mente. Ami tua moglie, tuo marito e i tuoi figli – quest’amore appartiene al cuore. Ma esso ha bisogno di cambiare per rimanere vivo, e invece tu non puoi permettere questa mutevolezza – quindi diventa vecchio, stantio. Tutti i giorni lo stesso marito – che noia! Questo fatto ottunde la tua sensibilità, e ogni possibilità di gioia. A poco a poco ti dimentichi il linguaggio delle risate. La vita diventa solo lavoro e nessuna gioia. E devi lavorare, perché hai una moglie, hai dei figli.

Devi far uscire l’amore dalla morsa delle emozioni in cui si trova fin dalla nascita, e trovare la strada che ti porta al tuo essere. Se il tuo amore non diventa parte del tuo essere, non è poi molto diverso dal dolore, dalla sofferenza e dalla tristezza.

Osho, Om Shantih Shantih Shantih: The Soundless Sound, Peace Peace Peace #17


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