lunedì 15 aprile 2019

SPERIMENTARE IN MODO COSCIENTE

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Dentro di me c'è della tristezza con la quale non sono affatto in contatto. So che è il mio ego, ma sono proprio stanca di sentirmi dire che ho l’aria triste. Quando mi sento felice, mi dicono lo stesso che questa tristezza c’è ancora. Non so proprio cosa fare.

Fai una cosa. Tutte le volte che qualcuno ti dice così, accetta quello che ti dice con profonda gratitudine e digli che ha ragione, sei proprio triste. Tu stai evitando questo fatto, ecco perché ti senti ferita; altrimenti non ti sentiresti così. Se qualcuno ti dice che sei bella, non ti senti ferita. Ti senti grata, è un complimento.

Perché ti senti ferita se qualcuno ti dice che hai l’aria triste? Perché non vuoi essere triste, e lo sei, e vorresti che nessuno se ne accorgesse, anche se è la verità.
     Accettalo; mettiti un cartello al collo che dice:

     SONO TRISTE. PER FAVORE RICORDATEMELO

Farà miracoli. Prepara un cartello! Devi tenerlo su per tre giorni.

Accettalo; nessuno ti sta facendo del male, nessuno vuole fare del male a qualcun altro – la gente è bella. Se qualcuno ti dice che sei triste, vuol solo dire che vorrebbe che non lo fossi… vorrebbe che fossi felice, perché la tua tristezza rende triste anche lui.

Chiunque ti venga vicino – un amico, un vicino, un amante… se sei triste, renderai triste anche lui. Crei una situazione triste e, se qualcuno entra nel tuo campo, sarà costretto anche lui a diventare triste. Se continua a ridere mentre tu sei triste, ti sentirai offesa. Anche se vuole ridere, anche se era venuto per ridere con te, non può – per essere gentile, come parte dell’etichetta.

Ti senti ferita perché stavi cercando di evitare questo fatto, e ora lui arriva e ti mette il fatto di fronte agli occhi. Ringrazialo! Sentiti grata perché l’ha portato alla tua attenzione. Non cercare di nasconderlo. Che puoi fare? Se sei triste, sei triste. Non sorridere e nasconderti dietro a quel sorriso; non creare uno schermo, un camuffamento, una facciata.

Se lo accetti, scopri che arriveranno dei momenti in cui ti dimenticherai che devi rimanere triste, e diventerai felice. Appena un attimo prima, te n’eri dimenticata. Quando ti ho detto di appenderti un cartello al collo, te n’eri completamente dimenticata; in quel momento non eri triste.

La tristezza non è nella natura di nessuno; è solo un umore, un’abitudine, uno schema che può essere spezzato. E il metodo per farlo è di non combatterla. Il metodo è di trascenderla. Accettala; sii veramente triste per tre giorni. Se t’accorgi che stai diventando felice, subito ritorna alla tristezza, perché devi adeguarti a ciò che dice il cartello; altrimenti la gente ti chiederà che succede. Se ti scopri a fare un piccolo sorriso o qualcosa del genere, sentiti colpevole!

È solo una vecchia abitudine in cui ricadi ancora e ancora. Per avere a che fare con un’abitudine ci vuole consapevolezza, perché essa può vivere solo nell’inconsapevolezza. Se ne diventi cosciente, scompare. Per tre giorni rimani consapevolmente triste, continuamente triste. Non permettere che l’emozione vada di qua e di là; prendine subito il controllo, e torna a essere triste.

Non ci riuscirai!

Osho, Above All, Don't Wobble #31

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