sabato 3 novembre 2018

Consapevolezza


3/11/2018
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Quando sei consapevole, all’interno sei simile a una fiamma. La fiamma continua a bruciare: brucia anche mentre dormi. Di solito, anche quando sei sveglio, dormi in piedi. Ma quando la fiamma brucia e tu sei sveglio, attento a ogni momento, attento a tutto quello che succede intorno a te, attento - non concentrandoti, perché se ti concentri diventerai attento a un unico punto e sarai inconsapevole della situazione generale - semplicemente attento, aperto, con tutte le porte spalancate, con tutte le dimensioni aperte, sei semplicemente attento, a quel punto anche mentre dormi queste porte restano aperte e continua a passare aria fresca.

In profondità, dentro di te, brucia una fiamma e quella fiamma asciuga ogni umidità, ogni inconsapevolezza. Questo è il significato dell’essere illuminato. Non è raggiungere un Dio - non ne esistono; oppure qualcuno che ti aspetta. Anzi, significa diventare noi stessi un Dio, perché quando sei consapevole, sei un Dio; quando sei perfettamente consapevole, sei un Dio perfetto.  Dio è lo stato dell’essere assolutamente asciutto.

Molti pensano che a causa della moglie sono intrappolati nel mondo. Abbandonano la moglie e si rifugiano sull’Himalaya. Ma non servirà affatto, perché non puoi fuggire da te stesso.

Resterai uguale anche andando sull’Himalaya dove creerai di nuovo la stessa situazione. Tua moglie esisteva per colpa tua. Troverai un’altra moglie, e sorgerà lo stesso problema. Occorre un’anima asciutta; questo è l’Himalaya: l’essere asciutti, l’essere attenti.

Qualunque cosa tu faccia, abbi come obiettivo di non farla da addormentato. Osserva ogni atto, ogni pensiero, ogni sensazione. Osserva e agisci. Ogni momento è molto prezioso: non sprecarlo dormendo. E se in ogni situazione cogli l’opportunità per diventare più consapevole, la consapevolezza cresce sempre più. Un giorno, ad un tratto, scoprirai che dentro di te risplende la luce. Se lavori a fondo in questa direzione, improvvisamente una mattina ti sveglierai e sarai un uomo completamente diverso: asciutto, distaccato;   ami,


ma non ti fai minimamente coinvolgere; resti nel mondo, eppure osservi dall’alto della collina.

Questo è il paradosso che si deve realizzare: restare nel mondo eppure osservare dall’alto della collina. Allo stesso tempo essere nel mondo eppure non esserci. Tu ne hai le potenzialità. Proprio come un seme può diventare un albero, tu puoi diventare un Buddha, un Eraclito, un Gesù. Occorre solo il fuoco della consapevolezza. Non ti manca nient’altro, c’è tutto.

Con il fuoco della consapevolezza, le cose si sistemano diversamente. Non ti manca nulla, ricordalo; tu hai tutto quello di cui ha bisogno un Buddha. Manca solo una cosa: e anche questa esiste profondamente addormentata dentro di te. Devi solo risvegliarla; basta solo uno sforzo per destarla, uno sforzo per diventare più attento.

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