venerdì 10 agosto 2018

Sciamane: donne che si risvegliano!

10/08/2018

Sciamane: donne che si risvegliano!

La divinità primordiale fu femmina, una Dea nata da se stessa, donatrice di vita, dispensatrice di morte e rigenerazione. Univa in sé la vita e la Natura. Il suo potere era nell’acqua e nella pietra, nei tumuli e nelle caverne, negli animali, uccelli, pesci, nelle colline, negli alberi e nei fiori. Marija Gimbutas
Il potere femminile esiste da sempre e gli studi di antropologi e archeologici confermano che un tempo esisteva una società pacifica e matriarcale che venerava una Dea. Ogni donna s’incarna in questa divinità che, come un utero primordiale, dà origine a tutti gli esseri viventi.
Le donne hanno bisogno di riprendere coscienza e consapevolezza della loro straordinaria capacità per poter esprimere a pieno la sciamana che alberga in ognuna.
Cos’è successo? Come si è potuti arrivare a una società in cui gli uomini dettano legge, una legge fatta di sessismo, sopraffazione e guerra? Ci hanno fatto credere che l’unica responsabile della “caduta” sia stata una donna, Eva, che ha osato cogliere il frutto proibito della Conoscenza.
Gli archeologi e gli antropologi moderni hanno trovato innumerevoli reperti che dimostrano come da 25.000 fino a 5.000 anni fa esistesse una società pacifica, matriarcale e matrilineare, che venerava una Dea. Alle donne era permesso esprimere se stesse, occupavano posizioni di rilievo nella società e avevano la completa gestione del proprio corpo e della propria sessualità.
Nessun ruolo le schiacciava e le confinava in alienanti gabbie sociali: non esisteva il concetto di coppia, né il matrimonio, né il possesso dell’altro, né, di conseguenza, l’adulterio e le relative penalizzazioni.
I figli nascevano spontaneamente e tutta la comunità si faceva carico della loro educazione. In particolare, uomini e donne veneravano la Dea, una sorta di utero primordiale da cui tutto si è originato e che in ogni singola donna s’incarna.
Si riteneva che la donna fosse il legame tra il microcosmo e il macrocosmo, si rispettava e si onorava come espressione della Dea.
Le donne sono facilitate nella connessione con le altre dimensioni dalla loro natura ciclica. Mentre gli sciamani uomini necessitano di un particolare apprendistato per diventare tali, le donne ogni mese, grazie alle mestruazioni, che sono peraltro in stretto collegamento con le fasi lunari, sperimentano quattro momenti diversi, quattro energie che si alternano e si ripetono ciclicamente, anno dopo anno e che le connettono con altre dimensioni.
Le donne “dormienti” non “ascoltano” il proprio ciclo: lo nascondono, lo disprezzano, lo ignorano a causa di esso si sentono sporche, menomate, inferiori agli uomini. La fase mestruale, ad esempio, che nella nostra società è considerate un tabù e un momento in cui la donna diventa intrattabile, è invece una fase in cui la donna è al massimo della sua energia e può connettersi maggiormente con altre dimensioni ed essere creativa.
Anticamente le donne si riunivano nelle Tende rosse per vivere appieno, senza alcuna distrazione da parte della comunità, questa fase così importante.

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