giovedì 16 agosto 2018

ESSERE NEL PRESENTE


16/08/2018
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“Il tempo indica semplicemente che non sei nel presente:
riguarda il passato e il futuro e, quando scompare, ti trovi
nel quieora.
Solo in questo modo si entra in contatto con la realtà.”
La vita non si può ridurre né a una reazione chimica, né a un sillogismo
logico: è molto più grande e il suo mistero è infinito! Solo l’amore riesce a
comprendere la vita, solo l’amore possiede l’immensità necessaria per
affrontarla, solo l’amore riesce a entrare nella dimensione dell’indefinito,
dell’essenza sottile…
L’amore cambia la tua visione in modo così radicale che molte cose
scompaiono. Per prima cosa, nella dimensione dell’amore profondo, il tempo
scompare; quando il tempo scompare, le cose diventano chiare. Non ti sei
mai accorto che, quando sei infelice, il tempo sembra muoversi più
lentamente? Se sei felice, scorre molto più in fretta e quando raggiungi la
vera estasi – il samadhi – svanisce; in quella dimensione di assenza di tempo
sei presente alla realtà: ti trovi faccia a faccia con lei! Solo in quello spazio
atemporale accade il vero incontro con il Reale.
Il tempo dipende dal livello di evoluzione dell’individuo; più una persona
è evoluta nel suo sviluppo umano e meno è cosciente del tempo: l’individuo
perfetto non ne ha alcuna consapevolezza. Il tempo indica semplicemente che
non sei nel presente; quando scompare, ti trovi nel quieora: solo in questo
modo si entra in contatto con la realtà…
La logica funziona all’interno del tempo e l’amore nell’assenza di tempo;
la prima ha bisogno del tempo, l’amore non ne ha alcun bisogno, e solo
l’amore è in grado di rivelarti la natura dell’eternità.
Nell’estasi, tutto ciò che appartiene al passato e al futuro si avvicina al
presente; il tempo si restringe, resta solo il momento presente, e quell’istante
diventa eterno. Tutto ciò che era e ciò che sarà appare nella sua assoluta
luminosità, allo stato puro e perfettamente integro: è presente proprio come
una pulsazione del cuore e diventa percepibile come tale.
Il divino è una pulsazione; non può essere conosciuto con il
ragionamento, può essere percepito solo dal cuore, perché è la pulsazione del
Tutto. Dovrai creare una sincronicità con il suo battito, raggiungere una sorta
di armonia. Per questo i Sufi vanno pazzi per la musica e la danza; grazie alla
musica puoi entrare in sintonia con la pulsazione del Tutto e attraverso la
danza, la distinzione fra mente e corpo scompare, diventi un tutt’uno, un

essere completo e non più frammentato.
Quando riesci a danzare in modo così profondo da far sì che il danzatore
scompaia nella danza, nasce la preghiera – e, quando scopri in cosa consiste,
tutto si trasforma in preghiera! Insegnare, parlare, ascoltare, mangiare,
dormire… ogni cosa si trasforma in preghiera. Ciò che i chassidim chiamano
avoda – il servizio creato dall’estasi – è esattamente questo: l’infinito è
ricoperto dal manto di tutte le azioni dei risvegliati: parlare, guardare,
ascoltare, muoversi, stare in piedi, sdraiarsi…

Osho: The Perfect Master, VOL. II CAP. 5


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